contenzioso tributario


Accertamento con adesione – perchè conviene

8 Agosto 2013 - Giorgio Valli


Accertamento con adesione - i vantaggi di un accordo con il fisco Raggiungere un accordo attraverso lo strumento deflativo di accertamento con adesione permette di conseguire vantaggi per entrambe le parti interessate, ovvero ufficio e contribuente. Esaminando l'immagine che segue, possiamo capire i vantaggi connessi all'utilizzo dello strumento deflativo dii accertamento con adesione. E' importante infatti sapere che con l'accertamento con adesione il contribuente usufruisce anche di una riduzione delle sanzioni amministrative, che saranno dovute nella misura di 1/4 del minimo previsto dalla legge. Inoltre, in caso di fatti perseguibili anche penalmente, la definizione, concordata con l'estinzione del debito prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, costituisce una circostanza attenuante. Da essa deriva un abbattimento fino alla metà delle sanzioni penali previste e la non applicazione delle sanzioni accessorie. Ma anche per il fisco l'accertamento con adesione è uno strumento efficace poiché consente agli uffici da una [ ... leggi tutto » ]


Statuto dei diritti del contribuente

7 Agosto 2013 - Giorgio Valli


Lo Statuto dei diritti del Contribuente, introdotto dalla Legge numero 212 del 2000 rappresenta una tappa importante perché con esso è stato possibile attuare nell'ordinamento tributario i principi costituzionali di trasparenza e imparzialità dell'azione amministrativa. Nello Statuto del Contribuente sono raccolte una serie di norme che codificano i diritti dei contribuenti nell'ambito dell'attività di accertamento esercitata dagli Uffici fiscali e, in particolare, le garanzie che il contribuente può far valere in occasione di verifiche da parte degli uffici dell'Amministrazione finanziaria civile o della Guardia di Finanza. Lo Statuto disciplina anche il modo di produzione delle leggi in materia tributaria, prevedendo regole per migliorare l'accessibilità e la comprensibilità delle norme fiscali; elenca e sancisce una serie di imprescindibili diritti che il contribuente può far valere in suo favore e una serie di doveri cui l'amministrazione deve attenersi per favorire un rapporto leale e franco con il contribuente. Rappresenta un sistema generale [ ... leggi tutto » ]


Autotutela

26 Luglio 2013 - Giorgio Valli


L'autotutela - di cosa si tratta L'autotutela è il potere che ha l'Amministrazione finanziaria di correggere un proprio atto illegittimo o infondato. In sostanza, quando l'Amministrazione rileva che in un atto da essa emanato è contenuto un errore, in mancanza del quale lo stesso atto non sarebbe stato emanato o avrebbe assunto un contenuto diverso, ha la possibilità di annullarlo o correggerlo, evitando in tal modo di danneggiare ingiustamente il contribuente nei cui confronti è stato emesso. La correzione può avvenire a seguito di istanza presentata dal contribuente o essere conseguente ad iniziativa propria dell'ufficio competente. L'esercizio dell'autotutela è una facoltà discrezionale il cui mancato esercizio non può costituire oggetto di impugnazione. Autotutela - Ipotesi di annullamento e revoca degli atti I casi più frequenti di annullamento di un atto o di revoca dello stesso si hanno quando l'illegittimità deriva da: errore di persona; evidente errore logico o di calcolo; [ ... leggi tutto » ]


Autotutela e accesso agli atti – guida pratica

10 Luglio 2013 - Andrea Ricciardi


Autotutela e accesso agli atti – guida pratica La previsione dell'articolo 26, dpr 29 settembre 1973 numero 602 (L'esattore deve conservare per cinque anni la matrice o la copia della cartella con la relazione dell'avvenuta notifica o l'avviso di ricevimento ed ha l'obbligo di farne esibizione su richiesta del contribuente o dell'amministrazione - ndr) non legittima sicuramente Equitalia a smarrire o distruggere le cartelle di pagamento prima di aver effettuato l'esecuzione, né individua una modalità di accesso ai documenti, ma disciplina il rapporto giuridico corrente tra l'agente della riscossione e il debitore, con specifico riferimento all'onere probatorio della pretesa di pagamento. Il che comporta che qualora sia ancora pendente l'esecuzione anche decorso il quinquennio dalla loro notifica l'accesso ai ripetuti atti non può essere negato, giacchè è solo sulla scorta degli stessi che può essere comprovata, con onere a carico dell'agente di riscossione, l'idoneità del titolo esecutivo e non opposto [ ... leggi tutto » ]


Acquiescenza – perchè conviene

16 Giugno 2013 - Giorgio Valli


Acquiescenza – Di cosa si tratta L'accettazione dell'atto, giuridicamente definita “acquiescenza”, è regolamentata dal decreto legislativo numero 218 del 1997 e consiste in una definizione in via amministrativa dell'atto impositivo. Tale definizione, ancora più conveniente quando l'accertamento emesso dall'ufficio è fondato su dati difficilmente contestabili davanti al giudice tributario, comporta per il contribuente notevoli vantaggi che si sostanziano, principalmente, nell'abbattimento delle sanzioni irrogate. Definire l'atto per acquiescenza consente, infatti, di pagare solo 1/4 delle sanzioni amministrative indicate nell'atto. Detta riduzione spetta a condizione che: si rinunci ad impugnare l'avviso di accertamento; si rinunci a presentare istanza di accertamento con adesione; si effettui il pagamento, entro il termine di proposizione del ricorso, del totale della somma richiesta (tenendo conto delle riduzioni spettanti). L'acquiescenza non è prevista per ottenere una riduzione delle sanzioni applicate in sede di liquidazione delle dichiarazioni (articolo 36-bis del DPR numero 600 del 1973 e articolo 60 del [ ... leggi tutto » ]