Ludmilla Karadzic

Innanzitutto il mio grazie per il suo prezioso contributo. Credo sia questo il modo corretto di interagire.

In effetti siamo nell’Italia dei Comuni, con i retaggi del passato, e del federalismo prossimo venturo.

Ormai Università, Comuni e Regioni adottano i metodi più disparati per regolare l’accesso ai benefici sociali, tanto più che “trippa per gatti” ce ne è rimasta davvero pochina.

Ho dovuto,in questa sezione, affrontare numerose difficoltà dal momento che gli interlocutori riferivano di regole per l’accesso ad asili nido, mense scolastiche, esenzione tasse universitarie, ecc… basate di volta in volta su ISEE, ISEEU, nucleo familiare fiscale ed altre diavolerie.

Speriamo che il legislatore ci metta una pezza, perché se questo è il federalismo, allora siamo messi davvero male.

Tornando al problema, a parte l’entità della cifra che è dovuta a qualche intervenuta rivalutazione a noi sfuggita, è evidente che a Modena considerano la coppia di fatto equivalente, per l’accesso ai benefici sociali, a quella coniugata.

Non così a Torino,per esempio, come si può desumere leggendo questa discussione.


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