cartella esattoriale debiti inps


Fondo patrimoniale e debiti contributivi

26 Dicembre 2013 - Ornella De Bellis


L'orientamento di alcune Commissioni Tributarie (C.T.R. Piemonte sezione VI 21.10.2009 numero 54; C.T.P. Grosseto, sez. IV, 30-11-2009, numero 280; C.T.P. Milano, sez. XXI, 20-12-2010, numero 437; C.T.P. Mantova, sez. 1, 10-06-2008; C.T.P. Padova sez. I del 20 gennaio 2011) sembra essere quello di escludere che i debiti per contributi previdenziali e assicurativi possano essere escussi con iscrizione di ipoteca o attraverso il pignoramento dei beni inclusi nel fondo patrimoniale Anche il Tribunale di Teramo, che con la sentenza numero 647 del 26 settembre 2012, così ha deciso nel merito. È opportuna una breve descrizione del quadro normativo di riferimento. Ai sensi dell'articolo 167 Cod.Civ. "Ciascuno o ambedue i coniugi, pei- atto pubblico, o un terzo, anche per testamento, possono costituire un fondo patrimoniale, destinando determinati beni, immobili o mobili iscritti in pubblici registri, o titoli di credito, a far fronte ai bisogni della famiglia". Prevede l'articolo 169 Cod.Civ. "Se non [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale con vizio formale » inps può recuperare comunque i crediti

23 Dicembre 2013 - Carla Benvenuto


l'Inps ha il diritto di recuperare i tributi non pagati dal contribuente anche se la cartella esattoriale è affetta da un vizio formale. Infatti, un eventuale vizio formale della cartella o il mancato rispetto del termine decadenziale previsto ai fini dell'iscrizione a ruolo comporta soltanto l'impossibilità, per l'istituto, di avvalersi del titolo esecutivo, ma non lo fa decadere dal diritto di chiedere l'accertamento in sede giudiziaria dell'esistenza e dell'ammontare del proprio credito. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con la sentenza 26395/13. Osservazioni e commenti sulla sentenza in materia di cartella esattoriale viziata e recupero crediti Inps L'Inps può recuperare i contributi non pagati anche se la cartella esattoriale è affetta da un vizio formale o è stata emessa troppo tardi. Infatti, l'istituto può sempre scegliere la via dell'accertamento del suo diritto in sede giudiziaria. La sezione lavoro della Suprema Corte, con la pronuncia in esame, ha [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale originata da contributi previdenziali e assistenziali – nessuna pausa estiva per il ricorso

27 Agosto 2013 - Andrea Ricciardi


Il recente provvedimento del direttore dell'agenzia delle Entrate del 24 marzo 2010 ha modificato il precedente provvedimento del 2 marzo recante: “Modifiche al modello della cartella di pagamento, ai sensi dell'articolo 25 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, numero 602”. Il citato provvedimento del 2 marzo scorso conteneva un “Foglio avvertenze” che doveva essere utilizzato per proporre ricorso in materia contributiva, in cui si spiegava che “i termini per proporre ricorso sono sospesi di diritto dal primo agosto al 15 settembre di ogni anno”. La legge che stabilisce la sospensione esclude, però, che essa valga anche nel caso di controversie in materia di assistenza e previdenza. Pertanto, il nuovo provvedimento ha sostituito il precedente “Foglio avvertenze”, ritenendo erronea la frase nel caso di applicazione ai ricorsi in materia contributiva. In conclusione, quindi, il ricorso contro la cartella di pagamento contenente l'iscrizione a ruolo dei contributi previdenziali e [ ... leggi tutto » ]


Contributi inps per collaboratori di impresa familiare – dovuti solo per chi presta attività regolare e costante

3 Giugno 2013 - Ornella De Bellis


La consolidata giurisprudenza indica che, per quanto riguarda il valore ai fini probatori della natura del rapporto come autonomo o subordinato, il termine giuridico utilizzato per definire il rapporto dalle parti (ovvero la qualificazione data nell'atto notarile al rapporto instaurato tra i componenti della famiglia ed attraverso la dichiarazione dei redditi del titolare dell'impresa) può ben costituire un utile elemento di giudizio. Tuttavia assume rilievo anche il concreto svolgimento del rapporto stesso. Infatti, si è precisato che ai fini del riconoscimento dell'istituto residuale dell'impresa familiare è necessario che concorrano due condizioni: sia fornita la prova sia dello svolgimento da parte del partecipante di un'attività lavorativa continua, nel senso di attività non saltuaria ma regolare e costante, anche se non necessariamente a tempo pieno; sia fornita la prova dell'accrescimento della produttività dell'impresa provocato dal lavoro del partecipante, necessaria per determinare la quota di partecipazione agli utili e agli incrementi. Infine, anche [ ... leggi tutto » ]


Il recupero degli importi indebitamente percepiti dal pensionato

21 Marzo 2013 - Simone di Saintjust


Il recupero delle somme percepite dal pensionato e non dovute Nei casi in cui l'indebito consegua alla omessa o incompleta segnalazione, da parte dell'interessato, di fatti incidenti sul diritto o sulla misura della pensione, che non siano già a conoscenza dell'Istituto, L'INPS procede al recupero delle somme indebitamente percepite, senza alcuna limitazione temporale, in quanto la omissione viene in sostanza equiparata dal legislatore al dolo, il che ne consente in ogni caso la recuperabilità. Ed infatti, i termini di prescrizione decennali del credito decorrono, qualora l'indebito sia da ricollegare a situazioni che devono essere comunicate dal pensionato, dalla data della comunicazione stessa. Vengono ricompresi nel comportamento doloso - oltre ai casi di attività illecita dell'interessato, come tali rilevanti anche in sede penale con conseguente obbligo di denuncia all'Autorità giudiziaria - anche l'indicazione di dati incompleti o l'omissione di denuncia di circostanze incidenti sul diritto o sulla misura della prestazione, purché [ ... leggi tutto » ]