Dalla data di notifica dell’avviso, il contribuente ha 5 giorni di tempo per effettuare il versamento di quanto dovuto, per chiedere di rateizzare o per domandare la sospensione della riscossione, dopodiché Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) potrà attivare le procedure non ancora intraprese.
L’avviso di intimazione viene notificato prima di iniziare l’espropriazione forzata qualora sia decorso un anno dall’invio della cartella esattoriale per la quale il debitore non ha proceduto al pagamento.
L’avviso perde efficacia trascorsi 180 giorni dalla data di notifica e può essere rinnovato.
Tuttavia, se paga l’importo dovuto e richiesto con l’avviso di intimazione (anche dopo lo scadere dei cinque giorni e prima dei 180 di decadenza) non verrà proseguita l’attività di riscossione eventualmente avviata e qualora fosse già stato iscritto un provvedimento di fermo amministrativo sul veicolo di proprietà del debitore, questo sarà immediatamente rimosso.