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Schemi decadenza e prescrizione

1 Ottobre 2011 - Rosaria Proietti


Schemi decadenza e prescrizione » Avviso di accertamento - finestra temporale quinquennale In generale l'avviso di accertamento può riguardare, a pena di decadenza, un addebito riferibile ad una finestra temporale ordinaria di cinque anni, che termina alla data di notifica dell'atto. Nel caso di dichiarazione omessa o infedele la finestra è di sei anni. Al 31 dicembre 2010, dunque, possono essere notificati accertamenti per addebiti riferibili al 2006, e dunque per dichiarazioni redditi ed IVA relative all'anno 2005. L'avviso può essere impugnato dal contribuente entro 60 giorni dalla notifica. Dopo tale termine l'avviso di accertamento diventa definitivo e, in caso di mancato pagamento, l'importo iscritto a ruolo per essere escusso attraverso cartella esattoriale. Termini di decadenza per l'accertamento con i 2 anni di proroga Anno imposta 2000: 31/12/2007 - Dichiarazione omessa o infedele: 31/12/2008 Anno imposta 2001: 31/12/2008 - Dichiarazione omessa o infedele: 31/12/2009 Anno imposta 2002: 31/12/2009 - Dichiarazione omessa o infedele: 31/12/2010 [ ... leggi tutto » ]


Schemi di decadenza e prescrizione delle multe per violazione del codice della strada

27 Settembre 2011 - Giuseppe Pennuto


Multa - Decadenza per la notifica del verbale di accertamento dell'infrazione Dal 13/8/2010 la notifica del verbale di accertamento deve essere fatta entro 90 giorni dall'identificazione dei responsabili. In materia di contravvenzioni previste dal Codice della strada, sono stati ridotti a 90 i giorni entro cui deve essere inviato il verbale di accertamento (prima il termine era di 150 giorni). Il Codice della strada, infatti, prevede per le violazioni commesse dal 13/8/2010 che la notifica del verbale di accertamento sia  fatta entro 90 giorni dall'identificazione dei responsabili dell'infrazione, da quando, cioè, l'amministrazione è posta in grado di provvedere alla loro identificazione, considerando ciò che risulta al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) o all'archivio nazionale dei veicoli. Va evidenziato in proposito che il giorno da cui iniziano a decorrere i 90 giorni non è sempre quello in cui è stata commessa l'infrazione, bensì quello in cui l'Amministrazione individua il responsabile. Il termine [ ... leggi tutto » ]


Le agenzie di debito o (se più vi piace) le debt agency – sono utili al debitore o solo a loro stesse?

6 Luglio 2011 - Chiara Nicolai


Le agenzie di debito o (se più vi piace) le debt agency - sono utili al debitore o solo a loro stesse? Da un pò di tempo si diffondono, anche in Italia,  le agenzie che promettono di liberare dai debiti. Spesso indicate con il temine anglofono ed intrigante di "debt agency". In questo articolo cercheremo di spiegare cosa fanno queste agenzie e se veramente possono risultare utili a cattivi pagatori e protestati. Cercando di tracciare un solco ben definito fra promesse e verità. Quando il debito va fuori controllo, le domande più ricorrenti sono: "Come faccio a venirne fuori? C'è un modo per non pagare, o almeno, per pagare meno di quanto dovrei?" Forse, il consiglio migliore da dare in queste circostanze è quello di non spaventarsi, anche quando arrivano le minacce delle società di recupero crediti. Converrebbe rivolgersi direttamente al creditore e spiegargli senza reticenze la situazione effettiva in [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento dello stipendio – gli adempimenti del terzo pignorato, del creditore e del debitore

16 Giugno 2011 - Simone di Saintjust


Pignoramento dello stipendio - gli adempimenti del terzo pignorato, del creditore e del debitore Quali sono gli adempimenti fiscali in termini di ritenuta d'acconto che devono essere osservati dal terzo pignorato, dal creditore pignoratizio e dal debitore. Esempi pratici riferiti alle situazioni più comuni ed alle casistiche più frequenti. Pignoramento dello stipendio e della pensione - quadro complessivo Il quadro complessivo della questione relativa alla pignorabilità dei crediti da lavoro dei dipendenti pubblici e dei lavoratori privati, quale emerge dai ripetuti interventi del giudice costituzionale è il seguente: a) gli stipendi, salari, pensioni, indennità di  fine rapporto, assegni di quiescenza, indennità integrativa speciale ecc., possono essere pignorati, per causa di alimenti, previo decreto di autorizzazione del presidente del tribunale o di un giudice da lui delegato, entro la misura di un terzo; b) stipendi e pensioni possono essere pignorati, fino alla misura di un quinto e senza preventiva autorizzazione del [ ... leggi tutto » ]


Il domicilio fiscale e la residenza anagrafica del contribuente

1 Giugno 2011 - Giorgio Valli


Salve, vorrei chiedere che differenza passa fra la residenza anagrafica ed il domicilio fiscale di un contribuente. Grazie. Il domicilio fiscale, a norma dell'articolo 58 dpr 600/73, per le persone fisiche coincide, generalmente, con la residenza anagrafica risultante dai registri demografici. I soggetti diversi dalle persone fisiche (persone giuridiche) invece, hanno il domicilio fiscale nel comune in cui si trova la loro sede legale o, in mancanza, la sede amministrativa; se anche questa manca, il domicilio fiscale viene assunto nel comune ove è stabilita una sede secondaria o una stabile organizzazione e, in mancanza, nel comune in cui esercitano prevalentemente la loro attività. E' data al contribuente anche la possibilità di eleggere domicilio fiscale (cioè scegliere un domicilio diverso da quello risultante dall'anagrafe) presso un'altra persona o ufficio, purchè tale diverso domicilio fiscale ricada comunque nello stesso comune dove si ha la residenza anagrafica. Per esempio, il contribuente può eleggere [ ... leggi tutto » ]