creditore e recupero crediti


Il rinnovo del precetto non configura abuso del diritto se le spese restano a carico del creditore

24 Giugno 2014 - Ludmilla Karadzic


Va innanzitutto premesso che il rinnovo del precetto è un atto che non ha alcuna utilità procedimentale, posto che l'inizio di un'esecuzione implica che il precetto originario possa essere utilizzato per tutte le successive esecuzioni sino al soddisfo del credito; e nel caso in cui con il precetto in rinnovazione si intimi anche il pagamento delle spese dei precetti precedenti, l'ultimo precetto, in sé valido, è però illegittimo per la parte relativa a tali spese. Tuttavia, il rinnovo del precetto non costituisce affatto, a differenza del frazionamento di un credito unitario, abuso del diritto di agire esecutivamente, proprio perché al creditore spetta il diritto di proseguire il processo esecutivo fintantoché il debitore sottoposto ad esecuzione non abbia pagato per intero l'importo dovuto, in forza del titolo esecutivo posto a base dell'esecuzione; e pertanto il rinnovo del precetto configura senza dubbio un'attività legittima, purché non comporti un ingiustificato incremento delle spese [ ... leggi tutto » ]


Come il creditore può dimostrare accettazione tacita dell’eredità da parte del debitore

30 Maggio 2014 - Annapaola Ferri


Se il chiamato all'eredità è un debitore, il suo creditore ha spesso interesse alla trascrizione dell'accettazione dell'eredità per poter portare a termine l'azione esecutiva. Per quanto riguarda l'accettazione esplicita, o espressa, dell'eredità, essa opera in base alla dichiarazione del chiamato contenuta in un atto pubblico ovvero in una scrittura privata con sottoscrizione autenticata o accertata giudizialmente. L'accettazione tacita dell'eredità consiste, invece, nel compimento di atti che presuppongono necessariamente la volontà di accettare e che il chiamato non avrebbe diritto di compiere se non nella qualità di erede. In via generale, gli atti che, secondo la legge o secondo la giurisprudenza, comportano accettazione tacita dell'eredità, non sempre saranno contenuti in un atto pubblico o in una scrittura privata autenticata, potendo consistere anche in comportamenti concludenti, come, ad esempio, il possesso dei beni ereditari non seguito da inventario o la sottrazione di beni ereditari. Per di più, va anche considerato che la [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento e creditori concorrenti

22 Maggio 2014 - Ludmilla Karadzic


Nel processo di esecuzione, la regola secondo cui il titolo esecutivo deve esistere dall'inizio alla fine della procedura va intesa nel senso che essa presuppone non necessariamente la continuativa sopravvivenza del titolo del creditore procedente, bensì la costante presenza di almeno un valido titolo esecutivo (anche di un creditore intervenuto) che giustifichi la perdurante efficacia dell'originario pignoramento. Ne consegue che, qualora, dopo l'intervento di un creditore munito di titolo, sopravviene la revoca del titolo esecutivo comportante l'illegittimità dell'azione esecutiva intrapresa dal creditore procedente, il pignoramento, se originariamente valido, non risulta privo di efficacia giuridica, bensì resta quale primo atto dell'iter espropriativo riferibile anche al creditore intervenuto, che anteriormente ne era partecipe accanto al creditore pignorante. Nel processo di esecuzione forzata, al quale partecipino più creditori concorrenti, le vicende relative al titolo esecutivo del creditore procedente (sospensione, sopravvenuta inefficacia, estinzione) non possono ostacolare la prosecuzione dell'esecuzione da parte del creditore intervenuto, [ ... leggi tutto » ]


Fideiussione omnibus – obblighi e limiti di informativa del creditore garantito al fideiussore

10 Maggio 2014 - Ludmilla Karadzic


Con riferimento alla fideiussione omnibus il creditore garantito, nell'esercizio del potere discrezionale di concedere anticipazioni al debitore principale con conseguente aumento di rischio per il garante, ha un limite nell'esecuzione del contratto. In particolare, il creditore garantito ha l'obbligo di operare secondo criteri oggettivi di corretta gestione del credito nello svolgimento del rapporto oggetto della garanzia: egli deve consentire al fideiussore di controllare nel tempo il contenuto della propria obbligazione, potendo essere escluse dalla copertura della garanzia le concessioni di credito accordate dalla banca al debitore principale in violazione dei principi di correttezza e buona fede e, quindi, in pregiudizio delle ragioni del fideiussore. Per tale motivo la banca è tenuta, a richiesta del fideiussore, a comunicargli, entro i limiti dell'importo dallo stesso garantito, l'entità dell'esposizione complessiva del debitore principale. Tuttavia, soltanto previo ottenimento da parte del fideiussore del consenso scritto del debitore principale la banca potrà fornire al fideiussore [ ... leggi tutto » ]


Ipoteca su immobile sottoposto a sequestro – il creditore non può chiedere la revoca del sequestro

28 Aprile 2014 - Ludmilla Karadzic


Il terzo titolare di un diritto di credito assistito da garanzia reale non può essere pregiudicato dalla confisca penale eseguita su quei beni. Nessuna forma di confisca, infatti, può determinare l'estinzione dei diritti reali di garanzia costituiti sulla cosa, in puntuale sintonia col principio generale di giustizia distributiva per cui la misura sanzionatoria non può ritorcersi in ingiustificati sacrifici delle posizioni giuridiche soggettive di chi sia rimasto estraneo all'illecito. Tuttavia il creditore non può ottenere la revoca del sequestro per soddisfarsi sul bene. Egli deve attendere l'esito del processo penale e l'eventuale decisione definitiva sulla confisca perché solo in tale momento il conflitto fra creditore e Stato da potenziale diventa attuale e concreto e, quindi, idoneo ad essere risolto attraverso la “tutela posticipata”. Fino a quando il processo penale non si conclude, il terzo creditore, non ha alcuna legittimazione né ad intervenire nel processo, né ad ottenere la revoca del [ ... leggi tutto » ]