contenzioso tributario - i ricorsi


Nullo l’accertamento tributario che non reca la sottoscrizione del capo dell’ufficio o di altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato

13 Maggio 2016 - Giorgio Valli


E' espressamente richiesta dalla legge la delega a sottoscrivere e che il solo possesso della qualifica non abilita il direttore tributario alla sottoscrizione, dovendo il potere di organizzazione essere in concreto riferibile al capo dell'ufficio. La giurisprudenza di legittimità ha sempre ribadito che l'avviso di accertamento tributario è nullo se non reca la sottoscrizione del capo dell'ufficio o di altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato. Se la sottoscrizione non è quella del capo dell'ufficio titolare, ma di un funzionario, quale il direttore tributario, di nona qualifica funzionale, incombe all'Amministrazione dimostrare, in caso di contestazione, il corretto esercizio del potere sostitutivo da parte del sottoscrittore o la presenza della delega del titolare dell'ufficio, poiché il solo possesso della qualifica non abilita il direttore tributario alla sottoscrizione, dovendo il potere di organizzazione essere in concreto riferibile al capo dell'ufficio. In pratica, incombe sull'Agenzia delle entrate il deposito dell'atto di delega [ ... leggi tutto » ]


Contenzioso tributario » le principali novità introdotte dalla riforma

12 Maggio 2016 - Paolo Rastelli


Com'è noto, rientrano nella giurisdizione delle Commissioni tributarie tutte le controversie relative a tributi di ogni genere e specie, comunque denominati, compresi quelli regionali, provinciali e comunali, le sovrimposte e le addizionali, le relative sanzioni nonché gli interessi e ogni altro accessorio. Il contenzioso tributario abbraccia pure le controversie di natura catastale, come quelle concernenti, ad esempio, l'intestazione, la delimitazione, l'estensione, il classamento dei terreni e l'attribuzione della rendita catastale, nonché le controversie inerenti all'imposta o al canone comunale sulla pubblicità e al diritto sulle pubbliche affissioni. Restano, invece, escluse dalla giurisdizione tributaria le controversie riguardanti gli atti dell'esecuzione forzata tributaria successivi alla notifica della cartella esattoriale. Il decreto legislativo 156/2015 ha introdotto alcune importanti novità alla normativa sul contenzioso tributario. Tra le altre vanno ricordate: l'estensione dell'istituto del reclamo e della mediazione a tutte le controversie (non solo a quelle derivanti da atti dell'Agenzia delle entrate) di valore non [ ... leggi tutto » ]


Riforma del processo tributario – la conciliazione giudiziale

6 Gennaio 2016 - Loredana Pavolini


Il processo tributario e la conciliazione giudiziale - il testo vigente dal 1° gennaio 2016 Se in pendenza del giudizio le parti raggiungono un accordo conciliativo, presentano istanza congiunta sottoscritta personalmente o dai difensori per la definizione totale o parziale della controversia (conciliazione perfezionata fuori udienza). Se la data di trattazione è già fissata e sussistono le condizioni di ammissibilità , la commissione pronuncia sentenza di cessazione della materia del contendere. Se l'accordo conciliativo è parziale, la commissione dichiara con ordinanza la cessazione parziale della materia del contendere e procede alla ulteriore trattazione della causa. Se la data di trattazione non è fissata, provvede con decreto il presidente della sezione. La conciliazione si perfeziona con la sottoscrizione dell'accordo nel quale sono indicate le somme dovute con i termini e le modalità di pagamento. L'accordo costituisce titolo per la riscossione delle somme dovute all'ente impositore e per il pagamento delle somme dovute [ ... leggi tutto » ]


La sospensione dell’atto impugnato nel contenzioso tributario

6 Gennaio 2016 - Giovanni Napoletano


Il ricorrente, se dall'atto impugnato può derivargli un danno grave ed irreparabile, può chiedere alla commissione provinciale competente la sospensione dell'esecuzione dell'atto stesso con istanza motivata proposta nel ricorso o con atto separato notificata alle altre parti. Il collegio, sentite le parti provvede con ordinanza motivata non impugnabile. Il dispositivo dell'ordinanza deve essere immediatamente comunicato alle parti in udienza. La sospensione può anche essere parziale e subordinata alla prestazione di una garanzia. L'istanza di sospensione è decisa entro centottanta giorni dalla data di presentazione della stessa. Nei casi di sospensione dell'atto impugnato la trattazione della controversia deve essere fissata non oltre novanta giorni dalla pronuncia. Gli effetti della sospensione cessano dalla data di pubblicazione della sentenza di primo grado. Durante il periodo di sospensione cautelare si applicano gli interessi al tasso previsto per la sospensione amministrativa. Funzione essenziale della sospensione dell'atto impugnato è paralizzare temporaneamente gli effetti pregiudizievoli dello stesso, [ ... leggi tutto » ]


Cartelle esattoriali di equitalia – arriva la mediazione obbligatoria con il ricorso in commissione tributaria

6 Gennaio 2016 - Gennaro Andele


Dal primo gennaio 2016, è diventata obbligatoria la mediazione tributaria in materia di controversie riguardanti le cartelle esattoriali di Equitalia per vizi propri, il fermo amministrativo di beni mobili registrati, le iscrizioni di ipoteche sugli immobili; beninteso, quando siano in gioco debiti iscritti a ruolo di natura tributaria. Il procedimento di reclamo/mediazione è stato ulteriormente semplificato. Il ricorso produrrà infatti gli effetti di un reclamo, e potrà contenere una proposta di mediazione (opzionale) con rideterminazione dell'ammontare della pretesa. In sostanza, il procedimento di reclamo/mediazione è introdotto automaticamente in presenza del ricorso, senza più l'istanza di reclamo che era prevista dalla disciplina previgente. Con il ricorso alla cartella esattoriale, dunque, si introduce una fase di contraddittorio fra contribuente e Ufficio, finalizzata alla revisione dell'atto da parte di Equitalia o alla definizione alternativa della controversia, potendo le parti addivenire ad un accordo di mediazione – sia su iniziativa del contribuente che di [ ... leggi tutto » ]