conto corrente


Modifiche unilaterali del contratto di conto corrente – obblighi delle banche e diritti dei clienti

26 Luglio 2015 - Simonetta Folliero


I contratti stipulati dalle banche con i propri clienti possono essere modificati, nel corso della loro durata, su iniziativa unilaterale, nel rispetto di precise condizioni di legge. Il Testo Unico Bancario (TUB), infatti, riconosce alle banche la facoltà di modifica unilaterale delle condizioni del contratto (ius variandi), ma fissa condizioni e limiti precisi affinché il suo esercizio sia legittimo. La normativa vigente prevede l'obbligo, per le banche, di inviare alla propria clientela una comunicazione preventiva che illustri il contenuto della modifica unilaterale proposta, le motivazioni che ne sono alla base e la data di entrata in vigore. Nel dettaglio: la facoltà di modifica unilaterale deve essere prevista nel contratto e approvata specificamente dal cliente; se non è prevista o non è approvata specificamente, le banche non possono adottare modifiche unilaterali; il cliente deve essere informato delle modifiche con un preavviso minimo di due mesi, in forma scritta o attraverso altra [ ... leggi tutto » ]


Rapporto di conto corrente – la banca deve astenersi da qualsiasi movimentazione successiva alla morte del titolare

9 Luglio 2015 - Lilla De Angelis


Il rapporto di conto corrente, in quanto riconducibile al rapporto di mandato, deve ritenersi automaticamente estinto con il decesso del titolare. Infatti, sebbene la normativa concernente il conto corrente bancario non specifichi gli effetti conseguenti al decesso del titolare, tuttavia, la dottrina e la giurisprudenza prevalenti vedono nel conto corrente bancario un unico contratto innominato misto con prevalenza delle prestazioni tipiche del contratto di mandato. La morte del mandante, pertanto, costituisce una delle cause di estinzione del mandato e, quindi, a seguito della morte del titolare il conto corrente si estingue. Conseguentemente, cessato il rapporto di conto corrente a partire dalla data di decesso del de cuius (ovvero da quella in cui tale decesso sia stato comunicato), la banca deve astenersi dal compiere qualsiasi ulteriore operazione come, ad esempio, l'addebito delle rate del prestito concesso al defunto o l'esecuzione di RID. Se a seguito dell'estinzione del rapporto residua un debito [ ... leggi tutto » ]


Non è possibile chiudere un conto corrente se è utilizzato per il pagamento delle rate di un prestito concesso dalla stessa banca

9 Luglio 2015 - Marzia Ciunfrini


Abbiamo già avuto modo di vedere, in altri articoli, che è illegittimo il rifiuto della banca alla chiusura del conto corrente motivandolo con l'esistenza di un saldo negativo, dal momento che la giurisprudenza ha evidenziato che il diritto di recesso dai contratti a tempo indeterminato è riconosciuto al correntista ai sensi del codice civile (art. 1855) e, pertanto, l'estinzione del conto corrente costituisce, per la banca, un atto dovuto. Tuttavia, è legittimo il rifiuto della banca alla chiusura del conto corrente se le parti hanno espressamente pattuito, ad esempio, nell'ambito di un contratto di mutuo, che l'operazione deve essere regolata attraverso il conto corrente acceso presso la banca: con tale clausola il cliente sostanzialmente rinuncia, fino a che il mutuo fosse risultato in ammortamento, ad avvalersi del potere di recedere dal contratto. Più in generale, la banca non è obbligata a chiudere il conto corrente quando il medesimo è utilizzato [ ... leggi tutto » ]


Estratto del conto corrente condominiale – ciascun condomino può richiederlo direttamente alla banca

9 Luglio 2015 - Tullio Solinas


Prima della recente riforma della disciplina del condominio, era riconosciuto ai singoli condomini il diritto di ottenere copia della documentazione bancaria relativa al conto corrente condominiale, trattandosi di un ente sprovvisto di personalità giuridica ed operando l'amministratore condominiale quale rappresentante dei singoli partecipanti al condominio stesso. A seguito della riforma del condominio il quadro normativo è mutato, essendo stata notevolmente modificata la disciplina del condominio negli edifici e introdotta una serie di misure volte a definire con maggior rigore gli obblighi degli amministratori condominiali. In particolare, per quanto qui maggiormente interessa, adesso l'amministratore è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi, nonché quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del condominio, su uno specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio; ciascun condomino, per il tramite dell'amministratore, può chiedere di prendere visione ed estrarre copia, a proprie spese, della rendicontazione periodica. [ ... leggi tutto » ]


Errore di accredito in conto corrente da parte di terzi – il rimborso è a carico del correntista

9 Luglio 2015 - Simonetta Folliero


Nel caso sia un terzo ad accreditare per errore su un conto corrente una somma non dovuta, chi ha ricevuto il versamento non può chiedere alla banca di restituire al disponente la somma erroneamente accreditatagli. Il rimborso deve essere effettuato direttamente dal correntista che ha ricevuto il pagamento, senza che possa configurarsi alcun obbligo della banca. Così ha stabilito l'Arbitro Bancario Finanziario nella decisione 6105/14. [ ... leggi tutto » ]