contenzioso tributario - strumenti deflativi


Definizione agevolata delle controversie tributarie

21 Ottobre 2018 - Giorgio Valli


Le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte l'Agenzia delle entrate, aventi ad oggetto atti impositivi, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in cassazione e anche a seguito di rinvio, possono essere definite, a domanda del soggetto che ha proposto l'atto introduttivo del giudizio o di chi vi è subentrato o ne ha la legittimazione, con il pagamento di un importo pari al valore della controversia. Rientrano nella definizione agevolata le controversie in cui il ricorso in primo grado è stato notificato alla controparte entro la data di entrata in vigore di questo decreto decreto e per le quali alla data della presentazione della domanda il processo non si sia concluso con pronuncia definitiva. Per valore della lite si intende l'importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l'atto impugnato; in caso di controversie relative esclusivamente alle irrogazioni di [ ... leggi tutto » ]


Contenzioso tributario – esteso l’obbligo di mediazione alle controversie di valore non superiore a cinquantamila euro

3 Gennaio 2018 - Giorgio Valli


E' stata elevata da ventimila a cinquantamila euro la soglia di valore delle liti che delimita l'ambito di applicazione dell'istituto della mediazione tributaria obbligatoria per tutti gli atti impugnabili notificati a decorrere dal primo gennaio 2018. Va ricordato, a proposito, che la notifica si considera perfezionata al momento della ricezione dell'atto da parte del contribuente e, dunque, rileva la data in cui la notifica si perfeziona per il destinatario. Ne consegue che, se l'atto è affidato per la notifica a mezzo posta anteriormente al primo gennaio 2018, ma è ricevuto dal contribuente successivamente a tale data, l'eventuale controversia innanzi alla Commissione tributaria provinciale, di valore superiore a ventimila euro, non è sottoposta all'istituto della mediazione obbligatoria. Per valore della lite deve intendersi l'importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l'atto impugnato; in caso di controversie relative esclusivamente alle irrogazioni di sanzioni, il valore è [ ... leggi tutto » ]


Definizione agevolata delle liti tributarie pendenti con stato, regioni e comuni

1 Agosto 2017 - Giorgio Valli


La definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti con l'Agenzia delle Entrate (ma anche con gli enti locali) prevede la presentazione di un'apposita istanza da parte del contribuente e il pagamento integrale degli importi pretesi nell'atto impugnato, che hanno formato oggetto di contestazione, e degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo calcolati fino al sessantesimo giorno successivo alla notifica dell'atto. Non sono dovuti, invece, le sanzioni collegate al tributo e gli interessi di mora. Si tratta delle controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte l'agenzia delle entrate pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in cassazione, e anche a seguito di rinvio. Possono avvalersi della norme sulla definizione agevolata anche gli enti territoriali (regioni, province, comuni). Per quanto attiene le liti pendenti con l'agenzia delle entrate, possono essere definite, non soltanto le controversie instaurate avverso avvisi di accertamento e atti di irrogazione delle sanzioni, ma anche [ ... leggi tutto » ]


Riforma del processo tributario – la conciliazione giudiziale

6 Gennaio 2016 - Loredana Pavolini


Il processo tributario e la conciliazione giudiziale - il testo vigente dal 1° gennaio 2016 Se in pendenza del giudizio le parti raggiungono un accordo conciliativo, presentano istanza congiunta sottoscritta personalmente o dai difensori per la definizione totale o parziale della controversia (conciliazione perfezionata fuori udienza). Se la data di trattazione è già fissata e sussistono le condizioni di ammissibilità , la commissione pronuncia sentenza di cessazione della materia del contendere. Se l'accordo conciliativo è parziale, la commissione dichiara con ordinanza la cessazione parziale della materia del contendere e procede alla ulteriore trattazione della causa. Se la data di trattazione non è fissata, provvede con decreto il presidente della sezione. La conciliazione si perfeziona con la sottoscrizione dell'accordo nel quale sono indicate le somme dovute con i termini e le modalità di pagamento. L'accordo costituisce titolo per la riscossione delle somme dovute all'ente impositore e per il pagamento delle somme dovute [ ... leggi tutto » ]


Le spese di giudizio dopo la riforma del processo tributario

6 Gennaio 2016 - Giorgio Valli


Le spese di giudizio nel processo tributario - Sono interamente a carico della parte soccombente Con la legge delega (23/2014) conferita al governo, l'esecutivo ha modificato le norme riguardanti le spese di giudizio nel contenzioso tributario. In particolare, è stato ribadito il principio secondo cui le spese del giudizio tributario seguono la soccombenza, mentre la possibilità per la commissione tributaria di compensare in tutto o in parte le medesime spese è consentita solo in caso di soccombenza reciproca o qualora sussistano gravi ed eccezionali ragioni, che devono essere espressamente motivate. In altri termini, in ossequio alla tutela del diritto di difesa, la regola generale deve essere che la parte interamente vittoriosa non può essere condannata, nemmeno per una minima quota, al pagamento delle spese processuali. E' stato anche recepito l'indirizzo espresso dalla giurisprudenza di legittimità (sentenza 373/15) secondo la quale la parte soccombente deve individuarsi in quella che, con il [ ... leggi tutto » ]