clausole vessatorie


I presupposti giuridici della garanzia nel recupero crediti

1 Luglio 2013 - Paolo Rastelli


Presupposto giuridico delle garanzie reali e personali delle obbligazioni Presupposto giuridico delle garanzie reali e personali delle obbligazioni è sicuramente l'articolo 2740 del codice civile. Tale norma prevede una garanzia generale dell'adempimento delle obbligazioni costituita dall'illimitata responsabilità patrimoniale del debitore. Non essendo di per sé sufficiente, il nostro ordinamento ha predisposto dei mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale e delle misure di tutela preventiva del credito. Se la funzione specifica delle garanzie reali, quali pegno ed ipoteca, è di vincolare un dato bene a garanzia di un dato credito, grazie a diritti di seguito e prelazione, le garanzie personali agiscono facendo garantire da un soggetto, con il proprio intero patrimonio, l'adempimento di una obbligazione altrui. Si favorisce così la nascita e l'adempimento di una obbligazione, rafforzando il diritto del creditore a conseguire la prestazione. La fideiussione Figura contrattuale tipica di garanzia personale è la fideiussione, disciplinata dagli articoli 1936 e [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo – le clausole contrattuali vessatorie da contestare alla società di recupero crediti

25 Giugno 2013 - Giovanni Napoletano


Credito al consumo – le clausole vessatorie del contratto di prestito da contestare alla società di recupero crediti In base all'articolo 25 della legge 6 febbraio 1996 numero 52, attuativa della direttiva CEE numero 93/13, nei contratti conclusi tra un consumatore ed un professionista è possibile per il consumatore sottrarsi all'efficacia di una o più clausole di un contratto quando le prestazioni che esse prevedono sono “sbilanciate” a vantaggio del professionista. Questa particolare forma di tutela del consumatore è stabilita dagli articoli 1469 bis - sexies del codice civile, introdotti dalla legge 52/96, emanata in attuazione della Direttiva Cee numero 13 del 1993, concernente le clausole abusive nei contratti stipulati dai consumatori. L'ordinamento italiano, tuttavia, già conosceva la categoria delle “clausole vessatorie”. Esse sono previste dagli articoli 1341 e 1342 del codice civile che, non essendo stati abrogati dalla legislazione successiva, continuano ad essere pienamente vigenti ed applicabili. Essi stabiliscono [ ... leggi tutto » ]


Opposizione a decreto ingiuntivo – quando le clausole del contratto di prestito sono vessatorie

7 Maggio 2013 - Giovanni Napoletano


Decreto ingiuntivo ed opposizione al decreto ingiuntivo Accolta opposizione a decreto ingiuntivo del cliente di una banca che aveva sottoscritto contratto di prestito con clausole scritte in caratteri minuscoli. Con la sentenza numero 518/2013 un giudice del Tribunale di Genova, applicando il codice del consumo e la giurisprudenza della Corte di giustizia europea, ha stabilito che è vessatoria la clausola del contratto di finanziamento scritta con caratteri troppo piccoli che prevede interessi di mora e penali elevati. Occorre anzitutto premettere che secondo la giurisprudenza consolidata della Suprema Corte l'opposizione al decreto ingiuntivo non è una impugnazione del decreto stesso, volta a farne valere vizi ovvero originarie ragioni di invalidità, ma dà luogo ad un ordinario giudizio di cognizione di merito finalizzato all'accertamento della esistenza del diritto di credito fatto valere dal creditore. La sentenza che decide il giudizio deve accogliere la domanda del creditore istante rigettando conseguentemente l'opposizione qualora riscontri [ ... leggi tutto » ]


Recupero crediti e interessi anomali per la penale della rata

11 Gennaio 2013 - Marzia Ciunfrini


Prestito e pagamento rata - interessi anomali richiesti dal recupero crediti? Nel contratto fatto per un prestito finanziario è scritto che, in caso di mancato pagamento, si dovrà pagare un interesse di 30 euro e nel caso non pagassi il mese sucessivo, altri 30 euro e cosi via. E' accaduto che, per 2 mesi consecutivi, non ho pagato, quindi gli interessi erano di 90 euro piu le 2 rate da 200 euro l'una, totale 490 euro ed ho pagato 350euro, quello che potevo, tramite vaglia ordinario come era stato detto dal recupero crediti. Quello che non accetto è che il mese successivo i restanti 140 euro erano diventati 170 euro, perchè questo? se la rata è di 200 ed io ne dovevo 140 perchè aggiungere ancora 30 euro di interessi? Se pago la rata scaduta, invece di pagare tramite vaglia, gli interessi si bloccano? C'è un limite di tempo per [ ... leggi tutto » ]


La conciliazione obbligatoria fra utenti consumatori e fornitori di servizi di comunicazione – domande e risposte

4 Gennaio 2013 - Giovanni Napoletano


La conciliazione obbligatoria fra utenti consumatori e fornitori di servizi di comunicazione L'utente nei casi in cui non riesca a risolvere il problema insorto nel rapporto con l'operatore di comunicazione elettronica rivolgendosi al customer care, può decidere di avviare una vera e propria controversia per tutelare le proprie ragioni. In questo settore, però, le procedure per risolvere le controversie sono particolari e sono regolate da una specifica disciplina definita in dettaglio dall'Autorità (AGCOM - Autorità Garante per le Comunicazioni). La particolarità principale consiste nella necessità di esperire obbligatoriamente un tentativo di conciliazione prima di poter avviare un eventuale processo. Se poi la conciliazione non si raggiunge, l'utente può scegliere se rivolgersi alla Magistratura oppure se chiedere all'Autorità o ai CoReCom (COmitati REgionali per le COMunicazioni) da essa delegati di definire la controversia. Il tentativo obbligatorio di conciliazione fra utenti consumatori e fornitori di servizi di comunicazione Il tentativo di conciliazione, [ ... leggi tutto » ]