Ludmilla Karadzic

Lei ha già fatto tutto ciò che poteva fare: il creditore dovrebbe accertare, prima della notifica di un atto, qual è la residenza del debitore in quel preciso momento. Ma tende a risparmiare il tempo ed il denaro necessari per una verifica anagrafica; tanto più che se la consegna viene effettuata nelle mani della mamma del debitore, troverà sempre un giudice che validerà la correttezza della notifica.

Io posso solo dirle che se sua madre continuerà a non prendere in consegna gli atti destinati al figlio (beninteso, senza rifiutarli dopo essersi qualificata come genitrice) e a lasciarli andare in compiuta giacenza (evitando anche i tentativi di ritirarli all’ufficio postale) le notifiche (e gli atti notificati) saranno tutti viziati da nullità non sanabile.


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