contratto di comodato e diritto d'uso


Nessun rimborso al comodatario per le spese sostenute al fine di conservare il bene ottenuto in comodato, se non urgenti e improcrastinabili

2 Luglio 2015 - Paolo Rastelli


Il codice civile esclude il diritto del comodatario al rimborso delle spese sostenute per servirsi del bene concessogli in comodato, prevedendo un'unica eccezione per le spese straordinarie occorse per la conservazione del bene, sempreché le stesse siano state necessarie ed urgenti. Risulta implicitamente esclusa dalla norma la possibilità che possa spettare un qualche rimborso (neppure nella forma dell'indennità o dell'indennizzo) per esborsi che, ancorché abbiano determinato un miglioramento, non siano risultati necessari per far fronte ad improcrastinabili esigenze di conservazione della cosa. il comodatario che, al fine di utilizzare il bene concessogli in comodato, debba affrontare spese di manutenzione può liberamente scegliere se provvedervi o meno, ma, se decide di affrontarle, lo fa nel suo esclusivo interesse e non può, conseguentemente, pretenderne il rimborso dal comodante. In particolare, ne consegue che, se un genitore concede un immobile in comodato per l'abitazione della costituenda famiglia, egli non è obbligato al rimborso [ ... leggi tutto » ]


Il comodante può chiedere la restituzione del bene immobile concesso in comodato sulla base di esigenze abitative personali

26 Novembre 2014 - Annapaola Ferri


Se la concessione in uso dell'immobile ha avuto inizio prima del matrimonio del comodatario, non può ritenersi che il comodato sia stato concesso per adibire l'immobile a residenza coniugale. Ne discende che, in mancanza di ogni supporto probatorio anche solo presuntivo a conferma di una tale circostanza, il principio per cui il comodatario ha il diritto alla prosecuzione del rapporto per tutto il tempo per cui si protraggano le esigenze familiari, non può applicarsi ad una simile fattispecie. Infatti tale principio si riferisce ai casi in cui sia certo ed inequivocabile che il rapporto abbia avuto origine in vista di una tale destinazione. Si ricorda che, con il contratto di comodato, il proprietario concede gratuitamente a terzi il diritto di uso del bene proprio e che, soprattutto quando si tratti di un immobile, la sussistenza di un'effettiva volontà di assoggettare il bene a vincoli e a destinazioni d'uso particolarmente gravosi [ ... leggi tutto » ]


Bene concesso in comodato – quando il comodante può richiederne la restituzione

21 Novembre 2014 - Rosaria Proietti


Il bene concesso in comodato d'uso deve essere restituito non appena il comodante lo richieda, a meno che: non stato pattuito espressamente un termine di durata; il termine di durata del comodato risulti dall'uso cui la cosa è destinata. La norma prevede dunque tre ipotesi: quella in cui al comodato non sia fissato alcun termine; quella in cui sia fissato un termine esplicito, e quella in cui sia fissato un termine implicito. Il termine di durata risultante "dall'uso cui la cosa è destinata" è un termine implicito. In quanto implicito può non essere previsto espressamente, ma in quanto termine deve essere non equivoco. Tale ipotesi ricorre, ad esempio, nel caso di comodato di un immobile destinato ad ammassare prodotti agricoli all'epoca del raccolto: in una simile ipotesi è innegabile che, terminata l'epoca del raccolto, il comodato cessa; ovvero nel caso di comodato di un immobile per consentire al comodatario di [ ... leggi tutto » ]


Restituzione del bene concesso in comodato in caso di morte del comodatario

7 Ottobre 2014 - Rosaria Proietti


In caso di morte del comodatario, il comodante, pur in presenza di pattuizione di un termine negoziale finale, può esigere dagli eredi l'immediata restituzione del bene concesso in comodato. E' la legge (articolo 1811 del codice civile) ad escludere l'automatico obbligo di restituzione dopo la morte del comodatario, come anche affermato dalla giurisprudenza. Il principio potrebbe riconoscere eccezione nell'ipotesi di una espressa, contraria pattuizione esplicitamente convenuta tra le parti. Così ha stabilito la Corte di cassazione nella sentenza 20001/14. [ ... leggi tutto » ]


Contratto di comodato di immobile destinato ad abitazione familiare e successiva assegnazione giudiziale al coniuge non comodatario

2 Ottobre 2014 - Rosaria Proietti


Contratto di comodato precario e non precario - Ambiti di applicazione e problemi di interpretazione Secondo il codice civile, il comodatario è obbligato a restituire il bene concessogli in comodato alla scadenza del termine convenuto o, in mancanza di termine, quando egli abbia cessato di servirsene in conformità per gli scopi previsti dal contratto. Quando sopravviene una urgente ed imprevista esigenza, il comodante può esigere la restituzione immediata del bene. Nel caso in cui non sia stato concordato un termine, né questo risulti desumibile dall'uso a cui il bene doveva essere destinato, invece, l'istituto viene definito come comodato precario. Quando il bene è concesso in comodato precario, il comodatario è tenuto a restituirlo appena il comodante lo richiede. Capita spesso che il bene, destinato ad abitazione familiare, sia concesso in comodato ad uno dei coniugi ed ancora più spesso capita che il giudice, in sede di procedimento di separazione personale [ ... leggi tutto » ]