debiti e condominio


Morosità e condominio – chiude anche l’ultimo paradiso del debitore

19 Giugno 2013 - Simone di Saintjust


Azioni giudiziali intraprese dall'amministratore o dai creditori del condominio nei confronti dei condomini morosi Brutte notizie per i condomini morosi: fino ad oggi le procedure di recupero delle quote condominiali non pagate risultavano piuttosto farraginose e poco efficaci. Ma, a partire dal 18 giugno 2013, data di entrata in vigore della riforma del condominio, la musica è cambiata e, ahimé, in peggio per noi debitori. Infatti, l'amministratore è adesso obbligato (se l'assemblea non decide di esonerarlo da quest'obbligo - cosa peraltro poco probabile, a meno che non si tratti di un intero condominio a maggioranza costituito da soggetti che non pagano le quote di competenza) ad agire giudizialmente contro i condomini morosi entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio che ha originato il credito (sei mesi dall'approvazione del rendiconto annuale). Il mancato ricorso per decreto ingiuntivo è motivo di revoca, per giusta causa, del mandato conferito all'amministratore. Attraverso l'esibizione delle sole [ ... leggi tutto » ]


Il condomino risponde dei debiti condominiali solo in relazione alla propria quota millesimale

1 Aprile 2013 - Simone di Saintjust


Il titolo esecutivo formatosi nei confronti del condominio è azionabile anche contro i singoli condomini sia pure in proporzione delle rispettive quote. E' quanto stabilito dalla Corte di Cassazione nella sentenza numero 4238 del 20 febbraio 2013. Pertanto, non trova più applicazione il principio di solidarietà passiva fra tutti i condomini, secondo il quale ciascun condomino era tenuto a rimborsare il credito per l'intero, salvo il diritto di regresso nei confronti degli altri condomini insolventi. Invece, per le obbligazioni contratte dall'amministratore nell'interesse del condominio, ciascun condomino deve rispondere solo ed esclusivamente per la propria quota. Inoltre, la regola per la quale ciascuno dei condomini risponde per le spese necessarie alla conservazione e al godimento delle parti comuni in misura proporzionale alla propria quota, non attiene meramente ai rapporti interni. Essa è destinata a disciplinare anche i rapporti esterni e dunque anche quelli con i creditori del condominio. [ ... leggi tutto » ]


Condominio, debitori e pubblica gogna – amministratore condannato

30 Gennaio 2013 - Simone di Saintjust


Esemplare la sentenza numero 4364, del 29 gennaio 2013, con cui la Corte di Cassazione sancisce il principio secondo il quale l'amministratore di un condominio non può rendere pubblici, tramite affissione sulla porta dell'ascensore, i nomi dei condomini non in regola coi pagamenti, anche se sussiste una situazione di urgenza che impone la riscossione immediata delle quote. Spiega infatti la Suprema Corte che integra il delitto di diffamazione il comunicato, redatto all'esito di un'assemblea condominiale, con il quale alcuni condomini siano indicati come morosi nel pagamento delle quote condominiali e vengano conseguentemente esclusi dalla fruizione di alcuni servizi, qualora esso sia affisso in un luogo accessibile - non già ai soli condomini dell'edificio per i quali può sussistere un interesse giuridicamente apprezzabile alla conoscenza di tali fatti - ma ad un numero indeterminato di altri soggetti. In pratica, l'amministratore può certamente comunicare i nominativi di chi non è in regola [ ... leggi tutto » ]