Recupero crediti – la cessione pro soluto dei contratti di leasing

La cessione pro soluto dei crediti - Aspetti economici e di mercato

Le operazioni di cessione pro-soluto assumono sempre maggiore importanza nel panorama finanziario italiano e le imprese che fanno ricorso a questa tecnica sono ormai numerose. Le banche, di fatto, sono tra i principali fruitori di tale attività e ciò per finalità diverse. La funzione economica di un'operazione di tal genere consente, infatti, di superare alcune rigidità tipiche dell'intermediazione creditizia, permettendo al contempo di mantenere un elevato grado di competitività, economicità e controllo del rischio.

In sintesi, l'interesse per la cessione pro-soluto si giustifica per alcuni vantaggi di carattere economico e finanziario che possono essere così sintetizzati:

La cessione pro-soluto dei crediti nelle società di leasing

Con riferimento alle società che operano nel campo del leasing, la cessione pro-soluto può riguardare sia i "crediti" (canoni scaduti e non pagati, nonché, eventualmente, la minusvalenza dopo il ritiro ed il ricollocamento dei cespiti), sia i "beni" già concessi in locazione finanziaria il cui contratto è stato oggetto di risoluzione.

Sotto il profilo amministrativo, occorre sistemare contabilmente le eventuali “plusvalenze” e “minusvalenze” da ricollocamento, al fine di quantificare con esattezza l’importo del credito da cedere.

Per quanto concerne le “plusvalenze”, saranno da imputare a deconto del credito per canoni scaduti, prima di formalizzare l’atto di cessione, mentre le “minusvalenze” andranno ad aumentare il credito vantato verso il debitore ceduto.

Sotto il profilo legale, le criticità riconducibili alla cessione del bene possono essere così sintetizzate:

Tali criticità devono essere oggetto di approfondimento, per verificare se sussiste la possibilità di evitare eccezioni o roblematiche di qualsiasi natura, inserendo nell’atto di cessione delle clausole che possano tutelare la banca cessionaria.

Il ricorso all'operazione di cessione pro-soluto, da parte delle società di leasing, può risultare opportuno quando:

E' evidente come in questa situazione non è conveniente procedere contro i prestatari in via giudiziale, in quanto l'attivazione di azioni legali, non di rado costose, non apporterebbe nessun riscontro economico apprezzabile o, addirittura, si risolverebbe in una sterile perdita di tempo e denaro.

Oltre ai costi legali per il recupero dei crediti e/o dei cespiti, infatti, la gestione in contenzioso di tali partite comporterebbe costi amministrativi elevati e costi fiscali, poiché anche esse concorrono, nell’esercizio di competenza, a formare il risultato di bilancio ed il relativo reddito imponibile.

Con la cessione pro-soluto, invece, utilizzata a conclusione del processo di tentato recupero del credito o del cespite, si realizza quella perdita certa, precisa e definitiva richiesta dall'amministrazione fiscale per ammettere in deduzione la perdita connessa alla cessione del credito a titolo oneroso.

Risultano di tutta evidenza, quindi, i vantaggi della cessione pro-soluto:

Generalità del processo di cessione pro-soluto dei crediti

I soggetti coinvolti nell'operazione di cessione pro-soluto sono i seguenti:

In caso di cessione del credito pro-soluto, la differenza tra il credito o il valore del bene iscritti in bilancio ed il prezzo incassato dalla cessione rappresenta una perdita deducibile, in quanto risulta da elementi certi (la vendita) e precisi (differenza tra il prezzo di vendita e valore del credito/bene).

Per porre in essere un’operazione regolare e di difficile eccepibilità, anche da parte dell'amministrazione finanziaria, devono essere adottate alcune cautele nella scelta della società che svolgerà la Due diligence (valutazione) e della società cessionaria (acquirente).

Cessione pro soluto dei crediti - Cautele da adottare nella scelta delle controparti

L'incarico per la esecuzione della Due diligence, finalizzata ad eseguire una analisi sulla recuperabilità delle partite da cedere e ad attribuire alle stesse un prezzo indicativo di cessione, sarà dato ad un soggetto:

Per quanto riguarda la controparte cessionaria, la società dovrà:

Per porre in atto un'operazione di cessione pro-soluto ineccepibile occorrerà anche:

Cessione pro soluto dei crediti - Sviluppo dell'operazione

I contratti di leasing da cedere pro-soluto saranno selezionati tra quelli che hanno canoni morosi e che sono stati oggetto di intervento da parte di un service abilitato, il quale ha certificato l'inesigibilità mediante una relazione negativa. Individuati in tal modo i contratti, occorrerà

aggiornare gli elementi di giudizio in nostro possesso (generalmente riferiti a vecchia data in quanto il rapporto fiduciario assistito con il leasing non è soggetto a revisione annuale) per

escludere la convenienza ad attivare le azioni di recupero in via giudiziale.

A tal fine è opportuno:

Dopo aver individuato i contratti inesigibili da cedere pro-soluto e scelto le società controparti, occorrerà:

o sottoporre l'operazione di cessione pro-soluto all'autorizzazione dell'Organo competente della Banca (assemblea dei soci o CdA);

Cessione pro soluto dei crediti - Contrattualistica

Nel caso di cessione perfezionata mediante contratto registrato, l'adempimento della registrazione dovrà essere svolto entro il termine fisso di 20 giorni dalla data dell'atto, contro pagamento dell'imposta di registro che sarà commisurata al valore nominale delle partite cedute. La forma contrattuale dello scambio di corrispondenza, in genere preferita per la sua economicità, prevede invece le seguenti fasi:

o predisposizione della lettera di proposta di cessione a cura del cedente, contenente l'elenco dei crediti ceduti, ed invio per l'acquisizione della data certa;

o invio al cedente, da parte del cessionario, della lettera di accettazione della cessione pro-soluto;

o compilazione e sottoscrizione da parte del cedente delle notifiche ai debitori ceduti, che saranno inviate per conoscenza anche al cessionario e ad eventuali garanti;

o invio della nota di debito al cessionario, da parte del cedente, per regolare il corrispettivo pattuito ed esecuzione dei conseguenti adempimenti contabili (abbattimento dei crediti e fondi, radiazione dei cespiti);

o invio al cessionario, da parte del cedente, di tutta la documentazione relativa ai crediti ceduti. In proposito si osserva che alla luce della giurisprudenza, della dottrina e della prassi, i vizi rilevati e contestati dalla amministrazione finanziaria sono legati soprattutto a carenze riscontrate nella documentazione relativa ai crediti ceduti, che non consentirebbero al cessionario di attivare le iniziative finalizzate al recupero dei crediti.

Cessione pro soluto dei crediti - Segnalazione alla Centrale dei Rischi

Devono essere segnalate alla Centrale dei Rischi le operazioni di cessione di credito, a società di cartolarizzazione (ex Legge numero 130/99) o ad altri soggetti, da parte di intermediari segnalanti. In particolare, l'intermediario cedente deve segnalare al nome del debitore ceduto un importo pari al debito di quest'ultimo, indipendentemente dal prezzo di cessione. Le segnalazioni sono dovute esclusivamente per il mese in cui è avvenuta la cessione.

Se il cessionario è anch'esso un intermediario partecipante al servizio centralizzato dei rischi, deve segnalare il debitore ceduto nella pertinente categoria di censimento dell'operazione originaria, per un importo pari al debito del cliente, sia in caso di cessione pro-solvendo che pro-soluto.

Articolo a cura del Dr. Mario Latragna, Responsabile Credit Management e Controllo Qualità del Credito MPS Leasing & Factoring SpA

8 Luglio 2013 · Paolo Rastelli




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