Sostegno all’inclusione attiva – Requisiti e procedure per ottenere il sussidio mensile riservato alle famiglie in condizioni economiche disagiate

Il Sostegno per l’inclusione attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata.

Il sussidio viene erogato ai sensi dell’articolo 1 della legge 208/2015 (Legge di stabilità 2016) che al comma 386 ha istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un apposito fondo, al fine di garantire l’attuazione del Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale: nel successivo comma 387, lettera a) è stata individuata come priorità del Piano l’avvio su tutto il territorio nazionale di una misura di contrasto alla povertà.

Il sussidio è subordinato ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole nonché con soggetti privati ed enti no profit. Il progetto coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e minori sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni. L’obiettivo è quello di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.

Il decreto affida ai Comuni la gestione operativa delle domande ed il relativo accoglimento/diniego, mentre l’Istituto è chiamato ad effettuare i controlli delle posizioni dei soggetti richiedenti per verificare il possesso dei requisiti richiesti.

I cittadini interessati sono tenuti a presentare la domanda direttamente al proprio Comune di appartenenza che, successivamente, provvederà ad inoltrarle all'Inps, ai fini della verifica automatica delle condizioni previste dal decreto (ISEE, presenza di eventuali altre prestazioni di natura assistenziale, situazione lavorativa ecc.) e della conseguente disposizione dei benefici economici, che saranno erogati dal Gestore del servizio attraverso una Carta precaricata.

I requisiti di accesso al beneficio

Il richiedente(componente del nucleo familiare), al momento della domanda e per l’intera durata dell’erogazione del beneficio, deve essere in possesso dei seguenti requisiti, il cui accertamento spetterà al Comune interessato:

  1. essere cittadino italiano o comunitario ovvero familiare di cittadino italiano o comunitario titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  2. essere residente in Italia da almeno due anni (al momento della presentazione della domanda).

Sempre a carico del Comune è la verifica che nessun componente il nucleo risulti in possesso di:

  1. autoveicoli immatricolati la prima volta nei dodici mesi antecedenti la richiesta;
  2. autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc (250 cc in caso di motoveicoli) immatricolati la prima volta nei 3 anni precedenti la richiesta.

I nuclei familiari beneficiari, al momento della domanda e per l’intera durata dell’erogazione del beneficio, devono essere in possesso delle seguenti tipologie di requisiti, il cui accertamento spetterà all’Inps:

  1. composizione del nucleo familiare – (con almeno uno dei seguenti requisiti):
    1. presenza di un componente di età minore di 18 anni;
    2. presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore;
    3. presenza di una donna in stato di gravidanza accertata;
  2. condizione economica:
    1. ISEE inferiore o uguale a 3.000 euro;
    2. altri eventuali trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concesso dallo Stato o
      da altre pubbliche amministrazioni non devono essere superiori a 600 euro mensili;
    3. nessun componente il nucleo deve risultare titolare di:
      • prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI);
      • assegno di disoccupazione (ASDI);
      • altro ammortizzatore sociale di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
      • carta acquisti sperimentale.

Importo dei benefici concessi ai nuclei familiari

Il SIA è articolato in un sussidio economico a nuclei familiari in condizioni economiche di estremo disagio ed è subordinato all'adesione ad un progetto di attivazione sociale e lavorativa proposto dal Comune di residenza.

Il beneficio è concesso bimestralmente e viene erogato attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta SIA). Con la Carta si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. La Carta può essere anche utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas e dà diritto a uno sconto del 5% sugli acquisti effettuati nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l’eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket. Con la Carta, inoltre, si può accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata, a condizione di aver compilato l’apposita sezione presente nel modulo di domanda. Non è possibile prelevare contanti o ricaricare la Carta. Il suo uso è consentito solo negli ATM Postamat per controllare il saldo e la lista movimenti.

Come già accennato, il beneficio economico viene concesso, con cadenza bimestrale, in relazione alla composizione del nucleo familiare beneficiario. Gli importi sono quelli indicati nella seguente tabella:
il beneficio economico viene concesso, con cadenza bimestrale, in relazione alla composizione del nucleo familiare beneficiario

Ogni Carta ha un codice personale (PIN), che verrà inviato da Poste direttamente a casa del beneficiario. Dopo il rilascio delle Carte, Poste esegue gli accrediti bimestrali e invia le comunicazioni ai titolari. Dall’ammontare del beneficio vengono dedotte eventuali somme erogate ai titolari di altre misure di sostegno al reddito (Carta acquisti ordinaria, se il titolare del beneficio è minorenne; l’incremento del Bonus bebè per le famiglie con ISEE basso; per le famiglie che soddisfano i requisiti per accedere all’Assegno per nucleo familiare con almeno tre figli minori, il beneficio sarà corrispondentemente ridotto a prescindere dall’effettiva richiesta dell’assegno).

Come e dove presentare l'istanza di accesso al beneficio SIA

La richiesta del beneficio viene presentata da un componente del nucleo familiare al Comune mediante la compilazione di un modulo con il quale, oltre a richiedere il beneficio, si dichiara il possesso di alcuni requisiti necessari per l’accesso al programma. Nella valutazione della domanda, inoltre, si tiene conto delle informazioni già espresse nella Dichiarazione Sostitutiva Unica utilizzata ai fini ISEE. E’ importante quindi che il richiedente sia già in possesso di un’attestazione dell’ISEE in corso di validità al momento in cui fa la domanda per il SIA.

