Tullio Solinas

L’importo dell’assegno sociale per il 2020 è pari a 459,83 euro per 13 mensilità: il limite di reddito è pari a 5 mila e 977,79 euro annui se il beneficiario non è coniugato.

Si parla di redditi e non di patrimoni: l’eredità di 90 mila euro costituisce un patrimonio. I redditi che contribuiscono alla verifica della soglia reddituale di 5.977,79 euro sono:

– quelli assoggettabili all’ IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
– i redditi esenti da imposta;
– i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità e da concorsi a premi);
– i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni;
– i redditi di terreni e fabbricati;
– le pensioni di guerra;
– le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
– le pensioni dirette erogate da Stati esteri;
– le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
– gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.

Invece, ai fini dell’attribuzione non si computano:

– i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
– il reddito della casa di abitazione;
– le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
– le indennità di accompagnamento per invalidi civili e ciechi;
– gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.

In pratica per fare un esempio semplice, se con i 90 mila euro ricevuti in eredità la signora acquistasse un appartamento e lo concedesse in affitto con un canone annuo, al netto dell’imposta cedolare secca, di 3.600 euro, allora l’assegno sociale oggi percepito gli verrebbe decurtato di 3.600/13 euro = 277 euro al mese.


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