separazione e divorzio - assegnazione casa coniugale


Separazione personale » fare figli in ritardo per dedicarsi alla carriera non è causa di fallimento del matrimonio: nessun addebito al coniuge

13 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Non va addebitata la separazione personale al coniuge che ha voluto attendere, prima di mettere su famiglia, per puntare sulla propria carriera. Nell'ambito di una separazione personale, l'idea di mettere su famiglia dopo alcuni anni di matrimonio, una volta conseguita una maggiore stabilità lavorativa, non può essere causa del fallimento di un rapporto di coppia. Questo, riassunto in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24157/14. Da quanto si apprende dalla pronuncia appena esplicata, non sussiste nessun addebito della separazione personale, se un coniuge non vuole subito figli per puntare sulla carriera: ciò non può essere causa del fallimento di un matrimonio. A parere degli Ermellini, infatti, la nascita di un figlio, avvenuta con ritardo rispetto al matrimonio, non può essere causa di addebito nell'eventuale causa per la separazione giudiziale dei coniugi. Spiegano i Giudici di piazza Cavour, che, non stupisce, né appare riprovevole che l'importante decisione di [ ... leggi tutto » ]


Separazione personale » se i coniugi tornano a vivere insieme non regge comunque l’ipotesi della riconciliazione

16 Ottobre 2014 - Chiara Nicolai


Separazione personale: per la riconciliazione il ritorno alla convivenza non fa piena prova. Dopo una separazione personale, se due coniugi tornano a vivere sotto lo stesso tetto, non per questo si può parlare di avvenuta riconciliazione e non si producono quindi gli effetti di cui all'articolo 154 del codice civile. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 19535/14. Coabitazione conservata tra i coniugi in crisi, e già protagonisti del giudizio di separazione personale: ciò non basta, però, per mettere in discussione la pronuncia che ha sancito la rottura tra la coppia. Secondo quanto si evince dalla pronuncia esaminata, infatti, la sola circostanza che gli ex coabitino non basta a provare la loro riconciliazione e, di conseguenza, a far cessare gli effetti della sentenza di separazione. Occorre, invece, dimostrare che si è ricostituita tra i coniugi una comunione di vita spirituale e materiale e, di certo, la [ ... leggi tutto » ]


Separazione personale » anche se il matrimonio è stato breve l’assegno di mantenimento va comunque corrisposto

16 Ottobre 2014 - Genny Manfredi


Nell'ambito di una separazione personale, qualora il matrimonio sia stato particolarmente breve, va comunque corrisposto l'assegno di mantenimento da parte del coniuge obbligato. La breve durata del matrimonio può incidere sul quantum dell'assegno di mantenimento, non sul diritto a riceverlo. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 21597/14. Secondo quanto disposto dai supremi Giudici, concetto già esplicato numerosissime volte, l'assegno di mantenimento deve tendere al mantenimento del tenore di vita goduto dal coniuge durante la convivenza: indice di tale tenore può essere anche l'attuale disparità di posizioni economiche tra i due coniugi. Pertanto, in definitiva, anche sussistendo un periodo limitato di convivenza matrimoniale ed uno scarso contributo alle esigenze familiari, l'assegno di mantenimento va ugualmente versato. Al massimo, sottolineano i giudici di piazza Cavour, si può ambire ad una riduzione delle somme da corrispondere ma, mai, alla cancellazione dell'obbligo di mantenimento verso il coniuge beneficiario. [ ... leggi tutto » ]


Separazione personale » in caso di tradimento reciproco l’addebito grava sul coniuge che ha commesso l’adulterio per primo

14 Ottobre 2014 - Genny Manfredi


In caso di tradimento reciproco tra due coniugi, l'addebito della separazione personale ricade su chi ha "cornificato" per primo. Quando sussiste un tradimento reciproco, se la relazione extraconiugale di uno dei due coniugi è servita a dare il via alla crisi della coppia, è a quest’ultimo che va imputato l'addebito per la separazione e non, invece, a entrambi. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 21596/14. Lui tradisce lei, lei tradisce lui, ma quella della donna è una reazione: rottura addebitabile all'uomo. Ricostruita la dinamica delle rispettive relazioni extraconiugali del marito prima e della moglie poi. Elemento decisivo, però, è il ‘peso specificò riconosciuto alla liaison dell'uomo, che ha fatto vacillare le fondamenta della coppia e, in sostanza, provocato il tradimento perpetrato successivamente dalla donna. A volte, capita, infatti, che il comportamento illecito di uno dei due coniugi sia solo la reazione all'offesa ricevuta dall'altro. Pertanto, [ ... leggi tutto » ]


Contratto di comodato di immobile destinato ad abitazione familiare e successiva assegnazione giudiziale al coniuge non comodatario

2 Ottobre 2014 - Rosaria Proietti


Contratto di comodato precario e non precario - Ambiti di applicazione e problemi di interpretazione Secondo il codice civile, il comodatario è obbligato a restituire il bene concessogli in comodato alla scadenza del termine convenuto o, in mancanza di termine, quando egli abbia cessato di servirsene in conformità per gli scopi previsti dal contratto. Quando sopravviene una urgente ed imprevista esigenza, il comodante può esigere la restituzione immediata del bene. Nel caso in cui non sia stato concordato un termine, né questo risulti desumibile dall'uso a cui il bene doveva essere destinato, invece, l'istituto viene definito come comodato precario. Quando il bene è concesso in comodato precario, il comodatario è tenuto a restituirlo appena il comodante lo richiede. Capita spesso che il bene, destinato ad abitazione familiare, sia concesso in comodato ad uno dei coniugi ed ancora più spesso capita che il giudice, in sede di procedimento di separazione personale [ ... leggi tutto » ]