accordo con i creditori - composizione crisi sovraindebitamento (legge 3/2012 - salva suicidi)


Legge 3/2012 (salva suicidi) e composizione della crisi da sovraindebitamento – a chi rivolgersi per ottenere la liberazione dai debiti

11 Novembre 2017 - Simone di Saintjust


Come sappiamo, ai benefici della legge 3/2012 possono accedere i debitori consumatori e i debitori imprenditori non fallibili che versino in stato di sovraindebitamento. Il debitore imprenditore non fallibile è il soggetto che esercita una attività in relazione alla quale sia in grado di dimostrare il possesso congiunto dei requisiti seguenti (articolo 1 legge fallimentare): aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di composizione della crisi da sovraindebitamento o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore, un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore ad euro trecentomila; aver realizzato, in qualunque modo risulti, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito dell'istanza di composizione della crisi da sovraindebitamento o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore, ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro duecentomila; avere un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore ad euro cinquecentomila. Il debitore consumatore viene invece [ ... leggi tutto » ]


Sovraindebitamento e legge 3/2012 (salva suicidi) – a chi può rivolgersi il debitore per farsi assistere nella procedura di composizione della crisi debitoria

23 Agosto 2016 - Tullio Solinas


Come sappiamo, nelle procedure per la composizione delle crisi da sovraindebitamento disciplinate dalla legge 3/2012, e cioè per la presentazione di un'ipotesi di accordo con i creditori (da parte di un professionista non fallibile), di un piano di rientro dal debito del consumatore non professionista o di una proposta di liquidazione del patrimonio, il debitore deve essere assistito da un organismo di composizione delle crisi scelto fra quelli inclusi nell'elenco ufficiale predisposto dal Ministero della giustizia. Tuttavia, l'articolo 15 della legge 3/2012, al comma 9, nella formulazione attualmente vigente, prevede che i compiti e le funzioni attribuiti agli organismi di composizione della crisi possono essere svolti anche da un professionista o da una società tra professionisti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 28 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 (legge fallimentare), ovvero da un notaio, nominati dal presidente del tribunale o dal giudice da lui delegato. Basterà [ ... leggi tutto » ]


Legge per la composizione delle crisi da sovraindebitamento (salva suicidi) e piano del consumatore – considerazioni su meritevolezza e merito creditizio del debitore

10 Agosto 2016 - Patrizio Oliva


La legge 3/2012 (salva suicidi) per la composizione delle crisi da sovraindebitamento e il piano del consumatore La scelta operata dal legislatore induce ad escludere anzitutto che la finalità della norma sia unicamente quella di offrire al debitore consumatore sovraindebitato una possibilità di soluzione della crisi mediante il sacrificio dei creditori. A differenza dell'impresa in stato di insolvenza, assumono rilevanza le ragioni della crisi e la condotta del debitore: solo al debitore meritevole può essere concesso l'effetto esdebitatorio, mentre al debitore sovraindebitato non meritevole è precluso godere degli effetti del piano del consumatore, potendo egli ottenere l'effetto esdebitatorio solamente tramite l'accordo con i creditori o la liquidazione dei beni. A differenza dell'imprenditore, il debitore consumatore non è soggetto al rischio d'impresa e dunque alla alterne fortune del mercato, ma solamente alla conseguenze delle proprie scelte di vita. Sotto questo profilo, è comprensibile la scelta del legislatore di introdurre una condizione [ ... leggi tutto » ]


Sovraindebitamento e piano del consumatore » come interpretano la legge salva suicidi – la cassazione e i tribunali di merito

16 Maggio 2016 - Andrea Ricciardi


Sovraindebitamento e piano del consumatore » Come interpretano la legge la Cassazione e i Tribunali di merito Vediamo, in merito alla famosa legge sul sovraindebitamento 3/2012, come l'hanno interpretata, nel dettaglio, i tribunali di merito e la Corte di Cassazione: tutte le informazioni utili all'interno dell'articolo. Come abbiamo avuto modo di capire in diversi nostri interventi sul blog, anche il comune cittadino, come un'impresa, può fallire nel momento in cui accumula una serie di debiti che non riesce a pagare. La legge 3/2012 sul sovraindebitamento (cosiddetta salva suicidi), infatti, consente l'accesso a particolari procedure di ristrutturazione del debito in modo da trovare un accordo e un piano di rientro con i creditori. A distanza di qualche anno dall'entrata in vigore della legge, però, lo strumento del piano del consumatore ha tentato di farsi strada pur non avendo ancora trovato un'applicazione diffusa. Dunque, si può certamente affermare che si tratta di [ ... leggi tutto » ]


Il precetto deve far riferimento alla possibilità del debitore di intraprendere le procedure sulla composizione della crisi da sovraindebitamento (legge 3/2012 cosiddetta salva suicidi)

29 Giugno 2015 - Ornella De Bellis


Il decreto legge 83/15 stabilisce che il precetto (evidentemente rivolto ai soggetti non fallibili) deve contenere l'avvertimento che il debitore può, con l'ausilio di un organismo di composizione della crisi o di un professionista nominato dal giudice, porre rimedio alla situazione di sovraindebitamento concludendo con i creditori un accordo di composizione della crisi o proponendo agli stessi un piano del consumatore. In pratica, servendosi delle opzioni concesse al debitore sovraindebitato dalla legge 3/12. L'omissione del riferimento al possibile esercizio di tale facoltà, sarà deducibile dal debitore precettato con il rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi ex articolo 617 del codice di procedura civile. [ ... leggi tutto » ]