Giorgio Valli

Ai fini delle imposte sui redditi, marito e moglie sono tassati in base ai redditi posseduti da ciascuno: la tassazione avviene in modo separato, non è influenzata dalla somma dei redditi. È infatti scomparsa dall’ordinamento tributario (fin dal 1976) la tassazione basata sul cumulo dei redditi dei coniugi, che prevedeva il concorso dei redditi della moglie in comunione dei beni con quelli del marito e l’imputazione del reddito complessivo a quest’ultimo quale unico soggetto passivo ai fini della tassazione.

Oggi, l’imponibile fiscale annuale di ciascun coniuge subisce la medesima tassazione, anche ai fini del calcolo della ritenuta d’acconto mensile, indipendentemente dal regime economico patrimoniale adottato in ambito familiare (comunione o separazione dei beni). Sia in busta paga, sia nell’eventuale modello 730 congiunto (che si utilizza per comodità e semplicità nei rapporti con l’Agenzia delle Entrate).


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