contratto di comodato e diritto d'uso


Espropriazione di beni assoggettati a vincolo di indisponibilità o alienati a titolo gratuito dal debitore – quando il creditore può non esperire azione revocatoria per aggredire il bene sottratto all’azione esecutiva

7 Ottobre 2018 - Marzia Ciunfrini


Il creditore che sia pregiudicato da un atto del debitore, di costituzione di vincolo di indisponibilità (fondo patrimoniale) o di alienazione (donazione, trasferimento immobiliare in sede di separazione o divorzio, concessione di ipoteca volontaria) che ha per oggetto beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri, compiuto a titolo gratuito successivamente al sorgere del credito, può procedere, munito di titolo esecutivo, a esecuzione forzata, ancorché non abbia preventivamente ottenuto sentenza dichiarativa di inefficacia, se trascrive il pignoramento nel termine di un anno dalla data in cui l'atto è stato trascritto. Tale disposizione si applica anche quando l'atto a titolo gratuito abbia per oggetto beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri, compiuto successivamente al sorgere del credito, purché il creditore, entro un anno dalla trascrizione dell'atto pregiudizievole, intervenga nell'esecuzione da altri promossa. Quando il bene, per effetto o in conseguenza dell'atto, è stato trasferito a un terzo, il creditore promuove [ ... leggi tutto » ]


Immobile concesso in comodato da un terzo – successiva separazione dei coniugi ed assegnazione della casa familiare

11 Febbraio 2016 - Stefano Iambrenghi


Il coniuge affidatario della prole minorenne, o maggiorenne non autosufficiente, assegnatario della casa familiare, può opporre al comodante, che chieda il rilascio dell'immobile, l'esistenza di un provvedimento di assegnazione, pronunciato in un giudizio di separazione o divorzio, solo se tra il comodante e almeno uno del coniugi il contratto in precedenza insorto abbia contemplato la destinazione dei bene a casa familiare. Ne consegue che, in tale evenienza, il rapporto sorge per un uso determinato ed ha, in assenza di una espressa indicazione della scadenza, una durata determinabile per relatione, con applicazione delle regole che disciplinano la destinazione della casa familiare, indipendentemente, dunque, dall'insorgere di una crisi coniugale, ed è destinato a persistere o a venir meno con la sopravvivenza o il dissolversi delle necessità familiari che avevano legittimato l'assegnazione dell'immobile. Bisogna, quindi, distinguere due tipi di comodato: il comodato destinato a soddisfare stabili esigenze abitative familiari, destinato a protrarsi sinché [ ... leggi tutto » ]


Contratto di comodato di un immobile – non è opponibile all’acquirente

20 Gennaio 2016 - Roberto Petrella


Il contratto di comodato di un bene stipulato dall'alienante in epoca anteriore al rogito non è opponibile all'acquirente del bene stesso. L'acquirente a titolo particolare del bene concesso in precedenza dal venditore in comodato non può, quindi, risentire alcun pregiudizio dall'esistenza di tale comodato e ha, pertanto, il diritto di far cessare, in qualsiasi momento il godimento del bene da parte del comodatario e di ottenere la piena disponibilità di esso. Questo il principio giuridico enunciato dai giudici della Corte Suprema nella sentenza 664/16. [ ... leggi tutto » ]


Contratto di comodato di immobile a favore di un nucleo familiare – non cessa con l’eventuale crisi coniugale

5 Dicembre 2015 - Ornella De Bellis


Ove il comodato di un bene immobile sia stato stipulato senza limiti di durata in favore di un nucleo familiare, già formato o in via di formazione, si versa nell'ipotesi del comodato a tempo indeterminato, caratterizzato dalla non prevedibilità del momento in cui la destinazione del bene verrà a cessare. Infatti, in tal caso, per effetto della concorde volontà delle parti, si è impresso allo stesso un vincolo di destinazione alle esigenze abitative familiari (e perciò non solo e non tanto a titolo personale del comodatario) idoneo a conferire all'uso, cui la cosa deve essere destinata, il carattere implicito della durata del rapporto, anche oltre la crisi coniugale e senza possibilità di far dipendere la cessazione del vincolo esclusivamente dalla volontà del comodante. La specificità della destinazione, impressa per effetto della concorde volontà delle parti, è incompatibile con un godimento contrassegnato dalla provvisorietà e dall'incertezza, che caratterizzano il comodato cosiddetto [ ... leggi tutto » ]


La panoramica completa sui diritti reali immobiliari » differenze analogie e gradi di pignorabilità per uso abitazione ed usufrutto

9 Novembre 2015 - Andrea Ricciardi


La panoramica completa sui diritti reali immobiliari » Differenze analogie e gradi di pignorabilità per uso abitazione ed usufrutto Nell'articolo che segue, forniremo un'ampia panoramica su tutto ciò che concerne i diritti reali immobiliari: dai comuni diritti d'abitazione ed uso fino all'usufrutto. Come noto, i diritti reali immobiliari si caratterizzano per il loro rapporto diretto, non mediato, con la cosa che ne forma oggetto. Dunque, i diritti reali immobiliari si caratterizzano sempre anche e soprattutto per la loro coesistenza con il diritto di proprietà, che vanno a limitare, a comprimere più o meno ampiamente. I diritti di usufrutto, uso e abitazione sono diritti reali che attribuiscono al loro titolare, a seconda del contenuto del diritto, la facoltà di usare e, salvo per il diritto di abitazione, di far propri i frutti della cosa medesima. Ma quali sono differenze e analogie tra questi diritti. Qual è il loro grado di pignorabilità? [ ... leggi tutto » ]