cartella di pagamento


Cartella esattoriale intestata a defunto » eredi pagano debiti ma non sanzioni

1 Agosto 2013 - Andrea Ricciardi


Gli eredi pagano i debiti della cartella esattoriale intestata al defunto ma non le sanzioni amministrative A volte può succedere che, successivamente alla scomparsa di un proprio caro, i parenti ricevano un avviso di accertamento o una cartella esattoriale relative a debiti del defunto nei confronti dell'erario. A tal proposito può essere utile ricordare preliminarmente che soltanto gli eredi possono essere chiamati a rispondere dei debiti di persone defunte e che si diventa eredi soltanto con l'accettazione dell'eredità. In altre parole, senza la qualifica di erede nessuno può essere obbligato a pagare i debiti tributari di soggetti defunti. La procedura di notifica degli atti tributari nel caso di persone defunte è definita in particolare dall'articolo 65 del DPR 600/1973, che recita: Gli eredi rispondono in solido delle obbligazioni tributarie il cui presupposto si è verificato anteriormente alla morte del dante causa. Gli eredi del contribuente devono comunicare all'ufficio delle imposte [ ... leggi tutto » ]


Cartelle esattoriali pazze – ecco cosa fare in caso di errori palesi o prescrizione del debito sotteso

26 Luglio 2013 - Paolo Rastelli


Richiesta di annullamento o correzione in caso di cartella esattoriale affetta da errore di persona, errore di calcolo, doppia imposizione, mancata applicazione di diritti a riduzione In tutti i casi in cui sulla cartelle esattoriali vi sono errori palesi, come l'errore di persona, l'evidente errore logico o di calcolo, doppia imposizione, mancata considerazione di diritti a riduzioni, etc., è consigliabile tentare di farsi annullare o correggere la cartella (a seconda dei casi) rivolgendosi in modo “amichevole” direttamente all'ente creditore, senza procedere -almeno in prima fase- con la procedura di contestazione formale. Ciò tramite il cosiddetto istituto dell'autotutela, una procedura stragiudiziale che viene messa in atto inviando all'ente creditore -per raccomandata a/r- una richiesta in carta semplice contenente gli estremi dell'atto e i motivi per i quali se ne chiede l'annullamento o la correzione, allegando la documentazione che dimostra l'errore. Attenzione, però . La procedura di autotutela non sospende automaticamente il termine per [ ... leggi tutto » ]


Ricorso alla commissione tributaria provinciale e atti impugnabili

23 Luglio 2013 - Paolo Rastelli


Ricorso alla commissione tributaria provinciale La commissione provinciale tributaria svolge il ruolo di giudice tributario ed è l'organo competente per tutte le tipologie di contenzioso che hanno ad oggetto i tributi, di qualsiasi genere essi siano, compresi: i tributi locali (regionali, provinciali e comunali); i contributi al Servizio Sanitario Nazionale; le sovrimposte, le addizionali e le sanzioni amministrative irrogate da uffici finanziari, nonchè gli interessi ed ogni altro accessorio; le controversie riguardanti l'intestazione, la delimitazione, la figura, l'estensione, il classamento dei terreni e la ripartizione dell'estimo di una stessa particella; le controversie concernenti la consistenza, il classamento delle singole unità immobiliari urbane e l'attribuzione della rendita catastale; le controversie riguardanti il canone per lo scarico e la depurazione delle acque, il canone per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), il canone comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni (competenze specificate dal d.l.203/2005 e ribadite dalle sentenze di [ ... leggi tutto » ]


Comunicazione di irregolarità – cosa fare se è relativa alla dichiarazione dei redditi

17 Luglio 2013 - Giorgio Valli


Il contribuente che riceve una comunicazione di irregolarità, relativa alla dichiarazione dei redditi, deve anzitutto verificare la fondatezza della pretesa tributaria. Se il contribuente riconosce la validità della contestazione può regolarizzare la propria posizione mediante il pagamento di una sanzione ridotta, oltre all'imposta oggetto della rettifica e ai relativi interessi. La regolarizzazione derivante da comunicazioni relative ai controlli automatici delle dichiarazioni dei redditi (artt. 36-bis del DPR numero 600 del 1973 e 54-bis del DPR numero 633 del 1972) e ai controlli sui versamenti dovuti prima della presentazione della dichiarazione dei redditi deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione o della comunicazione definitiva contenente la rideterminazione in sede di autotutela delle somme ancora da versare, con il pagamento dell'imposta, degli interessi e della sanzione ridotta a 1/3 di quella ordinariamente prevista nella misura del 30% (pertanto, la sanzione ammonta al 10%). La regolarizzazione derivante da comunicazioni relative [ ... leggi tutto » ]


Sgravio della cartella esattoriale – come si ottiene

17 Luglio 2013 - Paolo Rastelli


Cosa è lo sgravio della cartella esattoriale Lo sgravio della cartella esattoriale è la richiesta che il debitore inoltra all'ufficio dell'ente creditore (impositore) che ha formato il ruolo della cartella esattoriale, quando ritiene infondato l'addebito riportato nella cartella esattoriale stessa. Lo sgravio della cartella esattoriale, quindi, è la procedura attraverso la quale l'Ufficio dell'ente creditore (impositore) che ha inviato all'agente della riscossione l'ordine di incassare determinate somme dal debitore, invia all'agente della riscossione stesso un provvedimento nel quale annulla in tutto o in parte l'ordine di incasso contenuto nella cartella esattoriale, perché non sono più dovute, in tutto o in parte, le somme richieste. Tipologie di sgravio della cartella esattoriale Il provvedimento di sgravio della cartella esattoriale è emanato a seguito di richiesta di sgravio in autotutela o di ricorso avverso il pagamento della cartella esattoriale ed è pertanto riconducibile ai seguenti casi: sgravio della cartella esattoriale in caso di autotutela. A seguito di [ ... leggi tutto » ]