La scala di equivalenza per il calcolo dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE)
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I parametri della scala di equivalenza corrispondenti al numero di componenti il nucleo familiare sono i seguenti:
- Un componente del nucleo familiare fattore di scala pari a 1;
- Due componenti del nucleo familiare fattore di scala pari a 1,57;
- Tre componenti del nucleo familiare fattore di scala pari a 2,04;
- Quattro componenti del nucleo familiare fattore di scala pari a 2,46;
- Cinque componenti del nucleo familiare fattore di scala pari a 2,85;
Il parametro della scala di equivalenza é incrementato di 0,35 per ogni ulteriore componente. Sono inoltre applicate le seguenti maggiorazioni al parametro della scala di equivalenza:
- a) 0,2 in caso di nuclei familiari con tre figli, 0,35 in caso di quattro figli, 0,5 in caso di almeno cinque figli;
- b) 0,2 per nuclei familiari con figli minorenni, elevata a 0,3 in presenza di almeno un figlio di eta’ inferiore a tre anni compiuti, in cui entrambi i genitori o l’unico presente abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati;
- la maggiorazione di cui sopra (lettera b) si applica anche in caso di nuclei familiari composti esclusivamente da genitore solo non lavoratore e da figli minorenni; ai soli fini della verifica del requisito di aver svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati, fa parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente, non coniugato con l’altro genitore, che abbia riconosciuto i figli.
Ai fini della determinazione del parametro della scala di equivalenza, qualora tra i componenti il nucleo familiare vi sia un componente per il quale siano erogate prestazioni in ambiente residenziale a ciclo continuativo ovvero un componente in convivenza anagrafica (qui si intende convivenza per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili) che non sia considerato nucleo familiare a se stante tale componente incrementa la scala di equivalenza, calcolata in sua assenza, di un valore pari ad 1.
6 Gennaio 2019 · Giorgio Martini
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Mi trovo il saldo attivo in dic 2019 presso Cassa Risparmio Saluzzo di circa 15 k€, ud un saldo attivo presso Bancoposta di 3’957 euro, mentre la giacenza media complessiva è circa 9’000 euro. Il saldo attivo è dovuto ad un prestito appunto di 15 mila euro della prima banca, più un prestito di circa 10 k€ da INPS, quindi, a mio avviso, il saldo patrimoniale mobiliare è negativo, avendo 25 mila euro da restituire. Domanda: perché l’ISEE non ne tiene conto? Posso fare qualcosa? Grazie.
L’ISEE viene riferito al saldo e alla giacenza media del secondo anno precedente a quello di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. Non si tiene conto dell’esistenza del debito da rimborsare perchè si presume che se un soggetto attiva un prestito lo fa per il soddisfacimento di una precisa esigenza: acquisto di arredamento, di una automobile, il pagamento di un intervento chirurgico in clinica eccetera o di un viaggio di studi per il figlio, assumendo, in sostanza, che nemmeno la giacenza media ne venga influenzata dal momento che la liquidità resterebbe disponibile in conto corrente solo per qualche mese.
Se, invece, il soggetto accede al credito esclusivamente per mantenersi disponibile un certo livello di liquidità, si presume che egli non abbia bisogno del sostegno pubblico.
Vorrei sapere perché il fattore di scala equivalenze per due componenti del nucleo familiare è cambiato (in peggio ), aumentando notevolmente il tetto massimo del reddito ISEE annuo.
Così facendo, tantissimi poveri pensionati si vedono negare oltre alla pensione di cittadinanza anche, tanti Bonus sociali.
Dovendo contenere la spesa pubblica per le prestazioni sociali gratuite, il governo ha deciso di privilegiare i nuclei familiari numerosi. Si tratta di una semplice direttiva di politica sociale.