Tutela degli utenti dei servizi bancari e finanziari – Come segnalare scorrettezze o irregolarità degli intermediari

Il cliente che vuole segnalare alla Banca d’Italia un problema nella propria relazione con una banca o un intermediario finanziario può farlo in modo semplice e diretto utilizzando il modulo per l’esposto disponibile sul sito dell'Istituto di emissione.

Il modulo aiuta il cliente a rappresentare in modo sintetico e completo il problema, individua automaticamente la Filiale della Banca d’Italia cui inviare la segnalazione, via posta ordinaria, posta elettronica certificata (PEC) o e-mail convenzionale firmata elettronicamente.

Non occorre l’assistenza di legali.

L’uso del modulo on line permette alla Banca d’Italia di analizzare con prontezza ogni segnalazione e di sollecitare l’intermediario a chiarire la questione direttamente con il cliente.

Per la Banca d'Italia gli esposti sono una fonte importante di informazioni per l'esercizio della vigilanza sugli intermediari.

Ricordiamo che resta ferma la separazione tra funzione di vigilanza e il sistema dell’ABF, nell’ambito delle attività volte ad assicurare trasparenza e correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti.

La Banca d’Italia verifica, anche attraverso le segnalazioni pervenute dai clienti, che gli intermediari rispettino la disciplina in materia di trasparenza e correttezza, operando controlli a distanza e svolgendo ispezioni presso sportelli e direzioni generali; in caso di irregolarità, anomalie, comportamenti scorretti, l’Istituto interviene in base alla loro rilevanza, assumendo iniziative nei confronti del sistema o di singoli intermediari.

L’ABF, invece, opera quale sistema alternativo di risoluzione delle controversie e svolge un’attività che è finalizzata a conseguire obiettivi di efficienza e competitività del sistema finanziario. In pratica, gli esiti delle procedure davanti all'ABF forniscono anche un importante contributo all’attività di controllo: le decisioni dell’Arbitro infatti integrano il più ampio quadro informativo di cui la Banca d’Italia dispone nello svolgimento della propria funzione regolatrice.

Insomma, fra segnalazione alla Banca d'Italia e ricorso all'ABF deve cogliersi un rapporto sinergico, un affiancamento e non una sovrapposizione di funzioni nella tutela degli utenti dei servizi bancari e finanziari.

23 Luglio 2015 · Simonetta Folliero


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7 risposte a “Tutela degli utenti dei servizi bancari e finanziari – Come segnalare scorrettezze o irregolarità degli intermediari”

  1. MARCOP ha detto:

    No certo il mio dubbio era solo legato al fatto che depositerei la cifra in un unica soluZione a fronte di pagamenti che mi sono stati fatti negli ultimi anni di massimo 2-3000 euro totali all anno. Era solo questo il mio dubbio. Grazie

  2. MARCOP ha detto:

    Il problema è che non voglio aprire un conto corrente ma metterli su un libretto di risparmio postale. Inoltre non voglio parlare coi miei della somma che ho da parte.

  3. MARCOP ha detto:

    Dimenticavo di dirvi che inoltre non avendo mai superato un tot di reddito risulto come disoccupato e ho l’esenzione da ticket sanitario. Questo potrebbe creare problemi associato alla cifra che andrei a depositare? Per quanto riguarda il conto.corrente ancora non ne ho uno. Grazie

    • Ornella De Bellis ha detto:

      In un anno, con attività occasionali, è possibile guadagnare seimila euro, aver pagato il dovuto con le ritenute d’acconto e/o con il saldo della dichiarazione dei redditi e trovarsi in una situazione tale da aver diritto al ticket sanitario. L’importante è che le siano state effettuate le ritenute d’acconto sui corrispettivi erogati da terzi e che tutti i redditi siano stati dichiarati.

      Eppoi, può anche fare in modo che i seimila euro vengano accreditati con bonifico da suo padre sul conto corrente che andrà ad aprire, in modo da risultare come una donazione indiretta.

  4. MARCOP ha detto:

    Vi voglio porre la seguente domanda: in circa tre anni di lavoro occasionale con pagamento con ritenuta d’acconto sono riuscito mettere da parte circa 6000 euro e pensavo di metterli in un libretto postale. Potrei avere problemi con l’Agenzia delle entrate per il redditometro? E una cifra importante che ho accumulato in proporzione a quello che ogni volta mi è stato corrisposto, e ci sono riuscito solo perché bollette e cose simili le pagano in genere i miei. Cioé mi aiutano perché non vivo con loro. Nel caso come funziona l’accertamento? Ci potrebbe essere la possibilità?

    • Ornella De Bellis ha detto:

      In mancanza di elementi più precisi e puntuali, tenuto conto che i risparmi provengono da redditi dichiarati, direi che non dovrebbe avere alcun timore da eventuali accertamenti fiscali. Peraltro la cifra di seimila euro, pur essendo importante, non rappresenta certamente un indizio di evasione fiscale.

      Ad ogni modo, per il futuro, disponga che gli eventuali aiuti da parte dei suoi genitori afferiscano direttamente sul suo conto corrente, in modo che ci sia traccia delle donazioni di cui ha beneficiato. Meglio che al pagamento di bollette, et similia, provveda direttamente lei, utilizzando i fondi messi a disposizione dai genitori.

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