cartella esattoriale


Cartella esattoriale » che fare se equitalia rifiuta la dilazione?

29 Ottobre 2013 - Giuseppe Pennuto


Che succede se l'agente della riscossione oppone diniego alla concessione della dilazione della cartella esattoriale? Cartella esattoriale da equitalia: che succede se l'agente della riscossione rifiuta di concedere la dilazione (o rateizzazione)? Nel proseguimento dell'articolo, per prima cosa, riproporremo i principi della dilazione delle cartelle di pagamento, per poi chiarire al lettore i casi in cui equitalia può rifiutare la rateazione, aggiungendo qualche suggerimento su come muoversi in questi casi. Equitalia può concedere la dilazione di una cartella esattoriale in due casi, ovvero: Dietro dimostrazione di una situazione di difficoltà economica A semplice richiesta La disciplina che regola la concessione del beneficio è sempre stata differenziata a seconda dell'importo del debito. Comunque, vediamo nello specifico queste due situazioni particolari. Cartella esattoriale: Che fare se equitalia rifiuta la dilazione? » dimostrazione di una situazione di difficoltà economica Equitalia, su richiesta del contribuente, può concedere la dilazione del pagamento delle somme iscritte [ ... leggi tutto » ]


Accertamenti fiscali – procedura e garanzie per il contribuente

26 Ottobre 2013 - Giorgio Valli


In caso di verifiche fiscali, il contribuente ha diritto di farsi assistere e di ricorrere al Garante del contribuente a fronte di scorrettezze o violazioni di legge da parte degli organi accertatori. La Legge numero 212/2000 ("Statuto del contribuente") prevede all'articolo 12 le modalità con cui possono essere effettuati gli accessi, le ispezioni e le verifiche fiscali nei locali del contribuente. La norma stabilisce alcune importanti garanzie a tutela del cittadino. Diritto all'informazione sull'accertamento fiscale Il contribuente ha diritto di essere informato delle ragioni che giustificano la verifica e dell'oggetto che la riguarda. Occorre tener presente che tutti gli accessi, ispezioni e verifiche fiscali nei locali destinati all'esercizio di attività commerciali, industriali, agricole, artistiche o professionali possono essere effettuati sulla base di esigenze effettive di indagine e controllo. Modalità e limiti di tempo alla permanenza nei locali del contribuente durante l'accertamento fiscale Gli accessi, le ispezioni e le verifiche fiscali [ ... leggi tutto » ]


Avviso di accertamento – illegittimo se emesso prima di 60 giorni dalla verifica fiscale

26 Ottobre 2013 - Giorgio Valli


All'esito della verifica fiscale, ci sono 60 giorni di tempo per il contribuente per presentare osservazioni e richieste; l'avviso di accertamento emesso prima dei 60 giorni è illegittimo. La Cassazione a Sezioni Unite, con sentenza del 29 luglio 2013, ha ribadito il principio secondo cui l'avviso di accertamento non può essere emanato prima di sessanta giorni dal compimento della verifica fiscale (e dalla consegna del relativo verbale al contribuente). Questo perchè l'articolo 12, comma 7, della Legge numero 212/2000 ("Statuto del contribuente") prevede che il contribuente ha diritto di presentare le proprie osservazioni e richieste entro sessanta giorni dalla consegna del verbale di verifica. L'organo accertatore ha l'obbligo di considerare e valutare le osservazioni e le richieste del contribuente, dandone adeguata motivazione nel successivo provvedimento. Pertanto, l'avviso di accertamento non può essere emesso prima che siano decorsi sessanta giorni, perchè altrimenti verrebbe leso il diritto di difesa del contribuente . [ ... leggi tutto » ]


Notifica cartella esattoriale: decesso debitore » che succede in questo caso?

18 Ottobre 2013 - Giuseppe Pennuto


Notifica cartella esattoriale: decesso debitore » Che succede in questo caso? A chi effettuare la notifica della cartella esattoriale in caso di decesso del contribuente E' legittima la notifica della cartella esattoriale a casa del contribuente deceduto qualora gli eredi non si facciano trovare. Questo importante principio è stato stabilito dalla Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 17430/2013, ha sancito che: È valida la cartella di pagamento intestata al contribuente ormai defunto e notificata presso il suo ultimo domicilio, al di là della dichiarazione di successione già presentata all'ufficio delle imposte. Il debito con l'amministrazione finanziaria dichiarato nel modello Unico va quindi saldato dagli eredi. A parere degli Ermellini, pertanto, in caso di decesso del contribuente, la cartella esattoriale va notificata agli eredi, che devono indicare i propri recapiti. In mancanza di questi, la cartella esattoriale va comunque inviata all'indirizzo del de cuius. Notifica della cartella esattoriale al [ ... leggi tutto » ]


L’annullamento di un atto di annullamento non comporta la riviviscenza dell’originario atto impositivo

15 Ottobre 2013 - Tullio Solinas


Una volta che l'Amministrazione finanziaria abbia disposto l'annullamento dì un atto di irrogazioni sanzioni, un successivo provvedimento della stessa Amministrazione che invalidi il precedente annullamento è idoneo a far rivivere l'originario atto impositivo annullato senza la necessità di adottare un nuovo avviso in sostituzione? A questo quesito ha risposto la Corte di Cassazione, sezione Tributaria, con sentenza numero 22827/13. Secondo gli ermellini, il potere della pubblica amministrazione di provvedere in via dì autotutela ad "annullamento di Ufficio" o alla "revoca" degli atti illegittimi od infondati è espressamente riconosciuto dalla legge vigente. Infatti, il decreto ministeriale 11 febbraio 1997 numero 37 articolo l, rimette a decreti del Ministero delle Finanze: l'indicazione degli organi dell'Amministrazione finanziaria competenti per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio o di revoca; i criteri di economicità sulla base dei quali si inizia o si abbandona l'attività dell'amministrazione. Peraltro, nessuna legge, nel sancire e disciplinare il potere d'ufficio [ ... leggi tutto » ]