contratti di prestito – carte di credito revolving


Dopo la sospensione del pagamento della quota capitale dei prestiti le banche non dovrebbero far pagare anche lo spread al debitore

15 Giugno 2015 - Giovanni Napoletano


Secondo il Collegio di coordinamento dell'Arbitro Bancario Finanziario (decisione 4136/15) le norme concordate fra ABI ed Associazioni di consumatori, che regolano sospensione della quota capitale dei prestiti erogati nell'ambito del credito al consumo e dei mutui garantiti da ipoteca su abitazione principale muovono dal presupposto secondo cui, al termine del periodo di sospensione, alla banca mutuante debba essere corrisposto il costo che durante la sospensione essa sostiene per procurarsi sul mercato interbancario la provvista di denaro goduta dal beneficiario nel periodo di sospensione (cioè il debito residuo esistente a quel momento). Tale costo è dato appunto dalla componente di riferimento dei tassi contrattuali d'interesse, ossia dall'Euribor per quelli variabili e dall'IRS per quelli fissi. Una interpretazione diversa, secondo la quale, durante la sospensione, debba essere salvaguardato anche il margine di profitto della banca mutuante, ossia la differenza (o spread) tra il suddetto tasso di rifinanziamento e l'ammontare degli interessi che [ ... leggi tutto » ]


Sospensione della quota capitale dei prestiti erogati nell’ambito del credito al consumo e dei mutui garantiti da ipoteca su abitazione principale

13 Giugno 2015 - Giovanni Napoletano


Sospensione rate per crediti erogati alle famiglie L'accordo siglato da Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dalle associazioni di consumatori prevede la sospensione per un massimo di 12 mesi della sola quota capitale per i crediti al consumo di durata superiore a 24 mesi e per i mutui garantiti da ipoteca su abitazione principale. La sospensione può essere richiesta dal consumatore nei casi di cessazione del posto di lavoro, morte, grave infortunio o nei casi di misure di sospensione del lavoro e/o di ammortizzatori sociali anche qualora abbia ritardi di pagamenti fino a 90 giorni. La sospensione non comporta il pagamento di commissioni o interessi di mora, ma solo degli interessi alle scadenze contrattuali calcolati sul debito residuo. In particolare, entro il 31 dicembre 2017 possono richiedere la sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei finanziamenti al consumo di durata superiore a 24 mesi, i consumatori che si [ ... leggi tutto » ]


Carta di credito utilizzata in altro continente – il blocco senza preavviso è legittimo

9 Giugno 2015 - Ornella De Bellis


Il blocco, senza preavviso, di una carta di credito prepagata è legittimo quando l'utilizzo dello strumento di pagamento avviene in un altro continente, senza che la banca sia stata messa al corrente, con congruo anticipo, del verificarsi della imminente circostanza e qualora siffatto utilizzo non rientri nel normale uso da parte del titolare. Secondo l'Arbitro Bancario Finanziario, infatti, se, da un lato, la legge (D.lgs. n. 11/2010) impone alla banca la massima cura nel rispetto dell'obbligo di dare tempestiva comunicazione al cliente della misura cautelativa adottata, è pur sempre vero che la tempestività dell'avviso di sospensione non è un diritto assoluto del cliente, dal momento che è subordinato alle esigenze della sicurezza e dall'esigenza di prevenire utilizzi fraudolenti dello strumento di pagamento. Nel contesto descritto, va ricordato che la banca non solo può, ma è obbligata, dalla normativa di riferimento, a procedere al blocco dello strumento di pagamento quando intravede [ ... leggi tutto » ]


L’oscuro mondo dei contratti di prestito » facciamo luce su diritti e doveri del consumatore/debitore

9 Marzo 2015 - Andrea Ricciardi


L'oscuro mondo dei contratti di prestito » Facciamo luce su diritti e doveri del consumatore/debitore Il nostro ordinamento giuridico regolamenta gli strumenti attraverso i quali i cittadini possono ottenere prestiti o dilazioni di pagamento: le carte di pagamento, i contratti di credito al consumo e la cessione del quinto dello stipendio o pensione, più altre forme di prestito, non meno importanti. Vediamo dunque, soffermandoci uno per uno, tutte le tipologie di contratto di prestito nel seguito dell'articolo. Il credito al consumo in generale Il credito al consumo è la concessione, nell'esercizio di un'attività commerciale o professionale, di credito sotto forma di dilazione di pagamento, di finanziamento o di altra analoga facilitazione finanziaria a favore di una persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Il credito al consumo, quindi, è rivolto esclusivamente al singolo individuo ed alle famiglie, che necessitano del credito per far fronte [ ... leggi tutto » ]


Assegno non trasferibile pagato dalla banca a persona diversa dal beneficiario – il traente ha diritto alla restituzione dell’importo

28 Febbraio 2015 - Simonetta Folliero


La legge stabilisce (Regio Decreto numero 1736 del 1933, articolo 43) che l'assegno bancario, emesso con la clausola “non trasferibile”, non può che essere pagato al beneficiario o, a richiesta di questo, accreditato sul suo conto corrente; chi paga a persona diversa “risponde” del pagamento. Giurisprudenza ampiamente consolidata precisa che la banca che ha pagato un assegno in violazione della norma appena citata è responsabile nei confronti di tutti i soggetti nel cui interesse tale regola è posta e che, a causa della relativa violazione abbiano sofferto un danno. Non è solo il beneficiario a potersi dolere della violazione della predetta norma. Nella specie, è pacifico il diritto del traente a chiedere ed ottenere la restituzione della somma, dal momento che chi emette un assegno con la clausola "non trasferibile" confida che l'importo facciale debba essere pagato esclusivamente al suo creditore. Queste le conclusioni a cui è giunta la Corte [ ... leggi tutto » ]