come contestare una cartella esattoriale


Notifica della cartella esattoriale – se omessa o tardiva si può chiamare in causa l’ente creditore o l’agente

7 Settembre 2010 - Antonella Pedone


Notifica omessa o tardiva della cartella esattoriale - Cosa afferma la giurisprudenza Nel caso di tardiva o mancata notifica della cartella esattoriale, il contribuente può chiamare in causa indifferentemente l'ente creditore oppure l'agente della riscossione. In tal senso, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, con sentenza numero 16412 del 25 luglio 2007, si è espressa sulla individuazione del soggetto (agente della riscossione ovvero ente creditore) legittimato passivo in caso di impugnazione di avviso di mora non preceduto da cartella di pagamento. I giudici di legittimità hanno affermato che "l'azione (del contribuente per la contestazione della pretesa tributaria) può essere svolta dal contribuente indifferentemente nei confronti dell'ente creditore o del concessionario e senza che tra costoro si realizzi una ipotesi dì litisconsorzio necessario, essendo rimessa alla sola volontà del concessionario, evocato in giudizio, la facoltà di chiamare in causa l'ente creditore". Ciò si ricava dall'articolo 39 del Decreto Legislativo 13 [ ... leggi tutto » ]


Impugnabilità degli avvisi bonari per il pagamento di tributi

29 Agosto 2010 - Anonimo


Tra gli enti pubblici è invalsa recentemente la prassi di inviare avvisi bonari di pagamento che precedono il procedimento riscossivo vero e proprio. La particolarità di tali atti è che, a parere dell'ente creditori, non sarebbero impugnabili e, pertanto, al contribuente non resterebbe altro che pagare o aspettare i ben più gravosi avvisi di accertamento o cartelle di pagamento. La Corte di Cassazione, invece, con la sentenza numero 14373 del 15 giugno 2010, ha dichiarato che gli avvisi bonari possono essere impugnati innanzi le Commissioni Tributarie anche nel caso in cui su di essi sia riportata la dicitura “atto non autonomamente impugnabile”. Tale pronuncia, come meglio si chiarirà in seguito, conferma degli spirali molto interessanti per la tutela del contribuente. La questione ruota attorno all'interpretazione dell'articolo 19, decreto legislativo 546/1992 che afferma che il ricorso in Commissione Tributaria può essere proposto soltanto se viene impugnato uno degli atti ivi specificamente [ ... leggi tutto » ]


Mancato pagamento cartelle esattoriali – cosa è l’intimazione al pagamento o avviso di mora

4 Agosto 2010 - Antonella Pedone


Gli avvisi di intimazione (o "avvisi di mora") vengono inviati dall'Agente della Riscossione dopo che sia decorso un anno dalla notifica della cartella. In mancanza, l'Agente della Riscossione non potrebbe - decorso il detto anno - attivare le procedure esecutive. L'avviso di intimazione contiene: le generalità del destinatario dell'atto; il riferimento della cartella di pagamento; la descrizione dei tributi e degli oneri accessori dovuti dal cittadino. Dalla data di notifica dell'avviso di intimazione, il cittadino ha a disposizione 5 giorni di tempo per effettuare il pagamento di quanto dovuto. Trascorsi 5 giorni, l'Agente della Risossione potrebbe legittimamente agire in via esecutiva. L‘avviso di intimazione perde efficacia trascorsi 180 giorni dalla data di notifica. Contro l'avviso di intimazione è possibile presentare ricorso all'Autorità giudiziaria competente (Commissione tributaria provinciale, Giudice di Pace o Tribunale, a seconda della tipologia del credito), analogamente a quanto previsto per le cartelle esattoriali. Per porre una domanda [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale originata dal mancato o insufficiente pagamento di sanzioni amministrative

29 Luglio 2010 - Andrea Ricciardi


Autotutela per cartella esattoriale originata dal mancato o insufficiente pagamento di sanzioni amministrative Per questo tipo di cartella esattoriale è possibile chiedere informazioni all'ente impositore che ha emesso la sanzione amministrativa. L'ente impositore è indicato nell'intestazione della pagina relativa al "Dettaglio degli addebiti". A tale ente impositore potrà, inoltre, essere presentata istanza di riesame per chiedere l'annullamento della sanzione amministrativa e del relativo ruolo; l'istanza non interrompe né sospende i termini di proposizione dell'eventuale ricorso. Il responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo è il soggetto indicato nell'intestazione della pagina relativa al "Dettaglio degli addebiti". QUANDO E COME PRESENTARE RICORSO per cartella esattoriale originata dal mancato o insufficiente pagamento di sanzioni amministrative Quando presentare il ricorso Il contribuente che vuole impugnare il ruolo e/o la cartella deve proporre ricorso entro 60 giorni dalla data di notifica della cartella (artt. 18-22 decreto legislativo numero 546/1992). I termini per proporre ricorso sono sospesi [ ... leggi tutto » ]


Ricorso – impugnabile la “comunicazione di iscrizione a ruolo” spedita a mezzo posta

2 Luglio 2010 - Andrea Ricciardi


Identificazione degli atti impugnabili in sede di accertamento e processo tributario Con la pronuncia numero 14373 del 15 giugno 2010, la Suprema Corte afferma che è possibile impugnare la comunicazione di iscrizione a ruolo delle somme dovute, spedita al contribuente debitore a mezzo del servizio postale. I giudici stabiliscono così un principio importante in materia di accertamento e contenzioso tributario, equiparando la semplice comunicazione di iscrizione a ruolo agli atti autonomamente impugnabili previsti dall'articolo 19 del decreto legislativo numero 546/1992. Nella sentenza numero 14373 del 2010 la Corte di Cassazione torna ad occuparsi del problema relativo all'identificazione degli atti impugnabili in sede di accertamento e processo tributario, pronunciandosi a favore dell'impugnabilità della “comunicazione di iscrizione a ruolo”, che viene equiparata alla cartella esattoriale. Il decreto legislativo numero 546/1992 all'articolo 19 elenca gli atti emanati dall'Amministrazione finanziaria o da un altro Ente che possono essere impugnati dal contribuente. In particolare, è [ ... leggi tutto » ]