creditore e recupero crediti


Il pignoramento dello stipendio non può interessare una quota maggiore di un quinto, per tutti i creditori

20 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Buongiorno e piacere è la prima volta che scrivo sul sito sono un ragazzo di 27 anni che vive ancora con i genitori, indebitato per colpa delle tasse da pagare….e della mia incoscenza giovanile. Ho un lavoro a tempo indeterminato con paga di 1100 euro. Elenco la mia situazione debitoria di credito al consumo (non indico le tasse-quelle le sto pagando a rate…): - Euro 4600 carta di credito agos; - Euro 2265 carta di credito Unicredit; - Euro 2500 finanziamento Carifin; - Euro 800 scoperto c/c unicredit; - Euro 1100 scoperto c/c Sella. Tutti questi debito sono ormai in sofferenza da 2/3/4 anni e tutti con scadenza del beneficio del termine. Ogni 3/4 mesi vengo contattato da agenzie di recupero crediti che continuano a dirmi sempre le stesse cose……”subirà il decreto ingiuntivo, il pignoramente…..bla bla bla” Io non ho niente a me intestato, tranne un auto cointestata al 50% [ ... leggi tutto » ]


I creditori possono ottenere il pignoramento della casa e la successiva vendita all’asta per rientrare dei crediti non onorati

20 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Buona sera,allora mi scusi se puo io spiego velocemente quello che mi è successo .in passato ho perso mio padre e mia mamma ha deciso di vendere una casa che mi aveva comprato lui e comprarne una piu grande per andarci a vivere tutti insieme,ovvero io mia madre e mio marito .qualche mese prima avevo aperto un'attivita e per fronteggiare le spese ho preso vari prestiti,sono passati due anni e non riesco a pagare piu .cosi volevo rinegoziare il mutuo ma la persona a cui mi ero rivolta ha fatto passare troppo tempo e cosi io e mia madre siamo diventate cattive pagatrici e quindi niente piu mutuo .dopo di cio ho conosciuto un'altra persona che mi ha consigliato di prendere una cessione del quinto sula pensione di mia madre ed a me ha consigliato vedere casa a mio marito e chiudere attivita che un mese dopo ha poi riaperto [ ... leggi tutto » ]


Un creditore può rivalersi sui figli del debitore, in caso di morte di quest’ultimo, se e solo se gli eredi accettano l’eredità

20 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Sono debitore con l'erario e la società Equitalia mi ha comunicato di avermi ipotecato circa 13 are di terreno per il debito che va dal 1998 al 2006 pari a 35 mila euro circa; si tratta di contrib.prev/li artigiani; contrib.INAIL e tasse raccolta rifiuti. oggi vivo con 230 euro di assegno sociale, sto per iniziare pratica di separazione coniugale e ho avuto assegnata una casa popolare,il valore del terreno non copre in minimo la cifra richiesta, cosa posso fare? e più importante, possono rivalersi sui miei figli? per favore datemi una risposta. Grazie e distinti saluti Un creditore può rivalersi sui figli del debitore, in caso di morte di quest’ultimo, se e solo se gli eredi accettano l'eredità. Per porre una domanda su debiti e sovraindebitamento, accedi al forum. [ ... leggi tutto » ]


Ipoteca di secondo grado – il creditore attende che si formi capienza

19 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


A mio parere, anche se sembrerò brutale, le conviene vendere adesso la casa: con la sola ipoteca di primo grado della banca a garanzia del mutuo ipotecario concessole. Potrà almeno “mettere in cascina” il differenziale fra valore commerciale dell'immobile di proprietà e importo residuo del mutuo. Nella sua situazione di sovraindebitamento non c'è alcuna possibilità di rientro dall'esposizione debitoria. La presenza di una ipoteca di primo grado sulla casa non impedisce agli altri creditori di aggredirla. Con un'ipoteca di secondo grado, basterà loro attendere con comodo che il pagamento delle rate del mutuo formi nel tempo la capienza per gli altri crediti vantati. La discussione continua in questo forum. Per porre una domanda su debiti e sovraindebitamento, accedi al forum. [ ... leggi tutto » ]


I creditori del debitore defunto possono farsi autorizzare ad accettare l’eredità in nome e per conto dell'erede rinunciante

19 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Ovviamente, se il de cuius possiede dei beni ereditabili, i creditori subentreranno agli eredi che hanno rinunciato. Infatti, i creditori del debitore defunto possono farsi autorizzare entro 5 anni dalla rinuncia, ad accettare l'eredità in nome e per conto del rinunciante, al solo scopo di soddisfarsi sui beni del debitore defunto e fino a concorrenza dei crediti vantati. Il chiamato non acquisisce la qualità di erede - perché questa non può essere attribuita contro la volontà di costui - ma cionondimeno, i creditori potranno soddisfarsi sui beni del debitore defunto, visto che saranno costoro ad accettare l'eredità in sostituzione del chiamato. La discussione continua in questo forum. Per porre una domanda su debiti e sovraindebitamento, accedi al forum. [ ... leggi tutto » ]