debiti espropriazione casa


Esecuzione forzata – le spese giudiziali, di custodia e di conservazione dell’immobile pignorato devono essere anticipate dal creditore procedente

10 Luglio 2016 - Lilla De Angelis


Con riguardo all'espropriazione forzata, la normativa vigente consente di individuare nel creditore procedente il soggetto che é tenuto all'anticipazione delle spese. Le spese che il creditore procedente è tenuto ad anticipare sono sia quelle giudiziarie che quelle propriamente materiali necessarie per l'esecuzione. Inoltre, nel caso in cui i beni pignorati non possano essere custoditi senza spese, anche queste ultime possono essere poste a carico, sempre a titolo di anticipazione, del creditore procedente, su provvedimento del giudice dell'esecuzione. Si tratta, in pratica, delle spese che risultano essenziali alla conservazione (dal punto di vista reale e/o economico) del bene pignorato, e/o ad evitare pericoli strutturali del cespite. Addossare tali anticipazioni al debitore, significherebbe porle a carico di un soggetto il più delle volte impossibilitato e comunque disinteressato: il che non vuol dire derogare dal principio dell'attribuzione delle spese di procedura a carico del debitore. Infatti, il giudice dell'esecuzione può porre tali spese [ ... leggi tutto » ]


Espropriazione immobiliare – iter e tempi dopo la riforma del processo esecutivo

26 Gennaio 2016 - Annapaola Ferri


Espropriazione immobiliare - Tempi per il deposito delle visure catastali ed ipocatastali dell'immobile Il decreto legge 83/15 recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria ha fortemente inciso sul processo esecutivo, modificando sensibilmente le procedure di vendita coattiva dei beni immobili sottoposti a pignoramento che si applicano alle esecuzioni iniziate a partire del 27 giugno 2015. Per l'espropriazione immobiliare, il creditore procedente, munito di titolo esecutivo, ha 60 giorni di tempo, dalla data di deposito dell'istanza di vendita, per depositare le visure catastali e ipocatastali dell'immobile pignorato. Questo termine può essere prorogato una sola volta, per un massimo 60 giorni, su richiesta del creditore pignorante o qualora il giudice ritenga la documentazione depositata. Qualora il creditore procedente non completi la documentazione entro il termine di 60 giorni fissato dal giudice, quest’ultimo dichiara (con ordinanza) l'inefficacia del pignoramento (limitatamente ai beni immobili per i quali [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento ed espropriazione immobiliare » abitazione invenduta all’asta? stop all’esecuzione forzata

22 Ottobre 2015 - Gennaro Andele


Pignoramento ed espropriazione immobiliare » Abitazione invenduta all'asta? Stop all'esecuzione forzata Nell'ambito del pignoramento immobiliare ordinario (non da parte dello stato) riguardante l'espropriazione dell'abitazione, in caso di numerose aste improduttive, può esserci lo stop all'esecuzione coattiva. Pignoramento di un immobile con successiva vendita all'asta: qualora, dopo numerosi tentativi di vendita andati a vuoto, il valore del bene sia talmente diminuito, tanto da non poter più soddisfare le pretese dei creditori, può esserci uno stop al procedimento di esecuzione forzata. Ma da quali norme e articoli è prevista questa massima? E' sempre possibile attuarla? Inoltre, in quali casi è possibile usufruirne ed in quali no? Queste regole possono essere applicate anche nel caso di pignoramento esattoriale? Vediamo di capirci qualcosa in più. L'articolo del Cpc introdotto con la riforma della giustizia che prevede lo stop dell'esecuzione forzata per asta infruttuosa Un'articolo del Codice di Procedura Civile prevede lo stop al pignoramento [ ... leggi tutto » ]


Vendita coattiva dell’immobile – viziata da nullità se le regole cambiano a gioco ormai iniziato

19 Ottobre 2015 - Ludmilla Karadzic


Il termine per il versamento del saldo del prezzo da parte di chi si è già reso aggiudicatario del bene espropriato va reputato perentorio e non prorogabile, per il rispetto di quelle condizioni di forma, sostanza e tempo che devono non solo essere conoscibili e chiare fin dall'avvio di quello, ma soprattutto rimanere tali e restare ferme per tutto lo sviluppo successivo e fino all'emanazione del decreto di trasferimento del bene, onde evitare il mutamento delle regole a gioco ormai iniziato ed avviato. Solo in tal modo, infatti, sono mantenute l'uguaglianza e la parità delle condizioni iniziali tra tutti i potenziali partecipanti alla gara di aggiudicazione e, quindi, l'affidamento dei potenziali partecipanti relativamente alla trasparenza, alla coerenza ed all'immutabilità delle condizioni imposte dal giudice dell'esecuzione. Eventuali modifiche delle condizioni di gara intervenute dopo l'avvio potrebbero metterne a rischio regolarità ed esito dal momento che influirebbero sulle determinazioni di ciascun potenziale [ ... leggi tutto » ]


Procedimento illegittimo di espropriazione della casa – inutile opporsi dopo la vendita all’asta

12 Febbraio 2015 - Lilla De Angelis


Eventuali nullità degli atti esecutivi che hanno preceduto la vendita o l'assegnazione di un immobile pignorato non hanno effetto riguardo all'acquirente o all'assegnatario, salvo il caso di collusione con il creditore procedente (e gli altri creditori non sono in ogni caso tenuti a restituire quanto hanno percepito in virtù dell'esecuzione). Ciò comporta che il debitore debba attivarsi per far valere eventuali nullità procedimentali precedenti alla vendita, oltre che nel rispetto dei termini fissati dal codice di procedura civile, in ogni caso, prima che la vendita stessa abbia luogo. A vendita intervenuta, infatti, a salvaguardia della certezza dei rapporti, e per incoraggiare il ricorso allo strumento della esecuzione forzata come mezzo di chiusura per consentire al creditore il recupero del suo credito, il legislatore ha ritenuto di far prevalere gli interessi dell'aggiudicatario e del creditore. E ciò in nome della tutela del terzo di buona fede, e dell'affidamento incolpevole, che si [ ... leggi tutto » ]