separazione e divorzio - assegnazione casa coniugale


Mantenimento » figlia vive sola? madre perde assegno e casa familiare

4 Novembre 2013 - Carla Benvenuto


In tema di separazione, nel caso il figlio affidato andasse a vivere da solo, la madre affidataria perderebbe l'ex casa familiare e il mantenimento della ragazza corrisposto dall'ex coniuge obbligato. Questo importante principio è stato stabilito dalla Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 24510/2013, ha stabilito che: L'avvenuta cessazione della coabitazione con il figlio non legittima l'assegnazione della casa coniugale alla moglie e il mantenimento mensile per il giovane. A parere degli Ermellini, pertanto, se la figlia va a vivere da sola, la madre perde l'ex casa familiare e il mantenimento della ragazza. Infatti, venuta meno la coabitazione non c'è motivo di attribuire l'immobile e l'assegno al coniuge debole: è ora la giovane a dover far valere i suoi diritti con i genitori. Mantenimento: figlia va a vivere sola? Madre perde assegno ed ex casa familiare » Fatto e considerazioni L'avvenuta cessazione della coabitazione con la figlia fa [ ... leggi tutto » ]


Assegnazione della casa coniugale post divorzio » all’ex marito se disabile

11 Ottobre 2013 - Carla Benvenuto


In sede di divorzio, l'assegnazione della casa coniugale può essere concessa all'ex marito disabile, anche se non è stato indicato come coniuge affidatario della prole. Di solito, come da consoldiata giurisprudenza, in caso di separazione, l'assegnazione della casa coniugale spetta al coniuge che ha ricevuto l'affidamento dei figli. Ma sembra ci sia un'eccezione alla regola. La Corte d'Appello di Venenzia, infatti, con il decreto del 6 Marzo 2013, ha stabilito che: l'articolo 155 quater del codice civile prevede che il godimento della casa coniugale sia attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli; il significato letterale e logico della norma consente tranquillamente di ritenere che il giudice, pur tenendo, innanzi tutto, conto dell'interesse del minore a restare nella casa coniugale non possa trascurare di prendere in considerazione anche altri interessi ed in particolare quelli del coniuge non affidatario e da ciò desumere se vi sia un interesse prevalente rispetto a quello [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento » coniuge obbligato deve contribuire al mutuo dell’ex casa

17 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


Il coniuge obbligato al mantenimento è tenuto a pagare la metà della rata del mutuo della casa familiare. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 20139/13, ha sancito che: Il coniuge separato tenuto al versamento dell'assegno può essere condannato d'ufficio dal giudice a corrispondere la metà della rata del mutuo a prescindere dal fatto che ha già pagato in contanti la metà dell'immobile. Può essere inoltre ordinato il prelievo diretto sullo stipendio. A parere della Suprema Corte, pertanto, il giudice della separazione può stabilire d'ufficio le diverse voci di spesa rientranti nell'assegno a prescindere dalla richiesta di parte. Si al prelievo diretto sullo stipendio se l'ex è inadempiente. Irrilevante aver già pagato metà dell'immobile. Gli Ermellini, tra le altre cose, hanno anche precisato, in tema di mantenimenti, che l'articolo 155 del Codice Civile prevede, fra l'altro, che il giudice stabilisca la misura ed il modo [ ... leggi tutto » ]


Assegnazione casa coniugale – opponibilità al terzo acquirente del diritto di abitazione

18 Agosto 2013 - Ludmilla Karadzic


Il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario, avendo per definizione data certa, è opponibile, ancorché non trascritto, al terzo acquirente in data successiva per nove anni dalla data dell'assegnazione, ovvero - ma solo ove il titolo sia stato in precedenza trascritto - anche oltre i nove anni (Cass. civ. sez. un. 26 luglio 2002, numero 11096; Cass. civ. 10 giugno 2006, numero 12296). [ ... leggi tutto » ]


Matrimonio sfumato » e se la casa acquistata dal futuro marito è già stata intestata alla promessa sposa?

26 Luglio 2013 - Tullio Solinas


La promessa sposa che fa saltare il matrimonio ha diritto a tenere per sè l'abitazione intestatale in precedenza dal futuro marito » Sentenza Tribunale Taranto Acquistare una casa ed intestarla alla convivente, con cui si è scambiata una promessa solenne di matrimonio, può costare caro: in caso di annullamento del matrimonio, infatti, l'ex fidanzata ha diritto a tenersi la proprietà dell'abitazione Questo importante principio è stato definito dal Tribunale di Taranto il quale, con la sentenza del 28 giugno 2013, ha stabilito che: In ogni caso in conformità con una giurisprudenza più recente della S.C., in contrasto con una più risalente, deve ritenersi la liberalità indiretta incompatibile con la donazione obnuziale.Tanto perché non emerge per definizione dall'atto di vendita, utilizzato infatti come strumento indiretto per realizzare la liberalità, la volontà di subordinare la sua efficacia alle nozze; quindi non si vede come possa applicarsi la speciale disciplina dettata dall'articolo 785 [ ... leggi tutto » ]