Di seguito il modulo per presentare l'istanza

Modello istanza sostegno inclusione attiva

5 Agosto 2016 · Lilla De Angelis


Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.

Una risposta a “Sostegno all’inclusione attiva – Requisiti e procedure per ottenere il sussidio mensile riservato alle famiglie in condizioni economiche disagiate”

  1. Ornella De Bellis ha detto:

    Entra nel vivo l’attuazione del Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

    Potranno infatti essere presentate a partire dal 2 settembre le domande per essere ammessi a beneficiare del SIA, Sostegno per l’Inclusione Attiva, la misura nazionale di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico, condizionata all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, in favore delle famiglie in condizioni di fragilità sociale e disagio economico.

    Il SIA anticipa, in versione ridotta, alcuni contenuti essenziali del Reddito di inclusione, in attesa che si completi l’iter parlamentare e il successivo percorso attuativo della legge delega per il contrasto alla povertà. Una misura che permetterà sin d’ora di dare sostegno a circa 200mila famiglie, con 500mila minori, per un totale di quasi 1 milione di persone, destinata, quindi, ad ampliare nel prossimo futuro la platea dei potenziali beneficiari, con l’obiettivo di diventare uno strumento universale di contrasto alla povertà.

    “Per la prima volta nella storia del nostro Paese abbiamo un piano di intervento integrato che mette a sistema i diversi attori e strumenti dedicati ai cittadini più bisognosi”. È il commento del Ministro Poletti rilasciato in occasione della conferenza stampa di lancio della riforma. “Non più una serie di misure frammentarie e scoordinate, ma un quadro d’intervento unitario fondato su una misura universale finalizzata a sostenere l’attivazione dei cittadini su percorsi personalizzati di emersione dallo stato di bisogno: una misura ponte, anticipazione del reddito di inclusione che sarà operativo a partire dal 2017, dopo l’approvazione al Senato della legge delega per il contrasto alla povertà”.

    I requisiti

    In questa fase di prima attuazione, la misura è rivolta delle famiglie in condizioni di particolare fragilità sociale e disagio economico nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure siano presenti un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. A caratterizzare il disagio economico, si considera un ISEE inferiore o uguale a 3.000 euro, oltre all’assenza di altri trattamenti economici rilevanti (ovvero di valore complessivo superiore a 600 euro mensili) o di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati. La fragilità sociale è definita da una scala di valutazione multidimensionale (si considera, con opportuni punteggi, il numero di figli, la presenza di un solo genitore, di bambini con meno di 3 anni, di una persona con disabilità grave o non autosufficiente, ecc.: è richiesto un punteggio della scala di 45 o più).

    I benefici

    Il beneficio economico (da 80 a 400 euro mensili, secondo il numero dei componenti il nucleo familiare, erogati attraverso una carta di pagamento elettronica) è concesso bimestralmente e dura un anno. L’erogazione del beneficio viene attivata dal bimestre successivo a quello di presentazione della domanda; pertanto, per potervi accedere già dal primo bimestre (novembre-dicembre 2016), i cittadini avranno tempo fino al 31 ottobre 2016 per presentare la domanda, secondo le modalità stabilite dal proprio Comune di residenza (anche sulla base di indirizzi regionali). Non è comunque prevista una scadenza per la presentazione delle domande, che potranno quindi essere presentate anche nei bimestri successivi.

    Le risorse

    Le risorse disponibili per assicurare l’erogazione del sostegno economico a coloro che faranno richiesta del SIA sono quelle indicate in legge di Stabilità (art. 1 commi 386-388), oltre a tutte quelle precedentemente dedicate da provvedimenti di legge all’estensione della sperimentazione del SIA e ai risparmi conseguiti sulla Social card tradizionale: si tratta di 750 milioni di euro per l’anno 2016. A partire dal 2017 la legge di Stabilità destina stabilmente 1 miliardo di euro al Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale per l’attuazione del Piano nazionale di lotta alla povertà e, in particolare, per la definizione del Reddito di inclusione. Ulteriori risorse alimenteranno il Fondo a partire dal 2017 grazie ad un riordino dei trattamenti esistenti, da attuare secondo i criteri fissati dal Disegno di legge delega in materia di contrasto alla povertà, riordino delle prestazioni e sistema degli interventi e dei servizi sociali approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati il 14 luglio 2016. L’obiettivo del Ministro Poletti è quello di ampliare l’area delle risorse disponibili a livello nazionale e regionale sino a raddoppiare gli stanziamenti, al fine di rendere più omogeneo l’intervento su tutto il territorio nazionale.

    Come si presenta la domanda per il SIA

    La domanda per beneficiare del SIA potrà essere presentata secondo le modalità stabilite dal Comune di residenza utilizzando l’apposito modulo, predisposto dall’INPS. Nel modulo, oltre a richiedere il beneficio, si deve dichiarare il possesso di alcuni requisiti necessari per accedere al programma. Nella valutazione della domanda, inoltre, si tiene conto delle informazioni già fornite nella Dichiarazione Sostitutiva Unica utilizzata ai fini ISEE. È quindi importante che chi richiede il beneficio sia già in possesso di un’attestazione dell’ISEE in corso di validità al momento in cui presenta la domanda per il SIA.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!