Gennaro Andele

Neanche nei giorni del felice Natale si fermano le truffe ai danni dei consumatori perpetuate da hacker e cybercriminali: l’ultima frontiera della frode viaggia su whatsapp e ha preso di mire i clienti della rete fissa Vodafone, Vodafone Casa.

Come nella fattispecie descritta, la truffa parte dopo che un cliente di rete fissa Vodafone contatta l’assistenza clienti per segnalare un guasto.

Nel giro di poche ore riceve un messaggio su WhatsApp da un ipotetico “Reparto Tecnico” Vodafone che chiede un documento di riconoscimento (patente e carta d’identità) per poter far intervenire il tecnico specializzato.

Dopo l’invio del documento, il numero non risponde più ai messaggi dell’utente.

Dietro al numero del “Reparto Tecnico”, infatti, si nascondono delle persone esperte del settore che sono alla ricerca di documenti originali da poter rivendere o utilizzare in altre truffe.

Non è la prima volta che i pirati informatici architettano una truffa del genere e purtroppo sono molte le persone che ci cascano.

Ricordiamo che aziende come Vodafone non richiedono mai l’invio di documenti tramite WhatsApp, ma solo attraverso strumenti ufficiali.

Non è semplice riconoscere una truffa su WhatsApp, ma molto spesso basta essere solo un po’ informati.

Nessuna multinazionale richiede soldi e documenti tramite WhatsApp, ma invita sempre a utilizzare strumenti sicuri e protetti.

Inoltre, l’assistenza tecnica non contatta i clienti tramite WhatsApp: il primo approccio è sempre tramite chiamate vocale.

Quando ricevete dei messaggi che vi richiedono l’invio di documenti, chiamate sempre il servizio clienti di quell’azienda e assicuratevi che il numero che vi ha contattato sia affidabile.


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