contributi previdenziali ed assistenziali


Compensare debiti contributivi con false indennità corrisposte al lavoratore configura il reato di truffa

22 Novembre 2014 - Giorgio Valli


Integra il delitto di truffa la condotta del datore di lavoro che, per mezzo dell'artificio costituito dalla fittizia esposizione di somme dichiarate come corrisposte al lavoratore, induce in errore l'INPS sul diritto al conguaglio di dette somme, invero mai corrisposte, realizzando così un ingiusto profitto e non già una semplice evasione contributiva. Ne deriva che quando il datore di lavoro non si limiti ad esporre dati e notizie false in sede di denunce obbligatorie, ma dichiari falsamente di avere corrisposto ad un lavoratore dipendente un'indennità di disoccupazione, di maternità, assegni familiari o altra indennità a carico dell'ente previdenziale, così conseguendo l'ingiusto profitto di conguagliare il relativo importo con i contributi dovuti all'INPS, realizza il reato di truffa e non il reato di omesso versamento di contributi e premi previsti dalle leggi sulla previdenza ed assistenza obbligatorie, e neppure il reato di indebita compensazione. Questa la decisione assunta dai giudici di [ ... leggi tutto » ]


Fondo patrimoniale e debiti contributivi

26 Dicembre 2013 - Ornella De Bellis


L'orientamento di alcune Commissioni Tributarie (C.T.R. Piemonte sezione VI 21.10.2009 numero 54; C.T.P. Grosseto, sez. IV, 30-11-2009, numero 280; C.T.P. Milano, sez. XXI, 20-12-2010, numero 437; C.T.P. Mantova, sez. 1, 10-06-2008; C.T.P. Padova sez. I del 20 gennaio 2011) sembra essere quello di escludere che i debiti per contributi previdenziali e assicurativi possano essere escussi con iscrizione di ipoteca o attraverso il pignoramento dei beni inclusi nel fondo patrimoniale Anche il Tribunale di Teramo, che con la sentenza numero 647 del 26 settembre 2012, così ha deciso nel merito. È opportuna una breve descrizione del quadro normativo di riferimento. Ai sensi dell'articolo 167 Cod.Civ. "Ciascuno o ambedue i coniugi, pei- atto pubblico, o un terzo, anche per testamento, possono costituire un fondo patrimoniale, destinando determinati beni, immobili o mobili iscritti in pubblici registri, o titoli di credito, a far fronte ai bisogni della famiglia". Prevede l'articolo 169 Cod.Civ. "Se non [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione e decadenza per le rate di pensione inps

21 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


Quando un diritto si estingue per prescrizione Ogni diritto si estingue per prescrizione quando il titolare non lo esercita per il tempo determinato dalla legge. In generale, secondo l'articolo 2946 del codice civile, i diritti si estinguono per prescrizione con il decorso di dieci anni, salvo i casi in cui la legge dispone diversamente. Nella fattispecie il diritto a pensione è imprescrittibile in quanto riferito ad una situazione giuridica che permane nel tempo, ad uno “status” collegato alla persona del titolare e dunque non soggetto a prescrizione: la prescrizione non riguarda lo status di pensionato ma le sole rate di pensione. LA PRESCRIZIONE DELLE RATE DI PENSIONE In materia di pensioni, l'articolo 129, 1° comma, regio decreto legge 4 ottobre 1935, numero 1827, dispone che alle rate di pensione già liquidate e poste in pagamento si applica la prescrizione breve quinquennale. Le rate di pensione non riscosse entro cinque anni [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione per i contributi inps dovuti e non versati

20 Agosto 2013 - Andrea Ricciardi


Prescrizione per i contributi INPS dovuti e non versati La prescrizione è un evento estintivo del diritto di versare/recuperare i contributi, legato al decorso di un periodo di tempo determinato dalla legge. Entro il termine di prescrizione i contributi non versati possono essere validamente: pagati con regolarizzazione da parte del datore di lavoro (lavoro dipendente), o del lavoratore stesso (lavoro autonomo) ; recuperati con accertamenti di vigilanza o avvisi di pagamento o segnalazione all'esattoria (cartelle esattoriali). I contributi non pagati e prescritti possono essere recuperati solo mediante riscatto. La legge numero 335/95 (entrata in vigore il 17 agosto 1995) ha modificato, a partire dal 1° gennaio 1996, il termine prescrizionale, riducendolo da 10 a 5 anni. Attualmente possono, pertanto, configurarsi tre differenti ipotesi rispetto alle quali calcolare il decorso della prescrizione del credito contributivo. Il maturarsi o meno della prescrizione stessa è, comunque, naturalmente connesso al compimento o meno di atti  tramite cui l'INPS abbia validamente richiesto ai soggetti tenuti [ ... leggi tutto » ]


Inps e prescrizione per dei contributi non versati

5 Ottobre 2012 - Genny Manfredi


Contributi inps per 17.000 euro Il 19 maggio 2012 ho ritirato, a seguito di avviso, dall'ufficio postale una raccomandata di Equitalia per dei contributi Inps (anni dal 1992 al 1996) per circa 17.000 euro. La data della lettera è 27/4/2012. Una prima notifica mi era già arrivata in data 18/05/2007 sempre con la possibilità di pagare entro 20 giorni o fare la richiesta di rateizzazione. Purtroppo oggi come allora non sono in grado di sostenere rate così alte (ho letto che si possono avere max 72 rate). La mia domanda è se ci possono essere condizioni per un ricorso relativo a una possibilità di prescrizione considerando le date sopra. Ricorso contro pretesa inps non più valido Se ricorso poteva essere presentato contro la pretesa INPS, ciò andava fatto nel 2007, non adesso. Peraltro, la comunicazione del 27 aprile u.s., è stata effettuata tenendo conto proprio del termine quinquennale di prescrizione. [ ... leggi tutto » ]