Risarcimento danni per incidente stradale con macchia d’olio asfalto

Macchia d'olio e risarcimento danni - Chi paga?

Qualche giorno fa ho avuto un incidente stradale piuttosto grave con il mio scooter Sh 300 - Mentre mi apprestavo a ritornare a casa da lavoro, improvvisamente con la mia moto ho perso il controllo e sono caduto rovinosamente a terra.

Non riuscendomi a spiegare l'accaduto, visto che andavo a velocità moderata, ho controllato il manto stradale e ho trovato una grossa macchia d'olio da motore.

Ora, la mia moto è inutilizzabile, e ho anche una grossa escoriazione sul ginocchio destro.

Vorrei sapere, ho diritto a chiedere un risarcimento danni al Comune di Nola?

Macchia d'olio e risarcimento danni - Paga il comune

Riguardo questo tema c'è un precedente a riguardo.

Come a lei, ad un automobilista romano era capitata una simile sventura.

Infatti, era scivolato con il suo scooter su una macchia d'olio.

Dopodichè, aveva intentato una causa per risarcimento danni al Comune di Roma, senza successo.

Aveva perso, cioè, sia in Tribunale che in Corte d’Appello, dove le pretese del conducente del ciclomotore erano state completamente disattese.

Secondo i giudici, difatti, non era applicabile l’ipotesi del danno cagionato da cosa in custodia (la strada comunale) perché ci si trovava di fronte a beni demaniali affidati ad un uso generalizzato della collettività .

Ma, l'automobilista tenace, non si è perso d'animo ed è ricorso in Corte di Cassazione.

Gli ermellini, con la sentenza 3640/13, hanno stabilito che: Il giudice di merito ha escluso l’applicabilità dell'articolo 2051 del codice civile solo sul rilievo dell'uso generalizzato del bene demaniale ma, una volta accertato che il fatto dannoso si è verificato a causa di una anomalia della strada stessa, era comunque configurabile la responsabilità dell'ente pubblico custode, salvo la dimostrazione a carico di quest’ultimo non avere potuto far nulla per evitare il danno, elementi e circostanze sulle quali la Corte territoriale avrebbe dovuto estendere la sua indagine.

Quindi, attenzione, sentenza cassata, ma con rinvio in appello, per stabilire se l’ente pubblico, che è catalogato come custode, riesca a dimostrare di non avere potuto fare nulla per evitare il danno.

In bocca al lupo!

Macchia d'olio e risarcimento danni - Sentenza

Il Comune non può intervenire subito su tutte le strade: nessun risarcimento danni a chi scivola su una macchia d’olio.

E' quanto ha deciso la Suprema Corte, con la pronuncia 6101, depositata il 12 marzo 2013, dove ha sancito che: Se l’amministrazione dimostra che il danno sia stato determinato da cause estrinseche ed estemporanee create da terzi, non conoscibili né eliminabili con immediatezza, neppure con la più diligente attività di manutenzione, essa è liberata dalla responsabilità per cose in custodia.

Con questa sentenza, gli Ermellini sono andati in controtendenza con la massima citata nella sezione precedente.

Macchia d'olio e risarcimento danni - Il fatto

Un uomo, a bordo del proprio ciclomotore, scivola su una macchia d’olio e cade, riportando serie ferite.

Lamentandosi della mancata rimozione o segnalazione della macchia d'olio, intenta una causa contro il Comune, per ottenere un risarcimento danni.

Ma il Tribunale rigetta la domanda.

La decisione viene confermata anche dalla Corte d’Appello.

Così, l’incidentato, ricorre per cassazione, lamentando violazione e falsa applicazione degli articoli 2051 e 345 del Codice di Procedura Civile.

Questo, perchè, la Corte d’Appello aveva ritenuto inammissibile la produzione del rapporto dei Vigili Urbani.

Rapporto che, secondo l’opinione del ricorrente, sarebbe stato decisivo per una diversa soluzione della controversia.

In più, il centauro sostiene che il Comune e l’impresa incaricata della manutenzione avrebbero dovuto esercitare un controllo continuo sulle condizioni delle strade, apprestando le necessarie ispezioni e segnalando ogni situazione di pericolo.

Ma la Suprema Corte ritiene infondata la doglianza, poiché dai giudizi di merito è emerso che la macchia d’olio non ci fosse da un tempo tale da evidenziare incuria e negligenza nella manutenzione della strada.

Visti questi motivi, i giudici di piazza Cavour, respingono il ricorso.

12 Aprile 2013 · Tullio Solinas


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