come contestare la notifica di un accertamento fiscale


Legittima la notifica degli atti a familiari non conviventi

17 Aprile 2013 - Giorgio Valli


Il caso affrontato di un soggetto cui erano stati notificati una serie di avvisi di accertamento con consegna degli atti ad una parente, non legata al destinatario da un vincolo di convivenza Con la recente ordinanza numero 5729/2012 la Suprema Corte di Cassazione torna sull'annosa questione dei soggetti legittimati a ricevere gli atti tributari in luogo del legittimo destinatario, confermando una linea invero già consolidata. Il caso affrontato era quello di una persona cui erano stati notificati una serie di avvisi di accertamento, mediante consegna degli atti non a lei personalmente ma a una parente, non legata al destinatario da un vincolo di convivenza. Oggetto dell'esame della Corte è stato, quindi, l'articolo 139 codice di procedura civile che al comma 2 ammette la consegna degli atti anche a “persona di famiglia”, dovendosi considerare tali soggetti del tutto “idonei a curar[e] la sollecita consegna al destinatario [dell'atto notificando], in forza della [ ... leggi tutto » ]


Statuto dei diritti del contribuente – equitalia trova a salerno un giudice che lo applica

14 Marzo 2013 - Giorgio Valli


Un giudice di Salerno, con la sentenza numero 3688 del 2012, ha ristabilito un equilibrio. Non si può essere debitori a vita, e questo principio è valido anche  nel caso in cui si tratti di debiti tributari. Equitalia, dunque, deve rispettare il codice del contribuente ma non solo. Deve anche rispettare il codice civile. Infatti quando Equitalia insiste a esigere pagamenti di cartelle dopo la scadenza del debito ciò significa che sta aggredendo il contribuente ed il suo patrimonio senza averne più alcun titolo. Il giudice di Salerno, in quella storica sentenza, ha infatti stabilito che il concessionario della riscossione (Equitalia) non può notificare pretese esattoriali per le quali è intervenuta la decadenza e se lo fa scatta la sua responsabilità al risarcimento del danno, perché così facendo crea un pregiudizio al contribuente. I termini entro cui è possibile  notificare le cartelle di pagamento, sono stati chiariti dalla nota legge [ ... leggi tutto » ]


Il credito d’imposta tempestivamente dichiarato è soggetto alla sola prescrizione decennale

16 Settembre 2012 - Giorgio Valli


Quando la prescrizione del credito di imposta è decennale La prescrizione è decennale quando il credito d'imposta è correttamente evidenziato in una dichiarazione ma viene poi riportato in quelle successive Capita spesso che per le ragioni più disparate un credito d'imposta venga correttamente evidenziato in una dichiarazione ma sia poi riportato in quelle successive. In tali occasioni, non è raro che gli Uffici contestino la violazione delle norme sull'esercizio del diritto di credito d'imposta e notifichino al contribuente avvisi di accertamento ovvero neghino il diritto al rimborso. Un caso simile è quello esaminato dalla sentenza della Corte di Cassazione numero 15229/2012 in senso nettamente favorevole al contribuente. Al di là delle peculiarità del caso concreto (si trattava, infatti, di un ente pubblico che aveva evidenziato il credito in una dichiarazione rettifica depositata successivamente l'inutile decorso del termine previsto per la presentazione della dichiarazione dell'anno successivo), i principi espressi dai giudici [ ... leggi tutto » ]


Notifica di atti impoesattivi a società commerciali

13 Settembre 2012 - Giorgio Valli


Notifica a società commerciali di atti impoesattivi - la procedura Già con l'ordinanza numero 13016, datata 24 luglio 2012, i giudici di piazza Cavour sono intervenuti in tema di notifica alle società commerciali destinatarie degli accertamenti tributari, e delle successive cartelle esattoriali a fronte di omesso pagamento degli importi iscritti a ruolo. Il principio sancito è quello in base al quale la notifica degli avvisi di accertamento e delle cartelle esattoriali deve essere perfezionata presso la sede sociale. In alternativa, quando la notifica presso la sede sociale risulta non esperibile, la notifica deve avvenire nei riguardi dell persone fisiche che la rappresentano, che risultano individuate negli atti e la cui residenza coincide con il domicilio fiscale della società. Solo in ultima istanza, la notifica può essere effettuata con il ricorso all'affissione nell'albo del comune in cui la società è domiciliata. In altre parole, per la Corte di Cassazione, il criterio [ ... leggi tutto » ]


Elusione, interposizione fittizia e poteri della corte di cassazione

14 Agosto 2012 - Giorgio Valli


ELUSIONE, INTERPOSIZIONE FITTIZIA E POTERI DELLA CORTE DI CASSAZIONE Con l'ordinanza numero 13089/2012 la Suprema Corte torna sul tema spinoso delle operazioni concatenate realizzate con modalità tali da comportare un illegittimo carico di imposta. Il caso esaminato dalla Corte è quello di un soggetto che stipula un contratto preliminare di compravendita di un terreno con un altro soggetto, incassando dall'acquirente una somma (poi non restituita) a titolo di acconto, salvo poi donare detto terreno alla figlia la quale a sua volta effettuerà la vendita al promissario acquirente del padre. L'avviso di accertamento impugnato, notificato al padre promissario venditore, viene confermato in primo grado ma poi annullato in secondo. Il ricorso proposto dall'Agenzia contro la sentenza della CTR Piemonte viene, infine, accolto dalla Corte di Cassazione con l'ordinanza in commento la quale rinvia la causa ad altra sezione della medesima Commissione. La decisione emessa è fondata su due disposizioni: in primo [ ... leggi tutto » ]