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Accettazione tacita di eredità

19 Settembre 2012 - Loredana Pavolini


Un errore può portare ad accettazione tacita eredità? Un'informazione in merito all'accettazione tacita di eredità. Mio padre è deceduto circa un mese fa. Eredi legittimi siamo io mia madre e i miei due fratelli. L'eredità consiste esclusivamente in un conto corrente bancario con importo inferiore ai 2000 euro in quanto il mio genitore non era possessore di altri beni. Nel frattempo ho chiuso il conto corrente bancario di mio padre in quanto vorrei utilizzare l'esigua somma per il pagamento di parte delle spese cimiteriali e del funerale. In banca ho presentato certificato di morte, atto sostituitivo di notorietà, e una lettera col la quale i miei rimanenti familiari mi autorizzavano ad espletare le operazioni di chiusura del conto corrente e a ricevere la somma. Vengo ora al corrente di alcuni avvisi di accertamento emessi nei confronti di mio padre da parte dell'agenzia delle entrate per alcuni debiti col fisco, superiori [ ... leggi tutto » ]


Presunzione di conformità fra dichiarazione dei redditi cartacea e telematica

19 Settembre 2012 - Giorgio Valli


Nonostante debba intendersi che l'unica vera prova degli importi dichiarati ai fini reddituali dai contribuenti sia costituita dalla dichiarazione dei redditi cartacea, dal momento che è prevista una presunzione di conformità tra la dichiarazione trasmessa telematicamente e quella cartacea sottoscritta dal contribuente, “non è l'amministrazione a dover fornire la prova del (conforme) contenuto del modulo cartaceo, ma semmai l'eccipiente a doverne provare (ai sensi dell'articolo 2697, 2° co., del codice civile, sub specie dell'inefficacia del fatto costitutivo della pretesa tributaria azionata)- la difformità; egli essendo comunque onerato, in base all'ordinaria diligenza, di conservare una copia del ridetto modulo anche oltre il termine, di cui all'articolo 42 del dpr numero 600/1973, stabilito per la società o l'ente trasmittente”. (C.Cass. sent. numero 13440 del 27 luglio 2012). [ ... leggi tutto » ]


Troppi debiti – cosa fare?

18 Settembre 2012 - Simonetta Folliero


Vari debiti Ho un sacco di debiti con diverse finaziarie, il più grosso è quello con findomestic di 48000€ e compass di 30000 per non parlare delle carte di credito. Prima avevo un lavoro a tempo indeterminato, poi l'ho cambiato e da un po di anni lavoro presso un azienda con un contratto di collaborazione annuale. Percepisco 20€ al giorno e se riesco a stipulare dei contratti prendo gli incentivi. Il mio stipendio non è sempre lo stesso. Da diversi mesi non riesco a pagare più nessuno. Non ho nulla intestato vivo nella villa dei miei genitori al piano di sopra, ma non sono nel loro stato di famiglia. I finanziamenti sono con firma singola e le domande sono le seguenti: 1) mi bloccano il conto corrente? 2) toccano i beni dei miei genitori? 3) ho una compagna che vive da un altra parte in affitto, ho pensato di andare [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento beni mobili in casa di residenza

18 Settembre 2012 - Simonetta Folliero


Atto di precetto o di pignoramento in arrivo Sono residente insieme a mia moglie (separazione dei beni) in una casa. Mia moglie ha diversi debiti, e anche se ancora non abbiamo ricevuto atti di precetto o pignoramento o simili, presto succederà. So che i mobili presenti nell'abitazione si presumono appartenenti al debitore, si può fare in qualche modo per dimostrare che invece i mobili sono tutti di mia proprietà, anche se non possiedo le fatture? Vi chiedo gentilmente se poteste inviarmi qualche esempio o testo su cui rifarmi per redigere il mio. Contratto di comodato per evitare pignoramento L'unica soluzione, per evitare il pignoramento di mobili ed arredi quando si è costretti a coabitare con un debitore, è quella di sottoscrivere con lui un contratto di comodato da registrare all'Agenzia delle entrate. La registrazione è necessaria per essere opponibile a terzi e, quindi, nel caso specifico, all'ufficiale giudiziario. L'accorgimento potrebbe [ ... leggi tutto » ]


Cartella equitalia per irpef non dovuta

17 Settembre 2012 - Simonetta Folliero


Cartella equitalia per irpef non pagata Ho ricevuto una cartella di Equitalia in cui mi si chiede una somma che ammonta a circa 12.000 euro per l'Irpef 2004-2005-2006. In quegli anni non possedevo Partita Iva, ero dipendente di una struttura con contratto a tempo indeterminato, unico reddito. Sulle buste paga risulta chiaramente che ho versato puntualmente e correttamente la somma dovuta. Quindi non intendo pagare. Come posso dimostrare che nulla è dovuto da parte mia? Avvisi di accertamento Equitalia Se Equitalia le notifica una cartella esattoriale, le saranno già stati notificati gli avvisi di accertamento. Solo dall'esame di questi documenti si può evincere su quali basi l'Agenzia delle entrate motiva la sua pretesa ed eventualmente chiedere lo sgravio, se ne esistono i presupposti. [ ... leggi tutto » ]