T-Red, la recente sentenza di un giudice di pace di Milano può essere richiamata come precedente per chiedere l’annullamento delle multe truffa
Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.
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Il 24 settembre 2008 un giudice di Pace di Milano ha riconosciuto, per la prima volta, la “non colpevolezza” del multato.
Il giudice di Pace di Milano, Sezione IX Civile, ha accolto, infatti, il ricorso presentato da un cittadino milanese che aveva ricevuto, tra le decine di migliaia comminate dalla Polizia Municipale di Segrate, una contravvenzione rilevata il 30 novembre 2006 con il dispositivo T-Red applicato ai semafori degli incroci sulla strada provinciale Cassanese.
Un comunicato della Federconsumatori milanese rende noto che “il giudice di Pace, sulla scorta della audizione di un teste, dopo ampia istruttoria, ha rilevato che non vi fosse alcuna documentazione che provasse il corretto funzionamento del dispositivo e, come sottolinea sempre il magistrato nella sentenza, la dichiarazione di non corretto funzionamento della apparecchiatura di rilevazione avrebbe come conseguenza diretta la necessità di annullamento dei verbali emessi per le violazioni rilevate dalla stessa…” .
Su questa base, che potrebbe interessare migliaia di altri multati non solo a Milano, il giudice ha accolto il ricorso del cittadino milanese che era assistito dall'avvocato Gian Clemente Benenti del Foro di Milano, con il patrocinio della Federconsumatori Milano e ha annullato la multa.