Soli siamo deboli, ma tutti insieme siamo forti!

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Sono sovraindebitato, ma non sono qui per parlare della mia situazione, ma per proporre una soluzione che potrà aiutare tutti noi, ho riflettuto e sono arrivato alla conclusione che noi pensiamo singolarmente ma non pensiamo come massa, che voglio dire?

Premessa: vi dico che la cosa che mi sembra più triste è che ai politici non glie ne frega niente, mi sembra che sono loro i proprietari di banche e finanziarie (vedi gruppo mediobanca) e si aumentano lo stipendio mediamente di € 1200,00 l’anno, loro vivono bene e fanno feste a nostre spese spendendo centinaia di migliaia di euro e buttando cibo e torte intere nel secchio, alla faccia nostra.

La mia situazione come quella di molti altri: sono disperato, non riesco a pagare i debiti che ho dovuto fare per campare e devo far campare la famiglia, mi hanno messo in mora e per la legge hanno diritto di sbatterci in strada, perché dover pagare per forza dei debiti è più importante della vita umana e della dignità. Non ce la faccio più a vedere mia moglie disperata perché non abbiamo mai soldi, e non li abbiamo perché se li prendono tutti le finanziarie nonostante che ho uno stipendio, cessione del quinto, carte revolving, prestiti personali, tutto per riuscire a campare.

Pultroppo quando si è poveracci e non si hanno risorse economiche si è costretti a riccorrere alle finanziarie. Cè chi invece per esempio proprio in questa settimana, hanno fatto una festa vicino viterbo, mi sembra per festeggiare un anniversario, dove sono arrivate centinaia di persone e hanno mangiato, bevuto e buttato cibo per tutta la notte fino al giorno dopo, tutti con ferrari, mercedes, aston martin ecc.

Capito? Noi non riusciamo a campare ma loro buttano chili e chili di cibo!!!!!

Ormai sono disperato e sto pensando di vendere un rene, non me ne frega niente di morire perché sono già morto, questa non è vita!!!!!

La soluzione: mi sono spremuto e ho pensato, perché pensare come singolo? Non Sarebbe meglio aiutarci tra disperati, magari facendo un’associazione e mettendo dei soldi di ognuno, e mettendo tutti insieme le nostre forze per pagare i debiti prima di uno, poi dell'altro, e poi di qualcun altro, liberandoci finalmente da questi strozzini legalizzati e assassini che ci obbligano alle cose più disperate? Secondo me sì, facendo così, organizzandoci in associazione e pagando €30,00 l'anno ciascuno di noi aiuteremo noi stessi e gli altri che sono nella nostra stessa situazione, provate a fare il conto: € 30,00 x minimo 2.000.000 di italiani indebitati, fa una cifra così grande ogni anno da cancellare qualsiasi debito.

E' il momento di agire, e quindi facciamolo!!!! Passate parola e divulgate l'idea e fatemi sapere se siete tutti daccordo. Rompiamo le catene!!!! Liberiamoci!!!!

Emanuele
Grazie per l'intervento Emanuele.

Mi dà la possibilità di dire che già da un po' di tempo, insieme agli altri consulenti del forum e del blog, stiamo discutendo l'eventualità di formalizzare il passaggio di indebitati.it verso una qualche forma di associazione, quasi sicuramente una onlus.

Dico formalizzare, in quanto di fatto il nostro lavoro già concretizza la forma associativa.

Sono contento di vedere un segnale da parte dell'utenza che spinga in questa direzione, per me è uno stimolo a continuare nella direzione che stiamo intraprendendo.

Nel merito della Sua idea di fare una sorta di "colletta" per aiutare le persone in difficoltà, sicuramente meriterebbe di essere analizzata meglio, ma temo che incontrerebbe difficoltà non da poco.

In primo luogo, anche lavorando solo a stralcio, non sarebbe possibile che aiutare una parte - più o meno grossa - degli associati, costringendo ad una dolorosa cernita. Come la prenderebbero gli associati che hanno versato e che non potrebbero essere aiutati?

In secondo luogo, il soggetto che gestisce le operazioni (l'associazione) potrebbe essere imputato per attività bancaria abusiva, con risvolti anche penali.

Ricordiamoci di cosa è successo a Zopa. Rei di aver costruito un meccanismo virtuoso che funzionava, favoriva l'utenza finale come coloro che finanziavano, ma danneggiava gli interessi forti delle istituzioni finanziarie, sono stati fatti tacere, temo in maniera definitiva.

La verità è che viviamo in una società fondata sul debito. Sulle lacrime di chi è costretto ad indebitarsi, sono tanti coloro che sguazzano e gozzovigliano. Fra costoro anche lo Stato, e si comprende benissimo il motivo di come mai una normativa seria in materia non sia mai stata emanata, nonostante le svariate proposte di legge che da anni ed anni riposano in qualche archivio parlamentare.

Grazie ancora Emanuele, a Lei ed a tutti gli utenti chiedo di continuare a seguirci, e a sostenere la nostra voce fuori dal coro.

Antonio Iuri Donati

Per fare una domanda  sul sovraindebitamento, sulle cause di sovraindebitamento, sul come uscire da una situazione di sovraindebitamento, sui debiti in generale, sull’usura e su tutti gli argomenti correlati clicca qui.

27 Giugno 2010 · Tullio Solinas




Commenti e domande

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4 risposte a “Soli siamo deboli, ma tutti insieme siamo forti!”

  1. valter conti ha detto:

    La soluzione del debito dovrebbe passare da una riforma strutturale del Credito Pubblico. Un sistema di riordino della Banca Centrale (IN VISTA DELLA LIBERALIZZAZIONE DEL SERVIZIO DEL CREDITO PUBBLICO A PARTIRE DAL 2020) che veda correntisti della banca centrale i cittadini con un conto pubblico di cittadinananza per i servizi di pubblica utilità (una sorta di servizio civile finanziariamente garantito). Un servizio di compensazione e conversione del debito pubblico individuale. Abbiamo 10 anni per costruire il fondo dei debitori!!!!!!

  2. paolo ha detto:

    Sign. Antonio luri Donati vorrei chiederle se per assurdo non si potesse riprendere il discorso di associazione di debitori con quota annuale proposta dal sig. Emanuele in giugno 2010 che aveva proposto una quota annuale di 30 euro, lei saggiamente ha risposto che in ogni caso ci sarebbero delle difficoltà insormontabili o quasi per via del fatto che non si riuscirebbe a coprire il fabbisogno di tutti e si sarebbe costretti a fare una scernita, certo però che riflettendoci un pò anche se molto difficile e bello pensare che versando la stessa quota di 30 euro ma al mese e pensando che gli indebitati sono di certo molto di più di 2.000.000 pensando poi ad un versamento di 12 mesi continuativo verrebbe fuori una cifra che le finanziarie sarebbero cancellate e il sistema andrebbe in pappa perchè diventeremmo una enorme banca con una cifra al mese che anche il più indebitato trova, lei è proprio sicuro che non ci sia il modo analizzando meglio la situazione e non finire come zopa ed utilizzando il parafulmine delle associazioni come il codacons di Rienzi per fare un esempio? grazie per l’attenzione che vorrà accordarmi.

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