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Il reclamo e la mediazione dopo la riforma del processo tributario

6 Gennaio 2016 - Giorgio Valli


Il reclamo e la mediazione dopo la riforma del processo tributario - il testo delle disposizioni in vigore da gennaio 2016 Per le controversie di valore non superiore a ventimila euro, il ricorso produce anche gli effetti di un reclamo e può contenere una proposta di mediazione con rideterminazione dell'ammontare della pretesa. Per valore della lite si intende l'importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l'atto impugnato; in caso di controversie relative esclusivamente alle irrogazioni di sanzioni, il valore è costituito dalla somma di queste. Le controversie di valore indeterminabile non sono reclamabili, ad eccezione di quelle promosse dai singoli possessori concernenti l'intestazione, la delimitazione, la figura, l'estensione, il classamento dei terreni e la ripartizione dell'estimo fra i comproprietari di una singola particella, nonchè le controversie concernenti la consistenza, il classamento delle singole unità immobiliari urbane e l'attribuzione della rendita catastale. Il ricorso non [ ... leggi tutto » ]


Dichiarazione dei redditi – detraibile il 50% dell’lva corrisposta al costruttore per l’acquisto di unità immobiliari di classe energetica a o b

25 Dicembre 2015 - Lilla De Angelis


Ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, si detrae dall'imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, il 50 per cento dell'importo corrisposto per il pagamento dell'imposta sul valore aggiunto in relazione all'acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2016, di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B ai sensi della normativa vigente, cedute dalle imprese costruttrici delle stesse. La detrazione di cui al precedente periodo è pari al 50 per cento dell'imposta dovuta sul corrispettivo d'acquisto ed è ripartita in dieci quote costanti nell'anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d'imposta successivi. E' quanto previsto dal comma 56, articolo 1, della legge di stabilità 2016. [ ... leggi tutto » ]


Sottoscrizione dell’avviso di accertamento fiscale da parte di soggetto delegato appartenente a carriera direttiva – una breve rassegna della giurisprudenza di legittimità

9 Dicembre 2015 - Giorgio Valli


Da tempo, nella giurisprudenza di legittimità si è affermato l'orientamento secondo cui, in tema di imposte sui redditi, deve ritenersi che gli accertamenti in rettifica e gli accertamenti d'ufficio sono nulli tutte le volte che gli avvisi nei quali si concretizzano non risultino sottoscritti dal capo dell'ufficio emittente o da un impiegato della carriera direttiva (addetto a detto ufficio) validamente delegato dal reggente di questo. Ne consegue che la sottoscrizione dell'avviso di accertamento da parte di funzionario diverso da quello istituzionalmente competente a sottoscriverlo, ovvero da parte di un soggetto da detto funzionario non validamente ed efficacemente delegato, non soddisfa il requisito di sottoscrizione previsto dalla legge a pena di nullità (Cassazione sentenza 14195/2000). Altra decisione analoga, di poco posteriore, ha affermato che l'avviso di accertamento è nullo se non reca la sottoscrizione del capo dell'ufficio o di altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato. Se la sottoscrizione non [ ... leggi tutto » ]


Presentare la dichiarazione dei redditi per conto del defunto comporta accettazione tacita dell’eredità

24 Novembre 2015 - Marzia Ciunfrini


Il diritto di accettare l'eredità si prescrive in dieci anni e il termine decorre dal giorno dell'apertura della successione. Tuttavia, i chiamati che hanno rinunciato all'eredità possono sempre accettarla, anche tacitamente, se non è già stata acquistata da altri chiamati e senza pregiudizio per i diritti acquisiti da terzi sui beni dell'eredità. Si ha accettazione tacita dell'eredità quando il chiamato all'eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede. Questi i principi richiamati dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 6070/12. Pertanto, secondo l'insegnamento della Corte Suprema, la rinuncia all'eredità non è ostativa ad una successiva accettazione, che può essere anche tacita, allorquando il comportamento del rinunciante sia incompatibile con la volontà di non accettare la vocazione ereditaria. Si tratta di una precisazione di non poco conto, che può comportare conseguenze anche [ ... leggi tutto » ]


Gli avvisi di accertamento fiscali possono essere sottoscritti anche da soggetti che non rivestono la qualifica di dirigente

10 Novembre 2015 - Giorgio Valli


Il presupposto che ai fini della valida sottoscrizione di un atto impositivo, sarebbe necessario in chi ha sottoscritto l'atto (ovvero ha conferito la delega) il possesso di una qualifica dirigenziale, non è giustificato dal dato normativo, e dunque non è corretto. Infatti, la norma vigente (dpr 600/73, articolo 42) si limita a prevedere che gli avvisi, con cui sono portati a conoscenza dei contribuenti gli accertamenti in rettifica e gli accertamenti d'ufficio, sono sottoscritti dal capo dell'ufficio o da altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato, senza richiedere che il capo dell'ufficio abbia a rivestire anche una qualifica dirigenziale. La norma individua cioè nel capo dell'ufficio, per il solo fatto di essere stato nominato tale, l'agente capace di manifestare la volontà dell'amministrazione finanziaria negli atti a rilevanza esterna. In tal modo identifica quale debba essere la professionalità per legge idonea a emettere atti suscettibili di produrre i previsti effetti [ ... leggi tutto » ]