Cessione pro soluto dei crediti - Cautele da adottare nella scelta delle controparti
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L’incarico per la esecuzione della Due diligence, finalizzata ad eseguire una analisi sulla recuperabilità delle partite da cedere e ad attribuire alle stesse un prezzo indicativo di cessione, sarà dato ad un soggetto:
- giuridicamente e professionalmente abilitato (per esempio, una società di recupero o direvisione iscritta all’Albo), che abbia le necessarie licenze ed abilitazioni professionali;
- che svolga tale attività realmente, ovvero che sia operativo per tutto l’anno.
Per quanto riguarda la controparte cessionaria, la società dovrà:
- avere la forma di società di capitali, con capitale sociale pari ad almeno 500.000 €;
- essere iscritta all’U.I.C. e svolgere l’attività finanziaria in via esclusiva;
- operare professionalmente nell’ambito del recupero dei crediti, ovvero essere in grado, per struttura organizzativa e capacità, di ottenere remunerative percentuali di recupero.
Per porre in atto un’operazione di cessione pro-soluto ineccepibile occorrerà anche:
- accertare che il soggetto che ha certificato l’inesigibilità del credito non abbia alcun rapporto organico (partecipazioni, appartenenza o altro) con la società cessionaria;
- consegnare al cessionario la documentazione relativa ai crediti ceduti, necessaria per attivare le azioni di recupero.
8 Luglio 2013 · Paolo Rastelli
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