Quando vi sono i requisiti per la pensione di reversibilità non se ne perde il diritto se si rinuncia all’eredità.
Secondo quanto statuito dalla Corte Costituzionale, la pensione di reversibilità è una forma di tutela previdenziale nella quale l’evento protetto è un fatto naturale quale la morte che, secondo una presunzione legislativa, crea una situazione di bisogno per i familiari del defunto, i quali sono i soggetti protetti (Corte Costituzionale 28.07.1987, n. 286).
Il diritto alla pensione di reversibilità – sorto in capo ai superstiti, in presenza ovviamente dei requisiti legislativamente previsti – è dunque un diritto che spetta automaticamente per legge iure proprio e non è in connessione alcuna con la posizione riconosciuta ai medesimi soggetti quali eredi del defunto, con la conseguenza, pertanto, che la reversibilità della pensione spetterà anche in presenza di rinuncia all’eredità.