assegno postdatato o privo di data


Pagare una fornitura con assegni postdatati privi di copertura non integra il reato di truffa se l’insolvenza interviene in epoca successiva

19 Febbraio 2015 - Tullio Solinas


La legge tutela il diritto del creditore contro particolari, preordinati, successivi inadempimenti fraudolenti consumati dal debitore. Il discrimine tra mero inadempimento di natura civilistica e commissione dei reato poggia sull'elemento ispiratore della condotta; con la conseguenza che il comportamento consistente nel tenere il creditore all'oscuro dello stato di insolvenza in cui si versa al momento di contrarre l'obbligazione ha rilievo quando sia legata al preordinato proposito di non effettuare la dovuta prestazione, mentre l'inadempimento contrattuale non preordinato non costituisce tale delitto e ricade, normalmente, solo nell'ambito della responsabilità civile. La prova della preordinazione può essere desunta anche da argomenti induttivi seri ed univoci, ricavabili dal contesto dell'azione. Si è così affermato che anche il silenzio può assumere rilievo quale forma di preordinata dissimulazione del proprio stato di insolvenza, quando sin dal momento in cui il contratto è stato stipulato vi era l'intenzione di non far fronte agli obblighi conseguenti. Sintomo [ ... leggi tutto » ]


Assegno postdatato – quando la revoca di sistema è successiva a quella di compilazione

5 Ottobre 2014 - Simonetta Folliero


L'assegno, bancario o postale postdatato, non diversamente da quello regolarmente datato, deve considerarsi venuto ad esistenza come titolo di credito e mezzo di pagamento al momento stesso della sua emissione, che coincide con la data indicata sul titolo. Ne discende che se l'assegno risulta presentato all'incasso dal beneficiario, sulla base di un accordo di negoziazione differita, dopo una eventuale revoca ad emettere assegni disposta nei confronti del traente, l'assegno può essere legittimamente protestato per mancanza di autorizzazione, ed il traente sottoposto, comunque, all'ulteriore sanzione amministrativa prefettizia prevista per emissione di assegno senza autorizzazione. Il traente non può eccepire, verificatasi una simile circostanza, che l'assegno risultava effettivamente compilato prima del momento in cui era stata disposta la revoca dell'autorizzazione ad emettere assegni. Così i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 19886/09. [ ... leggi tutto » ]


Assegno privo di data – i rischi a cui si espone chi lo emette

14 Settembre 2013 - Ludmilla Karadzic


Quando si emette un assegno privo di data, il correntista si espone al rischio del ritardo nell'incasso. La Cassazione ha indicato, nella fattispecie, la sussistenza dell'illecito di cui all'articolo 1 della legge 386 del 1990 (Cassazione 20 giugno 2007, numero 14322). Invero colui il quale emette un assegno bancario privo della data di emissione, valevole come promessa di pagamento, con l'intesa che il prenditore possa utilizzare il documento come titolo di credito in epoca successiva apponendovi data e luogo di emissione, si assume la responsabilità - quanto meno a titolo di dolo eventuale - dell'eventuale attribuzione al medesimo documento delle caratteristiche dell'assegno bancario, e pertanto può rispondere di illecito amministrativo (cfr. Trib. Roma, 14-11-2012, in causa Marinelli c. Banca pop. Sondrio, che si legge in Foro it., 2013, I, 365). Si deve anche ribadire che la banca è tenuta a valutare gli assegni al momento della presentazione e nulla può [ ... leggi tutto » ]


Assegno – sbarrato postdatato e da accreditare

25 Agosto 2013 - Simonetta Folliero


Assegno sbarrato sulla facciata anteriore Quando l'assegno bancario presenta sulla facciata anteriore due sbarre tracciate dal traente o dal portatore, l'assegno può essere pagato dalla Banca soltanto ad un suo cliente o ad un'altra Banca. L'assegno bancario può recare anche tra le due sbarre il nome di un banchiere: è lo sbarramento speciale, col quale l'assegno può esser pagato alla banca indicata (articolo 40 regio decreto 1736/33). Assegno - Cosa comporta la clausola di non trasferibilità L'assegno bancario con la clausola “non trasferibile” può esser pagato soltanto al prenditore (colui al quale è stato emesso l'assegno) o essere accreditato sul suo conto corrente. Può essere girato solo ad una Banca per l'incasso. La clausola “non trasferibile” può essere apposta dal traente (chi ha emesso l'assegno bancario) o da un girante. La Banca che paga a persona diversa dal prenditore o dal Banchiere giratario per l'incasso risponde del pagamento. Al fine [ ... leggi tutto » ]


Assegno postdatato – un mezzo di pagamento non puo’ avere scadenza futura

6 Agosto 2013 - Simonetta Folliero


Un assegno è un titolo di credito contenente l'ordine incondizionato che il traente (cioè, colui che ha un conto corrente presso una Banca o la Posta) rivolge al trattario (cioè, alla Banca o alla Posta) perché paghi ad un terzo (o sé stesso). Essendo un mezzo di pagamento, l'assegno non può mai avere una scadenza futura:  è  sempre pagabile a vista. Nella pratica, però, è tutt’altro che raro l'uso dell'assegno quale strumento di credito:  a tal fine, si rilascia un assegno postdatato (si mette sul titolo una data futura che figura come data di emissione, ma di fatto funziona come data di scadenza) oppure si rilascia un assegno con la data di emissione in bianco e con l'accordo che non verrà presentato alla Banca prima di un certo termine. La postdatazione è comunque inefficace, perché l'assegno presentato prima del giorno indicato come data di emissione è pagabile nel giorno della presentazione [ ... leggi tutto » ]