contenzioso tributario - i ricorsi


Sospensione amministrativa della riscossione dei tributi in seguito a ricorso

18 Ottobre 2015 - Giorgio Martini


Il ricorso tributario non sospende la riscossione; tuttavia, l'ufficio delle entrate ha facoltà di disporla in tutto o in parte fino alla data di pubblicazione della sentenza della commissione tributaria provinciale, con provvedimento motivato notificato al concessionario della riscossione e al contribuente. Il provvedimento può essere revocato ove sopravvenga fondato pericolo per la riscossione. Sulle somme il cui pagamento è stato sospeso ai sensi in seguito a ricorso e che risultano dovute dal debitore a seguito della sentenza della commissione tributaria provinciale si applicano gli interessi al tasso del 4,5 per cento annui. A beneficio del lettore si ricorda che il ricorso tributario può essere proposto avverso: l'avviso di accertamento del tributo; l'avviso di liquidazione del tributo; il provvedimento che irroga le sanzioni; il ruolo e la cartella di pagamento; l'avviso di mora; l'iscrizione di ipoteca sugli immobili; il fermo amministrativo di beni mobili registrati; gli atti relativi alle operazioni [ ... leggi tutto » ]


Debiti di natura tributaria – dall’accertamento al pignoramento

7 Ottobre 2015 - Annapaola Ferri


Debiti di natura tributaria - La fase di accertamento della pretesa In generale, per debiti di natura tributaria (laddove il creditore è l'Agenzia delle entrate o il Comune) esiste una prima fase di attività in cui l'ufficio preposto alla riscossione accerta l'insufficiente o omesso pagamento del tributo stesso. Viene quindi notificato al debitore un atto di accertamento che giustifica e motiva la pretesa tributaria: talvolta questo documento può essere immediatamente esecutivo (nel senso che legittima la fase vera e propria di esecuzione della riscossione) ed allora assume la veste di accertamento immediatamente esecutivo (se emesso dall'Agenzia delle entrate) o ingiunzione fiscale (se emesso dal Comune). Dunque, la fase di accertamento del credito tributario porta alla notifica di una atto al debitore che può assumere la forma di: avviso di accertamento (non immediatamente esecutivo); avviso di accertamento immediatamente esecutivo; ingiunzione fiscale. Per impugnare nel merito uno degli atti appena elencati bisogna [ ... leggi tutto » ]


Mediazione tributaria obbligatoria anche per tributi locali

24 Settembre 2015 - Giorgio Valli


Mediazione tributaria obbligatoria anche per tributi locali e avvisi di accertamento di importo non superiore ai 20 mila euro Per ridurre il contenzioso tributario viene potenziato lo strumento della mediazione che prima riguardava solo gli atti di accertamento posti in essere dall'Agenzia delle Entrate con valore non superiore ai 20 mila euro. Il governo, nella riunione del 22 settembre 2015, ha dato il via libera alle misure di riforma del contenzioso tributario licenziando gli ultimi cinque decreti attuativi della delega fiscale. Il reclamo finalizzato alla mediazione si applicherà a tutte le controversie tributarie, indipendentemente dalla loro natura e dall'ente impositore, comprese quindi quelle con gli enti locali (Comuni e Regioni). Il reclamo viene esteso anche alle controversie catastali (classamento, rendite, ecc) che a causa del valore indeterminato ne sarebbero state escluse. Pertanto, prima di adire la Commissione Tributaria Provinciale (CTP) territorialmente competente per impugnare un atto fra quelli di seguito [ ... leggi tutto » ]


Mediazione tributaria e reclamo: sussiste l’obbligo per tutti gli atti impositivi » sono comprese le controversie con equitalia

3 Luglio 2015 - Andrea Ricciardi


Mediazione tributaria e reclamo: sussiste l'obbligo per tutti gli atti impositivi » Sono comprese le controversie con Equitalia La mediazione tributaria ed il reclamo saranno obbligatori per tutti gli atti impositivi, anche per le controversie con Equitalia, al fine di ridurre i contenziosi con il Fisco. A parere del Governo, sono troppe le controversie avviate contro il fisco (agenzia delle entrate, concessionari della riscossione, ecc.), pertanto, i contribuenti ora dovranno esperire la mediazione tributaria, anche contro i provvedimenti emessi da Equitalia, prima di fare ricorso al Tribunale o alla Commissione Tributaria. Vediamo di capirci meglio nei paragrafi successivi. La nuova mediazione tributaria secondo il governo Il comunicato stampa numero 70 del 26 giugno 2015, con il quale il governo ha reso noto di aver approvato le nuove disposizioni sulla mediazione tributaria obbligatoria. L'intervento normativo si muove prevalentemente lungo le seguenti principali direttrici: l'estensione degli strumenti deflattivi del contenzioso; l'estensione della [ ... leggi tutto » ]


Obbligo di reclamo e mediazione tributaria per tutte le controversie non superiori ai 20 mila euro – indipendentemente dall’ente impositore (inclusi gli enti locali)

27 Giugno 2015 - Giorgio Valli


Nell'ambito delle deleghe fiscali conferite al governo dalla legge 23/14, sono stati approvati, con il decreto 83/15, alcuni provvedimenti in materia di contenzioso tributario e di strumenti deflativi, in particolare per quel che attiene il reclamo, la mediazione tributaria e la conciliazione. L'intervento normativo si muove prevalentemente lungo le seguenti principali direttrici: l'estensione degli strumenti deflattivi del contenzioso; l'estensione della tutela cautelare al processo tributario; l'immediata esecutività delle sentenze per tutte le parti. Per ridurre il contenzioso tributario viene potenziato lo strumento della mediazione che attualmente riguarda solo gli atti posti in essere dall'Agenzia delle Entrate con valore non superiore ai 20 mila euro. Con il decreto 83/15 il reclamo finalizzato alla mediazione si applica a tutte le controversie, indipendentemente dall'ente impositore, comprese quindi quelle degli enti locali. Il reclamo viene esteso anche alle controversie catastali (classamento, rendite, ecc) che a causa del valore indeterminato ne sarebbero state escluse. Dal [ ... leggi tutto » ]