creditore e recupero crediti


Comunione legale » che succede se il creditore espropria un bene ai coniugi?

13 Febbraio 2014 - Andrea Ricciardi


In sede di comunione legale, nel caso di esecuzione forzata, come ad esempio un pignoramento, e vendita di uno dei beni divisi tra coniugi, il consorte non debitore ha diritto ad ottenere la metà della somma ricavata dalla vendita. I beni della comunione legale dei coniugi, infatti, possono essere espropriati dai creditori anche se il debito è stato contratto ad uno solo dei due per scopi personali e non familiari. Ma, dopo il pignoramento e la vendita all'asta del bene, il coniuge non debitore ha diritto a percepire la metà della somma lorda ricavata dalla suddetta asta. Ciò è quanto si evince dalla pronuncia 6575/13 della Corte di Cassazione Esecuzione forzata: in comunione legale il coniuge non debitore ha diritto alla metà della somma del bene venduto Come accennato, il principio della sentenza è quello che, in regime di comunione legale dei beni, caso di pignoramento e vendita di uno [ ... leggi tutto » ]


Ipoteca inefficace dopo 20 anni? il pignoramento e’ valido e il creditore può comunque esproriare l’immobile

11 Febbraio 2014 - Gennaro Andele


Il cessionario della banca mutuataria può pignorare la casa anche dopo l'estinzione dell'ipoteca. L'inefficacia dell'ipoteca per decorso del termine ventennale, infatti, ai sensi dell'articolo 2847 Cc, sopravvenuta nel corso del processo esecutivo iniziato dal creditore ipotecario nei confronti del debitore che sia anche proprietario del bene ipotecato, non comporta la nullità né del precetto, né del pignoramento, ma ha l'unico effetto di privare il creditore procedente della legittima causa di prelazione. Questo, espresso in breve, l'orientamento seguito dalla Corte di Cassazione con sentenza 2610/14. Ipoteca estinta: precetto e pignoramento restano comunque validi Passati 20 anni l'ipoteca è inefficace ma precetto e pignoramento non sono nulli. Infatti, anche se nel corso del processo esecutivo la garanzia ipotecaria si estingue per il decorso del termini, il precetto e il pignoramento restano validi e l'esecuzione forzata sulla casa può proseguire ugualmente. Lo ha precisato la Suprema Corte con la sentenza sopra esaminata. A [ ... leggi tutto » ]


Sospensione della riscossione – semplice ed immediata se il creditore concede lo sgravio

27 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


Sospensione della riscossione della cartella esattoriale - La direttiva Equitalia In base ad una direttiva emanata da Equitalia  il 6 maggio 2010, qualora il contribuente sia in grado di produrre un provvedimento di sgravio o di sospensione emesso dall'ente creditore in conseguenza della presentazione di un'istanza di autotutela, una sospensione giudiziale oppure una sentenza della magistratura, o anche un pagamento effettuato in data antecedente alla formazione del ruolo in favore dell'ente creditore, la riscossione sarà immediatamente sospesa. Entro i successivi dieci giorni, l'agente della riscossione porterà all'attenzione dell'ente creditore la documentazione consegnata dal debitore, al fine di ottenere conferma o meno dell'esistenza delle ragioni di quest'ultimo. In caso di silenzio degli enti, le azioni volte al recupero del credito rimarranno comunque sospese. Si legge infatti nella direttiva inoltrata dal direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna, agli amministratori delegati ed ai direttori generali delle società partecipate: Qualora  il contribuente, in occasione [ ... leggi tutto » ]


Fondo patrimoniale e trust – è possibile davvero non pagare i debiti a creditori e fisco?

21 Agosto 2013 - Chiara Nicolai


Fondo patrimoniale e trust – è possibile davvero non pagare i debiti a creditori e fisco? La regola generale è che l'imprenditore individuale risponde dei debiti relativi alla propria attività con tutto il suo patrimonio, e non solo con la parte destinata all'esercizio dell'impresa. Per separare il patrimonio personale da quello dell'azienda è necessario ricorrere  agli strumenti che la legge mette a nostra disposizione. Il sistema più utilizzato  è  la costituzione di una società di capitali  (srl o spa).  In questo caso la legge prevede che la società risponde dei debiti solo con il proprio patrimonio, quindi il socio rischia solo il capitale conferito, o comunque ciò che ha messo a disposizione dell'impresa. Spesso, tuttavia, anche i soci della srl rinunciano di fatto alla limitazione di responsabilità sottoscrivendo delle fideiussioni a garanzia dei debiti della società, e dunque si trovano in una situazione non molto diversa da quella di una [ ... leggi tutto » ]


Rinuncia all’eredità – i creditori possono chiedere la revocatoria dell’atto di rinuncia

16 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


Salve, avrei da chiedere alcuni chiarimenti. Circa un mese fa è venuto a mancare mio padre, lasciando oltre a dei depositi bancari anche una casa con un ettaro di terreno circostante. I depositi bancari sono intestati a lui e a mia madre, mentre la casa ed il terreno sono intestati solo a lui. Non vi è testamento e gli eredi siamo io, mia sorella e mia madre. Come avviene e quali sono le modalità della ripartizione dei beni sopra citati? Vengo poi al secondo punto più complicato ed ingarbugliato. Da tempo mia sorella si trova in gravi difficoltà economiche a seguito di due prestiti Bancari ottenuti dal marito, per un totale di circa 700.000,00 euro di cui si è resa garante. Le Banche da oltre un anno stanno agendo legalmente, anche se non hanno ancora chiesto il fallimento. Che fine fanno i beni sia mobili che immobili ereditati da mia [ ... leggi tutto » ]