azione revocatoria di atti del debitore finalizzati a non rimettere i debiti ai propri creditori


Presupposti e condizioni per l’esercizio dell’azione revocatoria ordinaria

23 Agosto 2019 - Ornella De Bellis


Il presupposto oggettivo dell'azione revocatoria ordinaria ricorre non solo nel caso in cui l'atto dispositivo comprometta totalmente la consistenza patrimoniale del debitore, ma anche quando lo stesso atto determini una variazione quantitativa o anche soltanto qualitativa del patrimonio che comporti una maggiore incertezza o difficoltà nel soddisfacimento del credito, con la conseguenza che grava sul creditore l'onere di dimostrare tali modificazioni quantitative o qualitative della garanzia patrimoniale, mentre è onere del debitore, che voglia sottrarsi agli effetti di tale azione, provare che il suo patrimonio residuo sia tale da soddisfare ampiamente le ragioni del creditore. In altre parole, per esercitare l'azione revocatoria ordinaria non è richiesta la totale compromissione della consistenza patrimoniale del debitore, ma soltanto il compimento di un atto che renda più incerto o difficile il soddisfacimento del credito, che può consistere non solo in una variazione quantitativa del patrimonio del debitore, ma anche in una modificazione qualitativa [ ... leggi tutto » ]


Il preliminare di compravendita non è soggetto a revocatoria ordinaria

30 Giugno 2019 - Piero Ciottoli


Il contratto preliminare di vendita di un immobile non produce effetti traslativi e, conseguentemente, non è configurabile quale atto di disposizione del patrimonio, assoggettabile all'azione revocatoria ordinaria, che può, invece, avere ad oggetto l'eventuale contratto definitivo di compravendita successivamente stipulato; pertanto, la sussistenza del presupposto dell'eventus damni per il creditore va accertata con riferimento alla stipula del contratto definitivo. Infatti, è noto cosa si intende per atto di disposizione, vale a dire un atto che segna la risoluzione del rapporto tra un bene ed il suo titolare (venditore, ad esempio) e la ricostituzione di questo rapporto in capo ad altro titolare (ad esempio, acquirente). Il contratto preliminare non opera una vicenda simile, non risolve il rapporto tra il bene ed il suo titolare, e di conseguenza non è immediata causa della vicenda successiva, la ricostituzione di quel rapporto in capo ad altro diverso soggetto. Inoltre, tra il preliminare ed il [ ... leggi tutto » ]


Azione revocatoria dell’atto di trasferimento di beni nell’ambito di un accordo fra coniugi intervenuto in sede di separazione o divorzio anteriormente all’insorgenza del credito

22 Aprile 2019 - Annapaola Ferri


Sono soggetti all'azione revocatoria anche gli atti aventi un profondo valore etico e morale, come quello con cui il debitore, per adempiere il proprio obbligo di mantenimento nei confronti dei figli e del coniuge, abbia trasferito a quest’ultimo, a seguito della separazione, la proprietà di un bene. Inoltre, l'accordo con il quale i coniugi, nel quadro della complessiva regolamentazione dei loro rapporti in sede di separazione consensuale, stabiliscano il trasferimento di beni immobili o la costituzione di diritti reali minori sui medesimi, rientra nel novero degli atti suscettibili di revocatoria. Tuttavia, va tenuto conto che gli accordi di separazione personale fra i coniugi, contenenti attribuzioni patrimoniali da parte dell'uno nei confronti dell'altro e concernenti beni mobili o immobili, non risultano collegati necessariamente alla presenza di uno specifico corrispettivo o di uno specifico riferimento ai tratti propri della donazione, e - tanto più, per quanto può interessare ai fini di una [ ... leggi tutto » ]


Condizioni perchè possa essere accolta azione revocatoria – quando l’atto di disposizione del debitore è anteriore o posteriore all’insorgenza del credito

7 Ottobre 2018 - Carla Benvenuto


Ove l'atto di disposizione sia successivo al sorgere del credito, l'accoglimento dell'azione revocatoria dipende dalla sola conoscenza, da parte del terzo, che il disponente debitore sia già vincolato verso altri creditori e che l'atto posto in essere arrechi pregiudizio alla garanzia patrimoniale del disponente. Invece, per l'accoglimento dell'azione revocatoria, qualora abbia ad oggetto un atto, a titolo oneroso, anteriore al sorgere del credito, è necessaria la conoscenza, da parte del terzo, che al disponente sarebbe stato successivamente concesso lo specifico credito per cui è proposta l'azione. Questo il principio di diritto enunciato dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 23326/2018. [ ... leggi tutto » ]


Espropriazione di beni assoggettati a vincolo di indisponibilità o alienati a titolo gratuito dal debitore – quando il creditore può non esperire azione revocatoria per aggredire il bene sottratto all’azione esecutiva

7 Ottobre 2018 - Marzia Ciunfrini


Il creditore che sia pregiudicato da un atto del debitore, di costituzione di vincolo di indisponibilità (fondo patrimoniale) o di alienazione (donazione, trasferimento immobiliare in sede di separazione o divorzio, concessione di ipoteca volontaria) che ha per oggetto beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri, compiuto a titolo gratuito successivamente al sorgere del credito, può procedere, munito di titolo esecutivo, a esecuzione forzata, ancorché non abbia preventivamente ottenuto sentenza dichiarativa di inefficacia, se trascrive il pignoramento nel termine di un anno dalla data in cui l'atto è stato trascritto. Tale disposizione si applica anche quando l'atto a titolo gratuito abbia per oggetto beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri, compiuto successivamente al sorgere del credito, purché il creditore, entro un anno dalla trascrizione dell'atto pregiudizievole, intervenga nell'esecuzione da altri promossa. Quando il bene, per effetto o in conseguenza dell'atto, è stato trasferito a un terzo, il creditore promuove [ ... leggi tutto » ]