atto di precetto


Pignoramento » il precetto non deve essere rinnovato per più procedure di esecuzione forzata

19 Giugno 2014 - Gennaro Andele


Qualora fosse in atto più di un pignoramento, il creditore può utilizzare lo stesso precetto fino a che ha ottenuto il risanamento del debito: se non sono scaduti i 90 giorni, infatti, il precetto in rinnovazione è un atto che non ha alcuna utilità. Come chiarito in diversi interventi sul blog, l'atto di precetto è un documento che il creditore deve notificare al debitore prima di iniziare una procedura di esecuzione forzata, come ad esempio, un pignoramento. Qualora il creditore intenda, pertanto, procedere ad un pignoramento mobiliare, immobiliare, o effettuare un pignoramento presso terzi, deve sempre provvedere prima a far pervenire, alla residenza del debitore, il cosiddetto di precetto. Ma, d'ora in poi, è stato sancito lo stop alle notifiche di più atti di precetto. Il creditore che voglia intraprendere un'esecuzione forzata, infatti, può restare coperto dalla notifica del primo precetto per poter effettuare più pignoramenti, fino a quando il [ ... leggi tutto » ]


Riscossione coattiva dei crediti – decreto ingiuntivo e precetto

7 Settembre 2013 - Simone di Saintjust


Il decreto ingiuntivo, così come la cartella esattoriale, l'assegno o la cambiale, sono titoli esecutivi. Dopo la notifica del decreto ingiuntivo si hanno a disposizione 40 giorni per impugnarlo. In assenza di opposizione, verrà notificato un precetto con il termine ultimativo di 10 giorni per il pagamento. Decorso tale termine, il creditore entro 90 giorni (se non vuole vedere andare in fumo anche i soldi ed il tempo spesi nell'ottenimento del decreto ingiuntivo) dovrà procedere, ad esempio, al pignoramento dello stipendio del debitore presso il datore di lavoro. Per fare una domanda agli esperti vai al forum [ ... leggi tutto » ]


Le procedure per il recupero crediti societari

22 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


I titoli di credito e le azioni esecutive Nel flusso dei rapporti economici societari è possibile, anzi congenita, la presenza di insoluti di pagamento. Il recupero "forzoso" di questi richiede tempi più o meno lunghi a seconda delle cautele adottate dall'imprenditore al momento dell'assunzione del credito. Assolutamente errato è infatti pensare che il riscatto dei crediti societari sia demandato alla sola fortuna. Il buon esito degli stessi è infatti in gran parte demandato all'avvedutezza dell'imprenditore medesimo. Seppur gli insoluti non siano eliminabili in toto possono essere certamente limitati grazie agli strumenti contemplati nel nostro ordinamento giuridico. Inizieremo ad analizzare le "soluzioni" più efficaci e/o veloci del recupero del credito arrivando ad esaminare, infine, la triste possibilità di trovarsi di fronte ad un debitore dichiarato fallito. Cambiali e assegni - I titoli di credito più utilizzati in abito commerciale I titoli di credito più utilizzati in ambito commerciale sono certamente la [ ... leggi tutto » ]


Azioni esecutive

10 Luglio 2013 - Paolo Rastelli


LE AZIONI ESECUTIVE PER IL RECUPERO DEL CREDITO Le azioni esecutive servono a soddisfare il proprio credito, soprattutto quando si è già ottenuta una sentenza favorevole dal giudice, dovrebbe essere se non automatico almeno semplice. Nel nostro diritto non è proprio così . Sovente accade che il creditore, pur se munito di una sentenza che gli dà ragione, rimanga ugualmente insoddisfatto perché il suo debitore non esegue spontaneamente la sentenza. Il processo esecutivo serve a questo: realizzare coattivamente il risultato pratico di un obbligo giuridico disatteso, anche contro la volontà del debitore, che ne risponde con tutti i suoi beni presenti e futuri (articolo 2740 Codice Civile). In questo modo il creditore potrà ottenere dal giudice la consegna o il rilascio dell'oggetto dell'obbligazione (dare, fare, etc.) con l'esecuzione forzata su: beni mobili; beni immobili; beni di eventuali terzi giuridicamente collegati al debitore; o facendo eseguire l'obbligo di fare o non fare [ ... leggi tutto » ]


Il pignoramento nel recupero crediti

8 Luglio 2013 - Paolo Rastelli


Il pignoramento nel recupero crediti - Ingiunzione di pagamento Il pignoramento è'l'atto con cui il creditore avvia l'espropriazione coattiva a seguito della notifica, di un titolo esecutivo e di un precetto a cui il debitore non adempie. Disciplinato dal codice di procedura civile all'articolo 491 e seguenti (norme riformate dalla legge 80/2005 e 51/2006), è in pratica una ingiunzione che l'ufficiale giudiziario fa al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito i beni che sono oggetto dell'espropriazione e i frutti di esso. L'ingiunzione deve anche contenere: l'invito rivolto al debitore a fare dichiarazione di residenza -o ad eleggere domicilio- in uno dei comuni del circondario ove ha sede il giudice competente per l'esecuzione. In mancanza tutte le notifiche saranno fatte presso la cancelleria dello stesso giudice; l'avvertimento che il debitore può chiedere di sostituire alle cose o ai crediti pignorati una somma di [ ... leggi tutto » ]