contenzioso tributario


Ravvedimento operoso – nuove regole a partire da gennaio 2015

11 Gennaio 2015 - Giorgio Valli


Omesso o insufficiente pagamento dei tributi - Come funziona il ravvedimento operoso da gennaio 2015 L'omesso o insufficiente pagamento dei tributi può essere regolarizzato con il ravvedimento operoso, eseguendo spontaneamente il pagamento dell'importo dovuto, degli interessi moratori (calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito) e della sanzione in misura ridotta. I principali tributi che possono essere regolarizzati sono: In pratica: le imposte dovute a titolo di acconto o di saldo in base alla dichiarazione dei redditi; le ritenute alla fonte operate dal sostituto di imposta; l'imposta sul valore aggiunto; l'imposta di registro (nelle locazioni quella dovuta per le annualità successive alla prima); l'imposta ipotecaria; l'imposta catastale. Il ravvedimento operoso non è utilizzabile per gli omessi versamenti contributivi all'INPS. Il ravvedimento operoso è consentito a tutti i contribuenti. Prima delle modifiche introdotte dalla legge di Stabilità [ ... leggi tutto » ]


Gli strumenti deflativi nel contenzioso fiscale – i vantaggi per il contribuente

22 Agosto 2014 - Ornella De Bellis


Strumenti deflativi nel contenzioso fiscale - Come fare la pace con il fisco ed ottenere uno sconto sulle sanzioni Per evitare il contenzioso tributario e sottrarsi a lunghi e costosi giudizi, esistono diversi istituti amministrativi: i cosiddetti strumenti deflativi del contenzioso. Si tratta, sostanzialmente, di accordi tra contribuenti e ufficio attraverso i quali si trova una soluzione economicamente vantaggiosa per entrambe le parti. Il contribuente può fruire, inoltre, della riduzione delle sanzioni amministrative. Strumenti deflativi del contenzioso fiscale - misura delle sanzioni ridotte [ ... leggi tutto » ]


Contenzioso con ctp o ctr » la difesa del contribuente

12 Giugno 2014 - Andrea Ricciardi


In questo articolo forniremo consigli utili qualora si abbiano in corso delle cause tributarie: vi forniremo, pertanto, l'elenco dei professionisti che possono stare in giudizio innanzi alle CTP (Commissione Tributaria Provinciale) e CTR (Commissione Tributaria Regionale) per la difesa del contribuente. I soggetti abilitati all'assistenza dinanzi alle commissioni tributarie sono gli avvocati, i dottori commercialisti, i ragionieri, i periti commerciali e i consulenti del lavoro purché non dipendenti dall'amministrazione pubblica. Ricordiamo che per la difesa è necessario che gli stessi siano iscritti nei relativi albi professionali. I professionisti potranno assistere il contribuente per qualsiasi tipo di contenzioso fiscale. L'elenco previsto dalla legge comprende poi altre figure professionali che però possono prestare la propria assistenza innanzi alle commissioni tributarie, e quindi anche per la precedente fase di reclamo, solo in determinati ambiti espressamente stabiliti, attinenti alle loro specifiche competenze. Così, ad esempio, si tratta degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei [ ... leggi tutto » ]


Interpello – la richiesta di chiarimento ed interpretazione sull’applicazione delle norme fiscali

20 Agosto 2013 - Giorgio Valli


Cosa è l'istanza di interpello Attraverso la presentazione di un'istanza di interpello il cittadino ha la possibilità di interpellare l'Amministrazione finanziaria per conoscere la soluzione da dare al suo caso concreto e personale sul quale sussistono obiettive condizioni di incertezza. L'interpello è uno strumento prezioso per migliorare il rapporto con l'Amministrazione finanziaria: il contribuente non deve più agire "al buio", con il rischio di andare incontro all'attività di controllo, ma può acquisire, prima di mettere in atto un certo comportamento, il parere dell'amministrazione sul significato da attribuire alle norme che disciplinano la materia tributaria. L'interpello ordinario è soggetto a determinate condizioni e deve svolgersi secondo precise procedure. Cosa può riguardare l'istanza di interpello Il contribuente, quando sussistono "obiettive condizioni di incertezza" circa l'applicazione delle disposizioni tributarie a casi concreti e personali, può inoltrare un quesito all'Amministrazione finanziaria che fornisce un parere entro 120 giorni. In mancanza di una risposta entro [ ... leggi tutto » ]


Statuto dei diritti del contribuente – il garante

18 Agosto 2013 - Giorgio Valli


È un organo collegiale istituito presso ogni Direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate (e presso le analoghe strutture delle province autonome di Trento e Bolzano) e rappresenta un valido strumento di tutela e di mediazione tra i cittadini e l'Amministrazione finanziaria. È composto da tre membri scelti fra altrettante categorie di soggetti particolarmente vicine ai problemi fiscali: magistrati, docenti universitari, notai (in questa categoria viene scelto il Presidente); dirigenti dell'Amministrazione finanziaria o alti ufficiali della Guardia di finanza, a riposo da almenodue anni; avvocati, commercialisti, ragionieri, anch’essi a riposo e indicati dai rispettivi ordini professionali. Gli incarichi hanno durata quadriennale e in considerazione della professionalità, della produttività e attività svolta dal Garante possono essere rinnovati senza alcuna limitazione. Il Garante, anche sulla base di segnalazioni inoltrate per iscritto (vedi fac-simile in appendice) dal contribuente o da qualsiasi altro soggetto interessato: presenta richieste di documenti e chiarimenti agli uffici, i quali devono [ ... leggi tutto » ]