tutela consumatori - assicurazione rc - cid convenzione indennizzo diretto


Come comportarsi dopo un incidente stradale » la denuncia di sinistro

1 Ottobre 2013 - Giovanni Napoletano


Come effettuare correttamente la denuncia di sinistro dopo un incidente stradale » Qualche dritta Quando ci si imbatte in un un sinistro, per effettuare qualunque tipo di azione assicurativa, bisogna denunciare l'incidente entro 3 giorni dal fatto. Per molte compagnie, la procedura può essere effettuata anche via telefono o via internet. Altrimenti, si può usare la tradizionale lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. La prima cosa da fare quando ti trovi coinvolto in un incidente, dopo aver posto in sicurezza te e le persone colpite, è raccogliere in modo chiaro e completo i dati della controparte e dei veicoli coinvolti (ad es. la targa e il modello del veicolo, i dati anagrafici della controparte, il nome della sua assicurazione). Se hai con te una macchina fotografica o un telefonino dotato di fotocamera, ti consigliamo sempre di fare qualche scatto, sia alla targa dei veicoli coinvolti, sia una panoramica che comprenda [ ... leggi tutto » ]


Cid » non costituisce prova se l’indicazione della via del sinistro è errata

26 Settembre 2013 - Gennaro Andele


Il Cid non può essere valutato dal giudice come prova se contiene una descrizione sbagliata della strada dove è avvenuto il sinistro. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, la quale, con la sentenza 21161/2013, ha stabilito che: Il Cid non può essere valutato dal giudice come prova se contiene una descrizione sbagliata della strada dov’è avvenuto l'incidente. Infatti, il documento non vale, nell'ambito del processo, come dichiarazione confessoria neppure se suffragato da una testimonianza. A parere degli Ermellini, in questi casi, il modello Cid del sinistro perde, nell'ambito del processo, il suo valore di dichiarazione confessoria, e ciò anche se c'è un testimone che conferma quanto in esso riportato. Infatti, ogni qual volta esiste un'incompatibilità oggettiva tra il fatto per come è stato descritto dalle parti nel Cid e quanto accertato dal giudice durante la causa, il modulo di constatazione amichevole perde il suo valore di prova. La terza [ ... leggi tutto » ]


La presunzione del concorso di colpa dei conducenti in caso di sinistro fra veicoli

18 Settembre 2013 - Giovanni Napoletano


L'articolo 2054 comma 2 del codice civile prevede che nel caso di scontro tra veicoli si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli. Nel caso di scontro tra due veicoli si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre i danni, consistendo la prova contraria nella dimostrazione in concreto dell'assenza di colpa di uno dei conducenti ovvero della colpa esclusiva dell'altro. La Corte di Cassazione (sentenza numero 9550/2009) ha affermato che in tema di responsabilità da sinistro stradale con scontro di veicoli, l'accertamento della colpa esclusiva di uno dei conducenti libera l'altro dalla presunzione della concorrente responsabilità di cui all'articolo 2054, secondo comma del codice civile nonché dall'onere di dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. La prova liberatoria per il superamento di detta presunzione di colpa [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale e cid » secondo la cassazione la dichiarazione resa non vale come prova

1 Agosto 2013 - Gennaro Andele


Sinistro stradale - La dichiarazione resa nel Cid non vale come prova » Sentenza Cassazione La dichiarazione resa nel Cid non vale come prova neppure nei confronti del confitente. Infatti, se non è sottoscritto dalla compagnia assicuratrice non ha valore legale e va considerata la conclusione del Ctu. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione la quale, con la sentenza 17571/13, ha sancito che: La dichiarazione confessoria, contenuta nel modulo di constatazione amichevole del sinistro, resa dal responsabile del danno proprietario del veicolo assicurato e litisconsorte necessario, non ha valore di piena prova nemmeno nei confronti del solo confitente, ma deve essere liberamente apprezzata dal giudice, dovendo trovare applicazione la norma di cui all'articolo 2733, terzo comma, Cc, secondo la quale, in caso di litisconsorzio necessario, la confessione resa da alcuni soltanto dei litisconsorti è, per l'appunto, liberamente apprezzata dal giudice. Il modulo Cid non ha valore di prova legale [ ... leggi tutto » ]


Fermo tecnico » non c’è risarcimento se auto è riparata in tempi brevi

22 Maggio 2013 - Marzia Ciunfrini


A seguito di un sinistro, se un'automobile viene rimessa brevemente in condizione di essere utilizzata, il danneggiato non può richiedere, all'assicurazione del danneggiante, il danno da fermo tecnico del veicolo. Lo ha sancito la Corte di Cassazione, che con la sentenza numero 9626/13, ha stabilito che: il basso importo della fattura fa dedurre che la riparazione abbia richiesto tempi brevi, tali da rendere irrilevanti l'entità delle spese per tassa di circolazione, premio assicurativo e deprezzamento del mezzo, alle quali ci si riferisce per giustificare la liquidazione del danno da fermo tecnico del veicolo. A seguito di un tamponamento tra due autovetture, il danneggiato cita in giudizio il conducente dell'altro veicolo e la sua assicurazione per sentirli condannare in solido al risarcimento dei danni. La questione giunge davanti alla Suprema Corte in quanto il danneggiato riteneva che i Tribunali di merito non avessero riconosciuto il cosìddetto danno da fermo tecnico del [ ... leggi tutto » ]