comunione ereditaria


Il coniuge separato assegnatario della casa familiare ha diritto al rimborso delle spese di conservazione dell’immobile detenuto in comproprietà anche se ciò non è previsto nell’accordo consensuale omologato

18 Febbraio 2016 - Marzia Ciunfrini


In tema di spese relative alle parti comuni di un bene, l'obbligo di partecipare ad esse incombe su tutti i partecipanti alla comunione in funzione delle utilità che la cosa comune deve a ciascuno di essi garantire. Pertanto, spetta al partecipante alla comunione che le abbia anticipate per gli altri il rimborso pro quota delle spese necessarie per consentire l'utilizzazione del bene comune. Così la moglie separata assegnataria della casa familiare, di cui risultava comproprietaria, ha ottenuto il rimborso pro quota delle spese straordinarie sostenute per la sistemazione dell'appartamento comune. I giudici di legittimità (sentenza 2195/16) hanno confermato la decisione di merito secondo la quale le condizioni di separazione (che limitavano l'obbligo a carico del marito solo per le spese condominiali straordinarie) erano state previste per disciplinare i rapporti tra i coniugi e i figli mentre non incidevano sull'applicabilità nella concreta fattispecie prevista all'articolo 1110 del codice civile, in relazione [ ... leggi tutto » ]


Alienazione della quota in comunione ereditaria – prelazione e diritto di riscatto dei coeredi

4 Febbraio 2016 - Roberto Petrella


Il coerede, che vuoi alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall'ultima delle notificazioni. In mancanza della notifica, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria. Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali. Tale disposizione concede, quindi, a tutti i coeredi un diritto di prelazione nel caso uno di loro ceda in tutto od in parte la sua quota di eredità, a condizione che l'acquirente sia non un coerede, ma un soggetto estraneo alla comunione. In tema di successione per rappresentazione il discendente rappresentante che subentri nel luogo e nel [ ... leggi tutto » ]


Immobile cointestato in successione e problemi tra gli eredi » come effettuare lo scioglimento di una comunione ereditaria

22 Dicembre 2015 - Andrea Ricciardi


Immobile cointestato in successione e problemi tra gli eredi » Come effettuare lo scioglimento di una comunione ereditaria Nella fattispecie di un immobile, o di un altro bene, cointestato, dopo la successione, tra due eredi, i quali non riescano ad accordarsi sulla spartizione, in quale caso ed in che modo è possibile sciogliere una comunione ereditaria? Quando più soggetti sono chiamati a succedere in un'eredità e non trovano un accordo per la ripartizione dei beni, né il defunto ha stabilito quali beni devono essere destinati ad ognuno di loro, il Giudice, su domanda di uno qualsiasi dei coeredi, può provvedere alla ripartizione del patrimonio ereditario e quindi allo scioglimento della comunione. Questo, però, esclusivamente in alcuni casi e secondo una determinata procedura. Vediamo quale nel prosieguo dell'articolo Che cos'è e come funziona la divisione in linea generale ed in ambito giuridico Prima di spiegare il procedimento dello scioglimento della comunione [ ... leggi tutto » ]


In alcuni casi l’immobile indivisibile caduto in comunione ereditaria può essere assegnato con criterio diverso da quello della maggior quota

7 Novembre 2015 - Marzia Ciunfrini


In tema di divisione ereditaria, nel caso in cui uno o più immobili non risultino comodamente divisibili, il giudice ha il potere discrezionale di derogare al criterio della preferenziale assegnazione al condividente titolare della quota maggiore, purché assolva all'obbligo di fornire adeguata e logica motivazione della diversa valutazione di opportunità adottata. Ad esempio, è stato spesso assegnato l'immobile non divisibile assumendo come criterio discriminante quello dell'interesse personale prevalente dell'assegnatario, privo di un'unità immobiliare da destinare a casa familiare, rispetto al titolare di quota maggiore che disponeva di altra abitazione. La sussistenza di seri motivi, in pratica, consente di ancorare la valutazione all'interesse economico ed individuale di uno dei richiedenti, non essendo mai stata del tutto esclusa l'adozione di un criterio diverso da quello della maggior quota anche dalle meno recenti pronunce di legittimità in tema (che si limitavano solo a privilegiare l'interesse comune). Nella fattispecie esaminata, i giudici di legittimità [ ... leggi tutto » ]


Coniugi in regime di comunione – imposta di successione su conto corrente e deposito titoli in caso di morte di uno di essi

6 Luglio 2015 - Ludmilla Karadzic


Al momento della morte del coniuge si scioglie la comunione legale sui titoli (quali azioni, obbligazioni, titoli di stato, quote di fondi di investimento etc.) in deposito presso banche (c.d. dossier) ed anche la comunione differita - o de residuo - sui saldi attivi dei depositi in conto corrente. Pertanto l'attivo ereditario, sul quale determinare l'imposta, è costituito soltanto dal 50% delle disponibilità bancarie, pure se intestate al solo de cuius. Così si è espressa, in tema di imposta sulle successioni, la Corte di cassazione nella sentenza 13760/15. [ ... leggi tutto » ]