coniuge superstite
Convivenza di fatto (non anagrafica) e diritto di abitazione della convivente superstite
Il mio compagno, proprietario dell'appartamento in cui abbiamo convissuto negli ultimi dieci anni, è deceduto il mese scorso: io convivevo di fatto con lui, anche se ho residenza anagrafica in altro comune. I figli, eredi, pretendono che io lasci immediatamente libero l'appartamento. Posso oppormi a tale richiesta? La Suprema Corte di cassazione, con la sentenza 10377/2017, ha chiarito che la convivenza more uxorio, quale formazione sociale che dà vita ad un autentico consorzio familiare, determina, sulla casa di abitazione ove si svolge e si attua il programma di vita in comune, un potere di fatto basato su di un interesse [ ... leggi tutto » ]
La pensione di reversibilità e la pensione indiretta – i superstiti che ne hanno diritto
In caso di morte del titolare di pensione (vecchiaia, anticipata, anzianità, inabilità e invalidità), nasce il diritto alla reversibilità per alcuni familiari superstiti che individueremo più precisamente nel prosieguo dell'articolo. Anche i superstiti del lavoratore deceduto e non ancora pensionato hanno diritto alla pensione di reversibilità, che assume però la denominazione di pensione indiretta. Tuttavia è necessario che il lavoratore deceduto abbia maturato complessivamente 15 anni di contribuzione; oppure 5 anni di contribuzione di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente la data del decesso. I superstiti del titolare di assegno ordinario di invalidità sono considerati quali superstiti di assicurato, [ ... leggi tutto » ]
I diritti del coniuge superstite ed il calcolo della massa ereditaria
Al coniuge superstite, anche quando concorra con altri chiamati, sono sempre riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Infatti, la ricerca di un nuovo alloggio per il coniuge superstite potrebbe essere fonte di un grave danno psicologico e morale per la stabilità delle abitudini di vita della persona. Il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano vale per il coniuge superstite sia nella successione testamentaria che in quella legittima. Il valore [ ... leggi tutto » ]
Al coniuge superstite non può mai essere conferita la qualità di possessore dei beni ereditari in conseguenza dell’esercizio del diritto di abitazione e di uso dei mobili che corredano la casa familiare
La permanenza del coniuge superstite dopo il decesso dell'altro coniuge nell'abitazione familiare appare qualificabile come esercizio del diritto di abitazione e di uso dei mobili che la corredano. Questo vale sia qualora il coniuge superstite sia legatario (successione per testamento) sia nell'ipotesi di successione legittima: pertanto deve escludersi che il fatto di continuare ad abitare, dopo l'apertura della successione, nella casa familiare e ad utilizzare i mobili che la corredano possa conferire al coniuge superstite la qualità di possessore di beni ereditari. Questo il principio giuridico enunciato dai giudici della Corte di cassazione con la sentenza 23406/15. [ ... leggi tutto » ]
Diritto di abitazione riservato al coniuge superstite – viene meno in caso di separazione personale
Il diritto reale di abitazione, riservato per legge al coniuge superstite, è condizionato all'effettiva esistenza, al momento dell'apertura della successione, di una casa adibita ad abitazione familiare, evenienza che non ricorre allorché, a seguito della separazione personale, sia cessato lo stato di convivenza tra i coniugi. Infatti, il diritto reale di abitazione, riservato per legge al coniuge superstite, ha ad aggetto la casa coniugale, ossia l'immobile che in concreto era adibito a residenza familiare e si identifica con l'immobile in cui i coniugi, secondo la loro determinazione convenzionale, assunta in base alle esigenze di entrambi, vivevano insieme stabilmente, organizzandovi la [ ... leggi tutto » ]