conto corrente


Conto corrente cointestato » non è scontato che le somme contenute siano divise al 50% tra i due cointestatari

15 Ottobre 2014 - Andrea Ricciardi


In un conto corrente cointestato, non è scontato che le somme contenute siano divise al 50% tra i due cointestatari. Se un conto corrente bancario è cointestato, le giacenze che esso ospita si presumono appartenenti ai cointestatari in quote eguali; si tratta però di una presunzione vincibile mediante una prova contraria e, in particolare, anche mediante presunzioni gravi, precise e concordanti. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 809/14. Da quanto si evince dalla pronuncia in esame, se un cointestatario di un conto corrente rivendica la proprietà del 50% delle somme depositate in banca, l'altro cointestatario può fornire la prova del contrario di ciò, anche con semplici presunzioni, come per esempio gli estratti conto in cui figurano versamenti effettuati solo da questi, per redditi propri, come la pensione o il salario da lavoro dipendente. Ma partiamo dal principio: a parere dei Giudici di piazza Cavour, il [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente su cui è disposto pignoramento presso terzi » l’imposta di bollo alla banca è comunque dovuta

10 Ottobre 2014 - Gennaro Andele


Conto corrente sottoposto a pignoramento presso terzi: l'istituto di credito è legittimato a trattenere l'imposta di bollo per dei soldi che, ormai, non sono più nella disponibilità del titolare? Chiariamo subito la questione: il presupposto dell'imposta di bollo sui conti correnti bancari non risiede nel fatto che il correntista abbia o non abbia la disponibilità delle somme risultanti dal saldo disponibile dello stesso, attenendo invece agli estratti conto inviati dalle banche alla propria clientela. Pertanto, la banca è legittimata a trattenere il compenso. La normativa vigente, infatti, prevede che sia applicata un'imposta di bollo di 34,20 euro annuali per gli estratti conto inviati dalle banche ai clienti. Dunque, l'imposta di bollo, dovuta nella misura accennata, è riferita al cliente persona fisica e proporzionata al relativo periodo a cui si riferisce il rendiconto e cioè annuale, semestrale, trimestrale o mensile. Dove, invece, il cliente non sia persona fisica, l'importo annuale dell'imposta [ ... leggi tutto » ]


Deposito in conto corrente – la prescrizione del diritto alla restituzione decorre dalla richiesta del cliente

8 Ottobre 2014 - Simonetta Folliero


Prescrizione del diritto di riscuotere il deposito in conto corrente Con il contratto di deposito bancario la banca acquista la proprietà delle somme depositate e si obbliga a restituirle al cliente alla scadenza del termine convenuto (depositi a scadenza fissa) ovvero a richiesta del depositante (depositi a vista), salva l'esigenza di rispettare un eventuale termine di preavviso (depositi con preavviso). Se il deposito è regolato in conto corrente, il cliente può alternare prelevamenti e versamenti, a seconda delle proprie esigenze. Il contratto di deposito bancario è, dunque, un contratto a esecuzione continuata, nel quale la permanenza della somma depositata presso la banca soddisfa gli interessi di entrambe le parti contraenti, ossia da un lato quello della banca depositaria di impiegare utilmente il denaro raccolto, e dall'altro quello del cliente di disporne eventualmente mediante operazioni regolate in conto corrente e di ricavarne un rendimento. Deposito in conto corrente - Il termine [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente cointestato a firma disgiunta » l’evento morte di uno dei contitolari non porta allo scioglimento del rapporto

8 Ottobre 2014 - Ornella De Bellis


In caso di cointestazione del rapporto di conto corrente a firma disgiunta l'evento morte di uno dei contitolari non porta allo scioglimento del rapporto. Il cointestatario superstite può continuare a utilizzare il conto dovendosi riconoscere piena continuità, pure successivamente alla morte di uno dei cointestatari, dell'efficacia del patto di firma disgiunta e quindi della potestà di compiere operazioni disgiuntamente anche oltre le rispettive quote. Pertanto, nel caso di morte del cointestatario la facoltà di disporre del saldo deve essere riconosciuta tanto al contitolare superstite, quanto agli eredi del cointestatario deceduto. La morte di uno dei cointestatari, infatti, non modifica l'obbligazione inizialmente assunta dalla banca (o dall'ufficio postale) nei confronti di ciascun cointestatario, quanto alla sua facoltà di integrale disponibilità del conto con firma disgiunta. Tale obbligo permane sia nei confronti di ciascun contitolare superstite, sia, unitamente tra loro, nei confronti dei coeredi del cointestatario defunto, con l'ovvia avvertenza che i [ ... leggi tutto » ]


Prelievo bancario senza giustificazione da parte di professionisti » incostituzionale la presunzione fiscale

7 Ottobre 2014 - Gennaro Andele


Addio presunzione fiscale: il prelievo in banca non è più considerato ricavo nero per gli autonomi. I prelievi dal conto bancario da parte di professionisti e autonomi senza giustificazione non possono essere considerati automaticamente compensi in nero. È arbitrario, infatti, ipotizzare che i prelievi ingiustificati da conti correnti bancari effettuati da un lavoratore autonomo siano destinati ad un investimento nell'ambito della propria attività professionale e che questo sia, a sua volta, produttivo di un reddito. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte Costituzionale con sentenza 228/14. Da quanto si evince dalla pronuncia esaminata, è irragionevole e contro ogni logica la presunzione fiscale secondo cui i prelievi ingiustificati da conti correnti bancari, effettuati da un lavoratore autonomo, sarebbero destinati a un investimento nell'ambito della propria attività professionale e che questo a sua volta sia produttivo di un reddito non dichiarato. A parere dei giudici della Corte Costituzionale, infatti, l'estensione ai redditi [ ... leggi tutto » ]