debiti espropriazione casa


Sovraindebitamento – richiesta di aiuto

5 Marzo 2011 - Simone di Saintjust


Mi trovo nella seguente situazione: io sono dipendente a tempo indeterminato con busta paga di 1300 euro circa con cessione del quinto di 300 euro (con un debito residuo di circa 30000 euro per altri 8 anni e mezzo), mia moglie è dipendente a tempo indeterminato con busta paga da 800 euro. Ho un prestito con Fiditalia con residuo di circa 4000 euro con rate da 219 euro che non pago da 3 mesi, ho un finanziamento con citifin con residuo di circa 20000 con rate da 469 euro che non pago da due mesi, ed in più ho 5 carte revolving (fra me e mia moglie) per un totale di circa 20000 euro che non pago da due mesi. In più sulla casa in cui viviamo con i nostri due figli grava un muto con debito residuo di circa 190000 euro (valore immobile circa 240000 euro) che ha due [ ... leggi tutto » ]


Comunicazione di decadenza del beneficio del termine

4 Marzo 2011 - Simone di Saintjust


Ho mutuo che non riesco pagare perché mio marito ha dato le dimissioni: ho provato a chiedere la sospensione del mutuo (piano famiglia, fondo soliderietà) e ho ricevuto sempre risposte negative.Ho ricevuto dalla banca lettera di risoluzione di contratto,adesso cosa succede,ho quaqe possibilita di risolvere problema,dopo di risoluzione di contratto cosa succede con osigurazine della casa che ho pagato anticipamente.Se qualquno mi puo dare risposta grazie in anticipo. Quella che avete ricevuto è la DBT (decadenza del beneficio del termine). In poche parole, significa che il mutuo non esiste più, non potete più rimborsarlo ratealmente, ma dovreste rientrare immediatamente del debito, altrimenti la banca potrebbe procedere per le vie legali escutendo l'ipoteca, cioè chiedendo la vendita giudiziale dell'immobile. Per il debitore la vendita all'asta dell'immobile è il danno peggiore che possa sostenere, in quanto non c'è mai convenienza economica ed oltretutto, specie per i mutui "giovani", c'è il concreto pericolo [ ... leggi tutto » ]


Compromesso e pignoramento….

1 Marzo 2011 - Simone di Saintjust


Il contratto preliminare non costituisce un vincolo da tenere in considerazione ai fini del pignoramento di un immobile. Nell'ipotesi che prefigura, la parte danneggiata sarebbe la promissaria acquirente, la quale avrebbe tutto il buon diritto di chiedere la restituzione del doppio della caparra versata. E' da dire che non si arriva agli atti giudiziari, e quindi al pignoramento dell'immobile, da un giorno all'altro. Potrebbe quindi avere tutto il tempo di vendere l'immobile, anche perchè - tenendo aperto il colloquio con i creditori - tale ipotesi potrebbe essere più gradita alle banche di un eventuale esproprio. La discussione continua in questo forum. [ ... leggi tutto » ]


Proposta di saldo e stralcio con vendita bene ipotecato

9 Febbraio 2011 - Simone di Saintjust


Io ho un mutuo con situazione ad incaglio su acquisto della casa che risulta ipotecata. il debito residuo è di 121000€ e la banca mi ha proposto di trovare un acquirente per un'eventuale vendita a 95 mila euro con estinzione del mutuo e cancellazione dell'ipoteca. Domanda: è possibile? E' alquanto sospetto, e non so fino a che punto etico, che tale proposta venga direttamente dalla banca, comunque la prospettiva di tale accordo è assolutamente preferibile all'esproprio giudiziale dell'immobile. La procedura è di solito quella di proporre un accordo transattivo alla banca subordinandolo alla vendita del bene, la banca accetta la transazione, alla vendita incamera i proventi, estingue il debito e da l'assenso alla cancellazione dell'ipoteca. [ ... leggi tutto » ]


Una tipica situazione di stallo – dai debiti non se ne esce

28 Dicembre 2010 - Simone di Saintjust


L'ipotesi di consolidamento dei debiti potrebbe essere presa in considerazione da una banca adesso, con una onorabilità bancaria integra. Non appena salterà la prima rata le speranze in tal senso caleranno drasticamente, fino a scomparire del tutto non appena saltata la seconda. Condivido il Suo pensiero per quanto riguarda la non convenienza nel procedere adesso ad un consolidamento, in vista della prossima vendita dell'immobile, ma tenga presente che qualsiasi opzione alternativa comporterà inevitabilmente il peggioramento della Sua posizione nelle SIC. In sostanza, le due opzioni sono alternative ed in contrapposizione. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di chiedere al Tribunale il riesame dell'accordo di separazione, alla luce della Sua mutata condizione economica, ma anche in questo caso - visti i tempi necessari - nel breve periodo si troverebbe inevitabilmente segnalato nelle SIC. Non avrà comunque difficoltà tecniche nel vendere l'immobile, anche se fosse ampiamente segnalato, a patto che contestualmente alla vendita [ ... leggi tutto » ]